Il Miur detta le regole in vista della maturità: è stato, infatti, pubblicato un codice di comportamento da seguire all’Esame di Stato. Sono delle linee guide per gli studenti, che così sanno cosa portare o meno alla maturità. Non solo regole, ma anche consigli, perché il Miur in questi mesi ha accompagnato gli studenti con informazioni e suggerimenti per prepararli ad affrontare con lo spirito migliore questo momento importante della loro vita. Una grafica semplice e colorata spiega punto per punto cosa fare o cosa dire quando arriverà il momento degli scritti. Il post rientra nella campagna social #NoPanic, ideata per chi dovrà affrontare l’Esame di Stato tra qualche settimana. Cosa si può portare all’esame? Si può indossare l’orologio al polso, anche perché è uno strumento prezioso per tenere il tempo. Sono accettate anche le calcolatrici scientifiche e/o grafiche. Potrebbero essere utilizzate anche attrezzature informatiche e di laboratorio, laddove previste. Non può mancare il vocabolario, un aiuto fedele per gli studenti. I maturandi possono portare con sé quello dei sinonimi e contrari per la prima prova, chi dovrà invece tradurre la versione di latino per la seconda prova potrà contare sul dizionario di lingua. A prescindere dagli oggetti, ciò che conta è il rispetto delle regole e l’impegno: sono le prime cose da “portare” all’Esame di Stato!



Nel post pubblicato sui social network in vista della maturità, il Miur ha delineato con chiarezza anche cosa è vietato portare all’Esame di Stato. Dopo la lista dei “sì” per le tracce dell’esame, ecco quella dei “no”. Il codice di comportamento per regolare le prime due prove scritte della maturità parla chiaro, quindi scopriamo quali sono i no del Ministero. Cosa non si può portare? Il Miur non è stato così generoso come potrebbe sembrare, perché i divieti sono netti e potrebbero mettere il bastone tra le ruote degli studenti. Gli studenti non possono tenere telefoni cellulari sotto il banco, neppure calcolatrici CAS, wireless o con connessione elettrica, da nascondere in qualche tasca segreta dello zaino. Al giorno d’oggi non si può fare a meno di essere connessi, ma durante le prove scritte dell’Esame di Stato è vietato l’accesso alla rete internet. Ovviamente sono vietati tutti i trucchetti per copiare, né si possono portare libri di testo. Un’altra cosa da non portare è… la paura! Non a caso la campagna social del Miur si chiama #NoPanic.



Leggi anche

SCUOLA/ "Chi sono io per i miei prof?", così lo Stato tradisce la domanda di Gabriele