È inutile, non poteva mancare anche alla maturità 2017 il nuovo “idolo” dei giovani specie sui social: tema d’italiano, quindi cultura e parole forbite, ricercate e possibilmente non buttate a caso. Chi più di Alberto Angela, il figlio dell’altrettante grande Piero, poteva essere assunto a punto di riferimento dai maturandi scatenati “social-isti”? Ebbene, qualcuno a Milano ha voluto fare anche di più, rendendo il “maestro-tuttologo” un vero e proprio amuleto per iniziare il tema e dunque l’intero esame di stato. Al Volta di Milano, un liceo scientifico, alcuni maturandi si sono presentati con un cartonato del buon Alberto per infondere fino all’ultimo l’ispirazione giusta… Ovviamente non è poi entrato in classe il cartonato più colto del mondo, ma da fuori potrebbe aver portato bene agli studenti… o almeno speriamo!
Questo pomeriggio il ministro Valeria Fedeli (non vista esattamente come Alberto Angela dagli stessi studenti fanatici di social) ha voluto commentare queste prime prove di maturità: «Le tracce proposte stamattina alle studentesse e agli studenti avevano come filo conduttore il rapporto fra persona e natura, l’equilibrio dinamico tra azioni umane e fenomeni naturali come chiave per affrontare il progresso, inteso come progresso scientifico e tecnologico, ma anche morale e civile. Sono tracce molto attuali, in linea con le sfide che la società contemporanea pone a cittadine e cittadini sul piano dello sviluppo, del benessere da costruire, dell’innovazione, della relazione con l’ambiente e la comunità in cui viviamo, della sostenibilità, nell’ottica dell’attuazione dell’Agenda 2030 dell’Onu». Clicca qui per gli speciali Maturità con titoli e tracce svolte: Analisi del Testo (Tipologia A) – Saggio breve/Articolo giornale (tip. B) – Tema storico (tip. C) – Tema attualità (tip. D) – Diretta live Seconda Prova
Al netto delle polemiche sulle tracce che sono più o meno piaciute (più la seconda ad essere onesti, Caproni proprio non è andato giù a molti, ndr) la prima prova di Maturità ha visto nel tema storico-politico della Tipologia B un riferimento corposo e importante alla situazione vissuta dalle popolazioni e le persone che rimangono vittima di terremoto. Un danno fisico, un danno storico e un danno personale: le macerie e la ricostruzione sono sotto la lente di ingrandimento della traccia scelta da molti, specie in una zona ben precisa d’Italia, quel Centro funestato in questo ultimo anno di Superiori dalle gravissime tragedie del terremoto (da Rieti fino a Macerata, da Perugia fino ad Ascoli Piceno). La scelta del Miur è piaciuta eccome ai tanti studenti “colpiti” dal sisma, come ha ricordato oggi in una intervista a Skuola.net il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi. «Un grande atto di attenzione da parte del Miur. Mi piacerebbe tanto avere una copia dei temi di tutti i maturandi che in queste ore stanno svolgendo il saggio breve storico politico. È importante – spiega il sindaco del paese simbolo della tragedia sismica – avere un punto di vista dei giovani». La ricostruzione dopo i disastri, quel senso di dramma “riscattato” da un impegno maggiore nel proprio futuro, un impegno con la propria vita che non dimentica il dolore vissuto ma che rende “solidali” e più attenti ai reali bisogni della propria e dell’altrui vita.
La prima prova di Maturità ha suscitato, come sempre, le inevitabili polemiche sulla scelta delle tracce e degli argomenti del tema d’italiano: se per una volta non ci sono stati errori, quantomeno “marchiani” non sembra proprio aver convinto gli studenti (e alcuni professori). Non tanto per la tematica ma proprio per l’autore scelto, poco studiato e inserito in tutti i programmi d’esame delle classi italiani. Chi ha prediletto l’analisi del testo per questo percorso di studi, vedersi un autore poco studiato e sul quale non può esercitare un largo uso del paragone, dell’approfondimento e di qualche dritta in più, non è certamente simpatico. Al momento però monta anche un’altra polemica, che mette in secondo piano Caproni e alza il livello dello scontro sugli autori in generale e le “scelte” dei professori di italiano. Dopo Magris, Eco e ora Caproni, il problema non sembra essere tanto questi autori, ma il fatto che gli insegnanti di lettere non preparano di norma al meglio su eventuali autori “piccoli” e ci si concentra di più sui testi conosciuti. La traccia più apprezzata al momento sembra essere il saggio breve di ambito artistico-letterario sulla natura: eccola qua, insieme a tutte le altre, da poco rese pubbliche online e raggiungibili da tutti a questo link.
