Si avvicina la data della Prima prova di Maturità 2017 e tra gli studenti che si apprestano all’ultimo ripasso prima del tema e delle altre prove scritte uno dei “desiderata” maggiori riguarda la presenza di qualche autore contemporaneo tra il materiale concesso a sostegno delle tracce di italiano scelte dal Miur. Avere a che fare con tematiche presenti, magari anche dibattute in classe e spunti dalle vicende contemporanee è un elemento assai richiesto dai maturandi, secondo uno studio di Skuola.net. E tra i vari autori amati, il preferito è Roberto Saviano, scelto dal 28% degli studenti intervistati: gli spunti offerti dal giornalista e scrittore di Gomorra restano in cima alla lista dei “desideri” per la maturità in prima prova dei maturandi di oggi. Dopo Saviano il più amato – ma molto meno adatto ad un esame di Maturità – è Fabio Volo che viene però scelto dal 22% degli studenti per trovare un suo scritto tra il materiale d’esame. Al terzo posto uno scrittore molto più adatto (e ci permettiamo di dire interessante come offerta di spunti sugli studi e la realtà circostante) è Alessandro D’Avenia, professore di liceo e commentatore di Manzoni, Pascoli e Leopardi; per lui il 14% delle preferenze secondo lo studio offerto da Skuola.net.



Il Miur ha pubblicato in questi giorni i dati riferenti alla Maturità dello scorso anno, in special modo i vari “trend” che hanno portato i maturandi a scegliere le varie tipologie della Prima Prova d’Italiano, al via il prossimo 21 giugno. Dati interessanti visto che affermano una volta di più come una tipologia di traccia su tutte ha la “maggioranza” in questi ultimi anni dopo la riforma dell’Esame di Maturità. Il 22,2% lo scorso anno ha scelto la traccia sul Valore del Paesaggio, mentre il 21,7% ha scelto il saggio breve artistico letterario sul rapporto padre-figlio. Un trend che prosegue e riporta anche agli anni precedenti, quando il saggio breve storico-politico intercettava maggiormente i desiderata degli studenti. Sarà così anche quest’anno? E soprattutto, tenendo conto di questo “trend”, il Ministero che traccia sceglierà per l’Esame di Stato 2016/2017?



Un dato che ogni anno crea incertezza e dubbi vale la pena di chiarirlo una volta per tutte: il voto agli Esami di Maturità, nell’ultimo anno valido prima della riforma che scompaginerà la maturità come l’abbiamo intesa fino a questo 2017, è una sorta di composto di più elementi che concorrono insieme a raggiungere i 100 punti in palio a giudicare il percorso completo di ogni studente del Quinto Anno Superiori. Da regolamento, il voto minimo per potersi dire promosso all’Esame di Stato è 60/100, la sufficienza minima: ma per fare bene il calcolo, gli elementi da tenere in considerazione sono i seguenti. Da prima, i crediti formativi ottenuti nel triennio, da un minimo di 10 ad un massimo di 25 punti; per la prima prova invece il punteggio massimo è 15, con sufficienza fissata per la soglia di 10. Idem per la seconda prova, anche questa nazionale, e per la terza prova, che invece verrà preparata da ogni singola scuola Superiore.



Sul Colloquio Orale ogni anno le maggiori incertezze: il massimo punteggio è 30, con la sufficienza fissata non a 18 come negli Esami Universitari, bensì a 20 punti. Facendo il computo totale degli scritti, il massimo punteggio è fissato in 45/100, sommati ai massimi 30 dell’orale fa 75, più i massimi 25 dei crediti portano dritti dritti a 100. Se però, come possibile, qualche piccola e lieve imperfezione avviene in tutte queste categorie, come ben sanno gli studenti è disponibile un “bonus” di punti, da 1 ad un massimo di 5, che la commissione di maturità si riserva di assegnare agli studenti più meritevoli, in modo da raggiungere lo stesso la quota 100. Le condizioni da soddisfare sono però 2, aver totalizzato almeno 70 punti alle prove della Maturità (scritto e orale) ed essere stati ammessi all’esame di Stato con almeno 15 crediti.