L’esame di Maturità viene vissuto con apprensione da migliaia di studenti, ma se gli studenti italiani sanno davvero tutto su come si svolgerà l’Esame di Stato. Tutto, ma non su cosa verteranno le tracce del tototema. A questo proposito Il Fatto Quotidiano ha intervistato Christian Raimo, docente di storia e filosofia in un istituto romano con un’esperienza lunghissima nelle commissioni d’esame:”Dario Fo sarebbe un colpo. Nessuno sarebbe preparato. Ci sono dei punti che i programmi scolastici hanno che in genere vengono rispettati. Se fossi tra chi sceglie le tracce metterei qualche figura di donna importante della letteratura: Grazia Deledda, Elsa Morante, Hannah Arendt. E vista l’attenzione della ministra per le donne, ci penserei. Una figura sulla quale mi preparerei è quella di Tullio De Mauro”. Raimo aggiunge un’altra dritta “politica”:”La maturità sarà un esame ad un mese dalle elezioni londinesi, a poche settimane dal referendum in Catalogna. C’è anche il tema dell’ambientalismo da prendere in considerazione dopo la decisione di Trump. Escluderei l’argomento terrorismo perché si rischia di finire a dire delle ovvietà”. 



Mezzo milione di studenti non fa altro che contare i giorni che li separano dall’inizio della Maturità 2017, il temutissimo Esame di Stato che, come di consueto, si aprirà con la prima prova: il tema di italiano. Ma quali sono, almeno per quanto concerne gli ultimi anni, le tracce che più sono state odiate dagli studenti? Per capirci, quali sono le 5 tracce meno svolte dai maturandi? Il primato, secondo quanto ricostruito dal portale Skuola.net, spetta alla traccia sulle Foibe del 2010: in quel caso a presiedere il Ministero dell’Istruzione vi era Maria Stella Gelmini. Il tema venne scelto soltanto dallo 0,6% degli studenti, meno di 1 su 100! Secondo posto per il tema sui Brics, le economie emergenti, avallato dal ministro Carrozza nel 2013 e scelto da un esiguo 1,3%. Sul podio, con l’1,4%, il tema sugli Anni 70 e il secolo breve di Hobsbawm (ancora una volta “colpevole” la Gelmini). Cucchiaio di legno per la traccia sulla Resistenza della Maturità 2015 scelta da Stefania Giannini. Completa la top five, ex aequo con l’analisi del testo della maturità 2007, la traccia del 2009 sul 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia gradita soltanto al 2,6% dei maturandi e ancora una volta benedetta dalla Gelmini.



La tecnologia sarà pure fondamentale, ma per prepararsi alla Maturità 2017 vince la tradizione. Questo è quel che emerge da un sondaggio effettuato da Skuola.net, secondo cui il 41% dei maturandi sceglie di affidarsi al caro vecchio ripasso consultando i libri di testo sfogliati migliaia di volte durante l’anno scolastico. Appena 1 su 4 (il 25%) si affida al web e alla miriade di siti presenti su internet, mentre è in crescita una percentuale che fa rivivere un’usanza che sa di passato: stanno infatti tornando di moda i gruppi di studio. Il 14% decide di affidarsi a questo metodo di lavoro, confidando che l’organizzazione e la presenza degli amici rendano più leggero e immediato l’apprendimento delle nozioni sfuggite in classe. L’11% si affida agli storici Bignami e agli appunti: il restante 9% si divide in una serie di sottogruppi innovativi e probabilmente poco consigliabili!

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