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La Prima prova di Italiano è praticamente quasi finita per tutti gli studenti e siamo pronti alle ondate di commenti dei ragazzi per questo inizio di maturità: da una primissima occhiata in questa mattinata, per i primi usciti dalle aule, le tracce scelte del Miur non convincono appieno. “Carognata” viene definita la scelta di Caproni come analisi del testo, anche se poi a leggere le domande non sono sembrate così complesse, ma certamente l’autore poco studiato potrebbe avere pesato. Molto belle le tracce sull’arte e l’idillio della natura, come quella sulla ricostruzione del terremoto e dalle macerie umane nell’area storico-politico. Secondo il ministro Fedeli, all’esordio come esame di maturità, tutto quanto uscito fino ad oggi erano “fake news”: «non bisogna farsi prendere in giro. Io ai ragazzi dico semplicemente di vivere questo esame con serenità, ciò che verrà loro chiesto è in coerenza con il percorso di studi fatto durante l’anno. Ma se penso agli studenti incontrati in questi mesi, so che sono già “maturi”, consapevoli e attenti al loro tempo e già dentro al mondo. Sono fiduciosa che la loro maturità andrà bene». Il ministro Miur ha voluto per questo 2017 un percorso di accompagnamento per gli studenti a tutti i livelli: ora starà a loro rispondere sull’eventuale funzionalità o meno del progetto-Fedeli.
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Una Prima Prova di Maturità 2017 senza grandi exploit negli argomenti dei temi d’italiano, con un’eccezione sull’analisi del testo: alzi la mano chi aveva previsto un testo di Giorgio Caproni… Bene, visto che non ne vediamo, analizziamo nel dettaglio cosa uscito a livello ufficiale in questo primo giorno di Esami di Stato 2017. “Versicoli quasi ecologici” è la scelta del Miur per l’analisi del testo, complesso più che altro per l’autore poco conosciuto dai maturandi. Entrando nella tipologia B del saggio breve, troviamo sul fronte artistico-letterario un estratto dall’opera di Leopardi “Dialogo della Natura e di un Islandese”, “Il lampo” di Giovanni Pascoli (da “Poesie”) e “I limoni” di Eugenio Montale (da “Tutte le poesie”). Si è scelto come traccia “La natura tra minaccia e idillio nell’arte e nella letteratura”, forse uno dei più interessanti dell’intera tornata 2017. Per la traccia socio-economico, “Nuove tecnologie e lavoro”, con il tema che va ad analizzare il fenomeno della digitalizzazione in ambito lavorativo. Per lo storico-politico, bel tema sui disastri nella storia e le epoche di ricostruzione successive: tra i documenti anche un estratto de “Il principe” di Niccolò Macchiavelli.
Per la traccia B scientifica invece troviamo “Robotica e futuro tra istruzione, ricerca e mondo del lavoro”, se vogliamo un titolo non molto lontano dalla traccia sulle tecnologie (azzardiamo, un doppione?). Per il tema storico è stato scelto invece il boom economico in Italia tra gli anni ’50 e ’60, con i maturandi chiamati a commentare anche l’ingente ondata migratoria. Chiudiamo con il tema di attualità, forse il più “deludente” rispetto ai tanti temi caldi di questo periodo: il progresso a partire da una citazione di Edoardo Boncinelli (“Per migliorarci serve una mutazione”): si punta a indagare il rapporto tra il concetto di “progresso” e quello di “civiltà”.
Mentre all’interno degli edifici scolastici oltre 500 mila studenti stanno sostenendo la prima prova scritta della maturità 2017, sul web impazzano i commenti relativi alle tracce fornite dal MIUR, in particolare sull’analisi del testo: il nome di Giorgio Caproni è uscito davvero a sorpresa, e a suscitare la curiosità degli internauti è la figura del galagone, uno degli animali citati dallo scrittore nella poesia “Versicoli quasi ecologici” che fino a qualche ora praticamente nessuno conosceva e che ora si trova sulla bocca di tutti. Nel testo fornito ai maturandi viene brevemente spiegato che il galagone è una scimmia di piccole dimensioni che vive in Africa, caratterizzata da una coda lunga e piena di peli, arti inferiori molto lunghi che gli consentono di fare dei balzi notevoli, e da un aspetto buffo che lo rende grazioso e simpaticissimo al primo sguardo, a patto ovviamente di non stuzzicarlo… (agg. di Stefano Belli)
L’attesa è finita: la Maturità è ufficialmente cominciata! Nelle classi italiane si stanno aprendo le buste e cominciano a trapelare le prime indiscrezioni sulle tracce per l’esame di Stato di quest’anno. Per i maturandi è il giorno del tema di italiano e l’attesa è finalmente finita: ora si fa davvero sul serio. Per l’analisi del testo, secondo Tgcom24, il Miur ha proposto i “Versicoli quasi ecologici” di Giorgio Caproni, dalla raccolta “Res Amissa”. Per quanto riguarda il saggio breve, una delle tracce è “La natura tra minaccia e idillio nell’arte e nella letteratura”. Nuove tecnologie e lavoro, robotica e futuro per il tema in ambito socio-economico, mentre per il tema storico sono stati scelti i decenni ’50 e ’60. “Disastri e ricostruzione” la traccia proposta, invece, in ambito storico-politico. Per il tema storico, invece, il miracolo economico italiano. Per le altre tracce della Maturità circolano notizie su brevi testi di Giacomo Leopardi, Giovanni Pascoli ed Eugenio Montale. E pare che ce ne sia anche uno di Giorgio Boatti tratto da Repubblica. (agg. di Silvana Palazzo)
Un musicista imprestato alla poesia, si potrebbe definire con una battuta l’interessante figura di Giorgio Caproni, a cui è dedicata una delle tracce del tema della prova di italiano della maturità 2017. Si tratta della sua poesia Versicoli quasi ecologici che lo studente dovrà commentare e analizzare. Una poesia ambientalista quanto mai attuale: “Non uccidete il mare, la libellula, il vento. Non soffocate il lamento (il canto!) del lamantino. Il galagone, il pino: anche di questo è fatto l’uomo. E chi per profitto vile fulmina un pesce, un fiume, non fatelo cavaliere del lavoro. L’amore finisce dove finisce l’erba e l’acqua muore. Dove sparendo la foresta e l’aria verde, chi resta sospira nel sempre più vasto paese guasto: Come potrebbe tornare a essere bella, scomparso l’uomo, la terra”. Nato a Livorno i 7 gennaio 192, a 12 si trasferisce con la famiglia a Genova dove studia violino al conservatorio, sviluppando la sua passione per la poesia. La sua prima raccolta di versi esce nel 1936, “Come una allegoria”, seguita due anni dopo dal libro “Ballo a Fontanigorda”. Nel 1939 si trasferisce a Roma dove collabora con diversi giornali e continua a scrivere poesie. Prende parte alla Resistenza e dopo la guerra insegna alle scuole elementari. Ha tradotto anche poeti stranieri come Marcel Proust. Il suo stile compositivo era quello della forma metrica spezzata, riflesso del suo animo che contemplava una realtà impossibile da fissare con il linguaggio. Scompare il 22 gennaio 1990.
Per esorcizzare la paura dell’esame di maturità 2017 gli studenti hanno fatto ricorso all’ironia: sul web si sprecano le battute (se ne sono lette tantissime solamente nelle ultime ore) e i meme in vista della prima prova (che ha preso il via nelle scuole solamente da pochi minuti), e non solo da parte dei ragazzi coinvolti in prima persona. Ancora una volta i social media manager dell’agenzia funebre Taffo spiccano per creatività e originalità e su Facebook hanno pubblicato un post in cui viene dato il triste annuncio della morte della lingua italiana, in seguito alla gaffe del MIUR che sulla pagina dedicata agli esami di stato si è reso protagonista di un brutto strafalcione: “Traccie prove scritte” è infatti un errore da matita blu che in parecchi non hanno potuto fare a meno di sottolineare, e nel mucchio Taffo vince la palma di immagine più divertente: 4500 reaction e 1764 condivisioni per il post che è diventato immediatamente virale facendo il giro del web. (agg. di Stefano Belli)
È arrivata la chiave con codice dal Miur per aprire le buste della Prima Prova d’Italiano: parte così l’esame di Maturità 2017 con il tema d’italiano che farà come sempre da apripista all’insieme delle prove scritte e orali dei prossimi giorni. Il Ministero dell’Istruzione ha prima lanciato l’alert, «tutto pronto per la #maturità2017, fra poco sul nostro sito la chiave ministero per aprire il plico telematico» e poi in anticipo rispetto agli altri anni ha pubblicato alle 8.31 l’immagine con la chiave Miur per l’apertura del plico telematico della Prima Prova (TGLNW593ARGH23KV4ZRHWDGN8). Ora le stampanti di tutte le scuole sono in funzione per poter dare ai vari maturandi tutto il materiale con le tracce di temi d’italiano. Occhio ragazzi, stanno già uscendo i primi titoli: per l’analisi del testo i primissimi rumors vede “Versicoli quasi ecologici” di Giorgio Caproni… (agg. di Niccolò Magnani)
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Ormai ci siamo quasi, tra pochissimi minuti prenderà ufficialmente il via la maturità 2017 con l’inizio della prima prova scritta di italiano che vedrà impegnati quasi 500 mila ragazzi giunti alla conclusione del loro percorso di studi. C’è chi inganna l’attesa approfittandone per un ultimo veloce ripasso, altri invece preferiscono informarsi meglio sulle tracce che potrebbero riguardarli, in particolare per il tema storico-politica potrebbe spuntarla l’Unione Europea, considerando che ricorre il 60^ anniversario dei Trattati di Roma dove vennero poste le basi per la costituzione della Comunità Economica Europea (la vecchia CEE, una sigla che dovrebbe essere famigliare a chi ha qualche capello bianco in testa). Per quanto riguarda l’attualità i temi più gettonati potrebbero essere quelli dell’immigrazione e del terrorismo internazionale che purtroppo hanno colpito in prima persona anche i più giovani (vedi l’attentato di Manchester durante il concerto di Ariana Grande), ancora un altro po’ di pazienza e verranno finalmente le buste con la consegna delle tracce agli studenti. (agg. di Stefano Belli)
E se una delle tracce della prima prova di italiano di oggi fosse dedicato al premio Nobel per la letteratura dato al cantante rock Bob Dylan? Non è una traccia rara, quella dedicata a qualche premio Nobel, certo sarebbe una coraggiosa iniziativa invitare gli studenti a commentare quello che è stato uno dei Nobel che più ha suscitato polemiche, discussioni, curiosità di tutti i tempi. La traccia infatti potrebbe essere intitolata “Le canzoni rock possono davvero essere considerate letteratura”? Questo Nobel ha infatti rotto ogni schema, premiando non un autore di romanzi o poesie, ma un autore di canzoni, le quali per alcuni almeno hanno lo stesso valore delle poesie. Come ha ricordato lo stesso Dylan nel suo discorso di accettazione, una delle sue grandi influenze è stato il poeta greco Omero, del quale si dice che recitasse le sue opere accompagnato da musica. Bob Dylan dunque non avrebbe fatto altro che collegarsi all’antica tradizione poetica, quella che vide anche in Shakespeare un autore appunto di “sonetti”.Ma lo stesso Dylan ha anche detto che canzoni e letteratura sono due temi diversi. Ecco allora per lo studente la possibilità nel cimentarsi se questo premio sia giustificato, e se sì, che cosa significa una canzone, e se tutte le canzoni hanno lo stesso valore poetico. Una traccia che sarebbe effettivamente coraggiosa, che forse non sarà inclusa perché i giovani italiani di oggi in pochi sanno chi sia il cantante americano, ma negli ultimi mesi se ne è parlato però moltissimo. (Agg. Paolo Vites)
Gli auguri per la prima prova della Maturità arrivano anche da Gemma Galgani, protagonista del Trono Over di Uomini e Donne. Nella sua schiera di fan ci sono tanti giovanissimi che oggi cominceranno gli Esami di Stato e a loro ha dedicato un messaggio: “Forza ragazzi che siete in gamba, siete il nostro futuro e noi siamo nelle vostre mani…”. Consapevole dell’ansia che accompagna questi momenti, Gemma ha provato a rassicurare i maturandi: “Ma certo che ce la farete!!! Noi tutti tifiamo per voi…”. Se si fosse limitata a questo semplice messaggio, nessuno avrebbe avuto nulla da dire, neppure Tina Cipollari. Peccato, però, che la dama del Trono Over si sia lanciata in una performance musicale. Ha, infatti, cantato la famosissima “Notte prima degli esami” di Antonello Venditti per i suoi fan e la sua esibizione non poteva che finire su trashitaliano. Siccome non vogliamo farmi impazzire nella ricerca, ecco il video in questione. A voi i commenti… (agg. di Silvana Palazzo)
Per chi sta per cominciare gli Esami di Maturità l’obiettivo finale sembra davvero lontano anni luce, eppure con questa Prima Prova nel giro di massimo due/tre settimane (fino a quando arriverà l’orale) gli Esami di Stato saranno belli che finiti e si penserà ad un unico solo altro “problema”, il voto… Sappiamo che le vacanze e la fine delle ansie sono molto attese, ma anche il voto finale della vostra maturità non sarà certo un dettaglio, seppur non dirà nulla sui vostri anni futuri, state sereni. Da chi quel voto lo ha preso bello tondo, ovvero 100eLode, arrivano gli ultimi consigli per questi giorni di prove: al Corriere della Sera ha parlato Anna Dotti, lode al Classico e ora universitaria di ingegneria, «Mi ricordo che studiavo tanto, ma non mi pesava: sentivo di stare affinando le mie conoscenze, e riducendo gli imprevisti che avrei potuto trovare. E intanto continuavo anche a coltivare le mie passioni: la danza classica e jazz, l’ecologia, i miei libri preferiti, di letteratura greca e latina. Dopo aver superato il tema, tutto mi sembrava in discesa: non avevo più sorprese da temere!». E poi ancora, «Penso che sia proprio questa l’attitudine con la quale affrontare l’esame di Maturità: essere fieri di dimostrare a tutti ciò di cui si è capaci, senza troppa ansia di raggiungere un voto alto».
E da un’altra “geniaccia” come Francesca Costa, Lode allo scientifico, arriva un nuovo “consiglio” che varrà anche per i prossimi pomeriggi di ripasso intenso: «Io ricordo che il pomeriggio prima dell’esame non ho aperto libro. E non ho acceso il computer: non volevo farmi venire dubbi dell’ultimo momento con tracce improbabili e suggerimenti inutili. L’istante più emozionante è stato l’attesa della campanella, prima della prima prova. Ma una volta lette le tracce del tema, mi sono tranquillizzata. Ho scelto l’analisi del testo, il brano di Umberto Eco Sulle funzioni della letteratura». (agg. di Niccolò Magnani)
In queste ore di attesa e ansia agli studenti che devono affrontare l’esame di maturità 2017 non sono certo mancati gli auguri e gli incoraggiamenti da parte di chi l’ha già sostenuto. Con un post su Instagram l’attrice Cristiana Capotondi, protagonista del film “Notte prima degli esami”, ha rivolto loro un pensiero facendogli ovviamente un grosso in bocca al lupo e ribadendo come quell’estate di 18 anni fa sia stata indubbiamente tra le più belle della sua vita, sperando che valga lo stesso anche per i quasi 500 mila ragazzi che tra poco affronteranno la prima prova di italiano. Il suo post ha già ricevuto migliaia di apprezzamenti (in questo momento siamo arrivati a 8310 “mi piace”) e decine di commenti di ringraziamenti da parte dei suoi fan e di molti maturandi che avranno trascorso una notte insonne prima del fatidico giorno. (agg. di Stefano Belli)
L’attesa è tutta per le tracce della prima prova della Maturità, ormai alle porte, ma gli studenti non devono concentrarsi sulla sostanza e sottovalutare la forma. Gli sforzi per un tema con un buon contenuto possono essere vanificati dagli errori di grammatica. Alcuni, per quanto banali, sono gravi. C’è un discreto numero di studenti che sembra non avere padronanza delle basi della lingua italiana. È emerso da un sondaggio condotto da Skuola.net, che ha coinvolto quattromila maturandi: è stato chiesto loro di fare una scelta tra due locuzioni grammaticali, una corretta e l’altra sbagliatissima, e i risultati non sono stati così soddisfacenti. La nota dolente è qual è, che quasi un maturando su tre, cioè il 31%, scrive qual’è. Solo il 69% dei maturandi intervistati ha indicato qual è, senza apostrofo, come risposta giusta. Un altro dubbio riguarda qualcun altro e qualcun’altro: la risposta esatta, la prima forma, è stata data solo dal 61% degli studenti intervistati. Un po’ o un pò? La risposta giusta è la forma con l’apostrofo, non l’accento, eppure il 24% dei maturandi sembra averlo dimenticato. Sufficiente o sufficente? Solo il 78% sa che la forma corretta è la prima. Non ci sono lacune, invece, su a me piace: il 99% non ha scelto, infatti, la forma “a me mi piace”. I ragazzi non cadono nemmeno nel tranello del “c’è ne sono”: l’89% sa che si scrive invece ce ne sono. Facile la scelta tra purtroppo e pultroppo: il 94% risponde con sicurezza e correttamente, eppure ci preoccupiamo per quel 6% in vista della prima prova… (agg. di Silvana Palazzo)
Vigilia dell’esame di stato 2017 segnata da un giallo. A poche ore dalla prima prova dell’esame di maturità, si apprende – secondo quanto riportato dal Corriere della Sera – che su Telegram, servizio di messaggistica istantanea basato su iCloud, sono comparse in anticipo le tracce dell’esame di stato 2017 non solo della prima prova (italiano) ma anche della seconda prova del liceo classico (versione di latino) e del liceo scientifico (problemi e quesiti di matematica). Si è trattato di un fake, di un falso, costruito ad arte: le pagine, di carta intestata, recavano il logo del ministero dell’Istruzione e il codice a barre. Erano in realtà le prove suppletive del 2015: Carlo Levi nell’analisi del testo (tipologia A), poi la tipologia B in quattro ambiti, con l’arte e la tecnologia nel saggio breve o articolo di giornale artistico-letterario, la cultura di impresa e il Made in Italy nell’ambito socio-economico, l’utilità della storia nella prova di ambito storico-politico, le stampanti 3D nell’ambito tecnico-scientifico. Seguivano infine la rinascita dell’Italia vista dallo storico Stuart Joseph Woolf per il tema storico (tipologia C) e il tema della bellezza esteriore e interiore nel tema di carattere generale (tipologia D). La seconda prova del Classico era un brano di Livio intitolato “Il tradimento di Tarpeia”, mentre quella dello Scientifico consisteva nei consueti quesiti e problemi di matematica con integrali e derivate. Le prove false sono poi state rimosse. Ricordiamo che ogni scuola sede di esame di stato riceve le prove ufficiali mediante plico telematico. il dirigente scolastico designa nei tempi stabiliti un docente a questo scopo, e sul portale SIDI viene abilitato il profilo del referente per ogni scuola (servizio disponibile dallo scorso 21 aprile). “Plico telematico” è una applicazione attivabile mediante codice e utente e password che permette, il giorno della prova – oggi per la prova di italiano, domani per le seconde prove, diverse da scuola a scuola), di scaricare le prove criptate. Una seconda password, detta Chiave Ministero, consente di decifrare il contenuto del Plico Telematico il giorno della relativa prova scritta e di visualizzare la prova scaricata. Fino ad oggi il sistema ha funzionato e non è mai stato soggetto ad attacchi hacker coronati da successo. Sarà così anche stamane? Per saperlo non resta che attendere. L’inizio della prova è previsto alle 8.30, non più caratterizzato dalla “apertura delle buste” davanti ai volti interrogativi e ansiosi degli studenti, ma da personale della scuola e della commissione che reca le prove portandole dalla segreteria o dalla presidenza. A quel punto, comincerà il conto alla rovescia per 500mila maturandi italiani (agg. di Federico Ferraù)
Il giorno tanto atteso è arrivato: oggi si apre la Maturità 2017 con la prima prova. Tra poco, dunque, gli studenti italiani dell’ultimo anno che sono passati agli Esami di Stato sosterranno la prova scritta di italiano. In questi ultimi giorni c’è stata una caccia sfrenata alle tracce, ma è stato possibile individuare solo una lista di quelle possibili. E se dovesse uscire un autore sconosciuto? Non è detto, infatti, che faccia parte del programma scolastico. La scuola, però, in questi anni ha dato gli strumenti agli studenti per poter trattare tutti gli autori e i generi. E allora è importante, se si sceglie l’analisi del testo di un autore non affrontato in classe, leggere più volte il testo, cercare le parole chiave, sintetizzare il contenuto e rispondere alle domande. Se, invece, l’autore è stato affrontato in classe, si possono menzionare altri componimenti studiati o ricostruire un percorso con riferimenti storici, sociali o economici relativi ovviamente al contesto nel quale l’autore è inserito. (agg. di Silvana Palazzo)
Mancano poche ore alla prima prova dell’esame di stato 2017. Maturandi in grande attesa per sapere cosa riserverà loro la prima prova d’esame, l’evoluzione multiforme del vecchio “tema” di italiano: sempre di italiano di tratta, ma non più di solo tema. Fare le ore piccole sprecando il riposo in inutili ripassi di letteratura o di storia, non serve; come hanno poco senso fare notti brave prima degli esami, confidando nelle proprie scorte di adrenalina. Meglio arrivare alla prima prova riposati e concentrati. Fatto questo, resta “solo” da affrontarle. I maturandi di questo esame di stato 2017, come i loro colleghi degli anni precedenti, conoscono senz’altro l’interdisciplinarietà: una delle parole didattiche più di moda, che si traduce, ormai da anni, in un imperativo preciso quanto, spesso, fuorviante: il mito del “collegamento”. Un principio-guida che sovrintende soprattutto l’organizzazione della tesina, per la gioia dei maturandi, che possono unire gli argomenti (quasi) a piacimento, e per la gioia – si fa per dire – dei commissari, a cui non resta altro, spesso, che mettersi le mani nei capelli. Dunque, collegare tutto con tutto? Piano. Non sta scritto da nessuna parte che Borges vada collegato a Montale (e, dietro di lui, Stephen Hawking) passando per il nichilismo, Einaudi e Sciascia con il fascismo e i buchi neri, papa Francesco con il riscaldamento globale. La prima regola, qualunque prova si affronti in questa prima prova di maturità – analisi del testo, saggio breve o articolo di giornale, tema storico, tema generale – e semmai circoscrivere l’argomento di cui si vuol parlare, e chiedere a se stessi come lo si vuole affrontare. Non è detto che in un “articolo” o saggio breve” eguale spazio debba essere riservato a tutti gli autori, in omaggio ad un principio, quello del “collegamento”, che non sta scritto da nessuna parte. La scelta dei passi è proposta ai candidati perché attingano con intelligenza e buon senso, individuando, sulla base dei loro studi e della loro esperienza, il punto di vista che vogliono seguire e sviluppare.
Secondo i maturandi di questa edizione dell’esame di stato, la maturità 2017 potrebbe vedere un “ritorno” nella prima prova di Pirandello, uscito nel 2013. E’ quanto emerge da un sondaggio di skuola.net, che ha chiesto ad un campione di 2500 maturandi il loro toto-tema. Insieme a Luigi Pirandello si collocano nell’alta classifica Giuseppe Ungaretti ed Eugenio Montale. Ma sono anche i 60 anni dalla morte di Umberto Saba. Si tratta, ovviamente, di previsioni che riguardano innanzitutto l’analisi del testo (tipologia A), quella che prende le mosse da un brano o dai versi dell’autore proposto. Al brano fanno seguito tre punti: 1) la comprensione del testo, 2) l’analisi del testo, a sua volta suddivisa in più punti, e un punto finale 3) denominato “interpretazione complessiva ed approfondimenti”, che chiede al candidato di spaziare, anche facendo riferimento alla propria esperienza personale. Questa tipologia di prova dell’esame di stato pone al candidato paletti e clausole ben precise, ed è bene che i maturandi lo ricordino, per evitare di perdere tempo o di avventurarsi in un campo minato, rappresentato da ciò che non è chiesto e non è previsto esplicitamente dai tre punti che costituiscono la consegna. Apparentemente semplice, l’analisi del testo può rivelarsi improvvisamente complessa, soprattutto se non si è trattato l’autore in classe, un inconveniente che, se si verificasse, dovrebbe indurre a lasciar perdere e a dedicarsi a un’altra traccia. E qui emerge tutta la relatività del “sondaggio” sul toto-autore dell’esame di stato: non sarà che gli studenti indicano Pirandello, Ungaretti e Montale ai primi posti perché la trattazione del 900 non arriva dove dovrebbe arrivare l’anno della maturità, cioè ad autori più contemporanei come Buzzati, Pasolini e Zanzotto? Domanda dall’ardua risposta, soprattutto perché non è rivolta a loro, ma ai loro insegnanti. In ogni caso, il ministro Fedeli ha già scelto tutte le tracce: non la settimana scorsa, ma i primi di maggio. E sicuramente in questo momento l’autore prescelto “osserverà” con disincanto, e con molta ironia, l’affaccendarsi degli studenti. E l’inutilità dei sondaggi.
Perché non il tema di storia? La prima prova dell’esame di stato, definita erroneamente “tema di italiano”, non offre agli studenti che domattina, alle 8.30, conosceranno i testi ufficiali delle prove solo il classico “tema di storia” (tipologia C), insieme al tema generale (tipologia D) l’unico sopravvissuto della maturità vecchio stile, prima della riforma operata da Berlinguer. La storia infatti si affaccia nella prima prova di italiano sotto due forme: il tema di storia, appunto, e il saggio breve o articolo di giornale di argomento storico-politico (tipologia B). Mentre il tema di storia, accanto alla consegna, che ogni studente farebbe bene a rileggere più volte, può presentare anche una o più citazioni, il saggio o articolo storico politico offre brani testuali ampi a supporto dello svolgimento da parte dei maturandi. Dunque il tema di storia, offrendo meno “aiuti” allo studente, offre anche più libertà, ma è anche più rischioso. Chi vuole cimentarsi in questa prova non dovrebbe fare l’errore di lasciarsi imbrigliare dai capitoli del manuale: le unità storiche proposte a lezione dagli insegnanti potrebbero infatti risultare completamente sovvertite da punti di vista nuovi, più parziali, più periferici, ispirati dall’attualità piuttosto che da schemi consolidati. Così, affrontare il tema del terrorismo, magari paragonando quello attuale di matrice politico-religiosa con quello italiano degli anni 70, o quello dei flussi migratori in un paragone tra XXI secolo e primi anni del 900, potrebbe essere facile – per così dire – soltanto per metà, e assai complesso per l’altra parte, quella attinente l’attualità. Gli studenti, in questo caso, non devono aver timore di proporre un proprio punto di vista, legittimando con osservazioni accurate, pertinenti, precise, la loro ricostruzione “storica” degli avvenimenti. Insomma, un giudizio personale non è da escludere, ma da incoraggiare; dipende “come” viene svolto. Un segno di “maturità” che la commissione saprà valutare e apprezzare.
Manca meno di un giorno all’inizio della prima prova dell’esame di stato 2017, e gli studenti staranno certamente facendo il famoso “toto-tema”: gli autori e gli argomenti (letterari, d’attualità, storici, politici) su quali il ministero chiederà loro di scrivere, dimostrando di aver capito le tracce proposte e chiedendo di formulare un’opinione originale. Viene spontaneo abbandonarsi al toto-tema, ma è davvero utile? Compulsare i manuali e cliccare in continuazione siti web sulla maturità potrebbe essere un errore fuorviante, buono per distogliere la concentrazione e le energie sul problema più importante: come procedere, una volta davanti alle tracce? E’ bene leggere tutte le tracce fornite nella prima prova, perché uno studente può partire con l’idea di fare la tipologia A, analisi del testo: in effetti è la prova apparentemente più semplice, perché, tranne i quesiti finali, ci si muove entro binari rigidamente prestabiliti. Ma se non si conosce l’autore? E se si incontra un argomento appetibile, sul quale si ha realmente qualcosa da dire, nelle altre tipologie proposte, anche se non sono quelle che si pensava di scegliere? Sarebbe un errore rinunciarvi. Un errore comune, soprattutto nella tipologia B (saggio breve o articolo di giornale) nei suoi 4 ambiti, è quello di limitarsi a rieditare i testi proposti, facendo una sorta di copia-incolla inframmezzato da opinioni personali giustapposte a quelle degli autori. Lo si può fare, ma occorre partire da una tesi personale, argomentandola e motivandola. Dev’essere questa il nocciolo vero dello svolgimento. E’ bene anche fare attenzione a ciò che il titolo della prima prova chiede allo studente, sia nel caso della tipologia B, sia nelle due rimanenti, tipologia C, tema storico, e tipologia D, tema generale. Di solito ciò che è chiesto allo studente, la cosiddetta “consegna”, è molto preciso, più di quanto potrebbe sembrare a prima vista: la consegna va sempre letta attentamente, per non scrivere niente di più, con il rischio di andare fuori tema, ma soprattutto niente di meno. Individuata la tipologia che si vuole affrontare, occorre non lasciarsi suggestionare dal foglio bianco (“come iniziare?”) e fare una scaletta mentale dei propri pensieri, organizzandoli in modo coerente. Fatto questo, svolgerli sarà più facile.
Mancano ormai poche ore alla consegna ai maturanti delle tracce della prima prova della maturità: quella uguale per tutti, una volta si sarebbe detto il “tema” di italiano. Non è più così: accanto al tema tradizionale, che sopravvive nelle forme del tema generale e di quello storico, le prove sono ormai da anni diversificate: analisi del testo e saggio breve o articolo di giornale. Gli studenti, in queste ore, stanno certamente ipotizzando, manuali alla mano, quale sarà o saranno gli autori dei brani con i quali dovranno cimentarsi. Non Umberto Eco, ma nemmeno Umberto Saba, e nemmeno professori e opinionisti di oggi come Salvatore Settis o Vittorio Sgarbi. Sì, perché fare delle ipotesi è sempre molto utile, ma sono utili anche le prove degli ultimi anni: per sapere quali sono gli autori e — con più cautela — anche gli argomenti che non ci saranno. Gli autori che abbiamo appena citato sono riferiti alla traccia ufficiale della maturità 2016: Umberto Eco nell’analisi del testo, mentre Saba faceva parte dei documenti a disposizione dello studente nella tipologia B ambito artistico letterario; una citazione di Settis era inclusa sempre nella tipologia B ambito storico politico, come anche quella di Vittorio Sgarbi. A meno che dal Miur non intendano ripetersi: teoricamente possibile, ma molto improbabile, anche per evitare prevedibilissime polemiche.
Alle ore 8.30 scatta la Prima Prova di Maturità con i temi d’italiano che come da tradizione aprono gli Esami di Stato: oggi la prima prova, domani la seconda, lunedì prossimo la terza prova (ma a carattere interno, visto che non saranno preparate dal Ministero ma da ogni singola scuola superiore). Il momento tanto atteso e temuto da migliaia di studenti italiani è arrivato: l’obiettivo di questa prima prova è come sempre quello di accertare la «padronanza e la conoscenza della lingua italiana o della lingua in cui si svolge l’insegnamento. Con il nuovo modello di esame il candidato potrà scegliere tra più tracce, indicate dal ministero della Pubblica Istruzione», come riporta il regolamento del Miur. Le tracce d’italiano sono divise in tre macro-settori: analisi del testo (tipologia A); saggio breve o articolo di giornale (tipologia B); tema storico (tipologia C); tema di attualità (tipologia D). All’interno però del settore “saggio breve” vi son ulteriori tracce divise per categorie di interesse, ognuna delle quali può essere scelta per sviluppare il proprio tema di Maturità. Si va dal tema storico-politico a quello socio-economico, dall’artistico-letterario fino all’ultimo tecnico-scientifico. Per ogni traccia da svolgere vi saranno commenti, dati, indicazioni e citazioni che possono essere usati per sostenere una tesi, controbatterla e utilizzarne le fonti all’interno della produzione lungo le 6 ore di tempo massimo per poter presentare il tema alla Commissione d’Esame.
Se vi capita questa mattina di non sapere più cosa ripassare prima del grande inizio della Maturità 2017, ecco un utile prontuario valido anche per i prossimi giorni con alcuni consigli di “chi ha visto e toccato lo Spazio ed è tornato sulla Terra a raccontarlo”. Ecco alcuni consigli lasciati ai maturandi da “AstroSamantha” Cristoforetti, la grande astronauta tornata un anno fa in Italia dopo il “viaggietto” oltre l’atmosfera. «Cercate davvero consapevolmente di creare delle strategie che vi permettano di motivarvi per mettervi sui libri a studiare. Possono essere: darsi degli appuntamenti con dei colleghi che sapete hanno magari più facilità allo studio, può essere immaginare delle piccole ricompense che però vi potete concedere soltanto dopo aver raggiunto una certa tappa nello studio». Motivazione e niente “caso”, nemico dei maturandi: secondo AstroSamantha l’unico vero consiglio che si può dare a dei semplici ragazzi che si avvicinano ad un grande appuntamento come quello della Maturità pare “banale”: «il messaggio chiave qui è che la motivazione è importante e non la si deve lasciare al caso, ognuno deve trovare consapevolmente modi di motivare se stesso e se stessa».
Per poter seguire al meglio tutto ma proprio tutta la giornata di Prima Prova della Maturità 2017 la prima “essenziale” regola è quella che state giustamente facendo ora, ovvero seguire il Sussidiario. Durante la giornata di oggi aggiornamenti, rumors, novità e modalità di prove eseguite da tutta la nostra redazione Educazione e Scuola saranno presentati praticamente ad ogni ora; se volete in appoggio (questo ve lo concediamo!) potete consultare i vari canali ufficiali del Miur, da Twitter fino a YouTube, dove verranno prima svelati i codici per aprire le buste con le tracce d’esame e poi nel corso della giornata anche gli effettivi testi che i ragazzi avranno sui loro banchi per la Prima Prova d’Italiano. Alle 8.30 ci sarà lo start per tutte le prove d’Italia, con gli studenti che avranno a disposizione sei ore complete per poter sviluppare la loro traccia scelta nella prima mezz’ora di lettura e attenta osservazione di tutto il materiale a disposizione. Tutto è pronto, lo “spettacolo” dell’Esame di Stato 2017 è bello che servito.