La traccia del tema storico rientrante nella Tipologia C nell’ambito della Maturità 2017, è stata in assoluto la più bistrattata dai maturandi. Solo un 3%, secondo un sondaggio di ScuolaZoo, ha preferito questo tema dal titolo “Il miracolo economico italiano”. Un tema che però è stato invece molto apprezzato da Roberto Vecchioni, cantautore e professore, il quale in parte si aspettava qualcosa di decisamente diverso dalle tracce di questa Maturità, come dallo stesso asserito all’agenzia di stampa Ansa. Sebbene, dunque, il cantante si sia definito molto critico nei confronti delle tracce, lo stesso ha però gradito la Tipologia C ampiamente odiata, di contro, dagli studenti. Ad essere molto critico sulla scelta dei temi da parte del Miur è stato anche Davide D’Alessandro, autore del libro “Intervista a Machiavelli”, il quale su Zonalocale.it ha definito interessanti le tracce B, apprezzando però anche il tema storico: “Non so quanti abbiano scelto il tema di carattere storico sul miracolo economico italiano e il tema di ordine generale sul concetto di progresso. Temi validi, non c’è che dire, ma qui si poteva fare meglio, molto meglio e pretendere di più, molto di più”, ha chiosato. (Aggiornamento di Emanuela Longo) Clicca qui per gli speciali Maturità con titoli e tracce svolte: Diretta live Prima Prova – Analisi del Testo (Tipologia A) – Saggio breve/Articolo giornale (tip. B) – Tema attualità (tip. D) – Diretta live Seconda Prova



Il tema storico non sembra aver riscosso un pieno successo nei maturandi durante la prima prova d’italiano: la traccia sul boom economico però, a ben vedere, può celare tutta una serie di interessanti tematiche che non per forza potevano essere d’immediata evidenza alla lettura dei documenti. Secondo Andrea Pezzini, che ha sviluppato la traccia per la squadra maturità del Sussidiario, il boom economico non può essere considerato solo per i grandi effetti positivi che ha avuto sulla nostra società: «livello sociale questa espansione economica portò a degli oggettivi miglioramenti: per la prima volta nella storia gli italiani cominciarono a non preoccuparsi più di sopravvivere, ma cominciarono a “stare bene” usufruendo dei primi beni di consumo». Ma per l’appunto non tutto è oro quello che luccica: «milioni furono le persone che emigrarono dal Sud Italia per raggiungere il più industrializzato settentrione. Ma non solo, numerosissimi furono coloro che si spostarono fuori dal Paese in cerca di fortuna, principalmente in Germania».



Non solo l’emigrazione però mostrava segni di “rischio” anche durante lo stesso boom, secondo il nostro collaboratore: «disagi e inquietudini sociali (basta pensare all’enorme successo dei sindacati), il Sud Italia che non teneva il passo del Nord e viveva una situazione di abbandono che portò alla crescita della mafia, specialmente in Sicilia, le speculazioni edilizie che accompagnarono gli anni cinquanta e sessanta; tutti fenomeni ben descritti dai grandissimi maestri del Neorealismo italiano letterario e cinematografico». Fino ad arrivare a Pasolini e… se siete curiosi, ecco il tema integrale svolto da Pezzini. (agg. di Niccolò Magnani) 



Per il tema storico della prima prova della Maturità è stato scelto il Miracolo economico italiano.  L’argomento potrebbe essere stato affrontato in classe, anche se i docenti di Storia hanno gli stessi problemi di quelli di Italiano per quanto riguarda il secondo Novecento. In ogni caso i maturandi potrebbero aver attinto anche dalla lettura e quindi aver dato al proprio elaborato una prospettiva interdisciplinare. Se, ad esempio, è stata legga qualche pagina degli Scritti corsari di Pier Paolo Pasolini, potrebbero essere venuti diversi punti. Gli studenti, abituati a sentir parlare di crisi e disoccupazione, potrebbero aver fatto fatica a immaginare un Paese nel quale la crescita economica era esponenziale. Il tema, però, metteva in luce un aspetto, cioè la sperequazione tra Nord e Sud, una problematica invece molto attuale e che, infatti, si è acuita nel corso degli anni. (agg. di Silvana Palazzo)

Gli studenti che hanno scelto nella Prima Prova di Maturità il tema storico si sono trovati di fronte due tipologie di materiale per poter svolgere la traccia assegnata sul miracolo economico italiano tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Da un lato “Uomini, lavoro, risorse” dello storico Piero Bevilacqua, dall’altro un brano di “Storia d’Italia dal dopoguerra a oggi” di Paul Ginsborg: un tema più complesso di quanto sembri, specie per evitare di scrivere le banali considerazioni di un Italia che dopo la distruzione della Guerra rinasce e fiorisce ma “eccede” nel benessere tanto da soffrire la crisi praticamente fino agli Ottanta. Per aiutare gli studenti, questa la citazione iniziale immessa dal Miur: «Il “miracolo economico” italiano, risultato di una serie di eventi storici e di relazioni internazionali, ha segnato un nuovo corso per il Paese, sia nell’ambito delle scelte politiche sia in quello delle opportunità economiche e sociali. Analizza criticamente il fenomeno storico in tutta la sua complessità, considerando anche le conseguenze e le contraddizioni insite in quella lenta trasformazione, delle quali sono indicative le riflessioni che seguono». La figura politica della Dc, la figura culturale del Cinema e delle Università fino all’avvento della tv: tanti spunti potrebbero essere stati introdotti dalla fantasia dei ragazzi, e voi quale avreste scelto? (agg. di Niccolò Magnani) 

Per il tema storico il Ministero dell’Istruzione ha chiesto agli studenti di fornire una propria visione del boom economico che tra gli anni cinquanta e gli anni sessanta ha reso l’Italia una delle più grandi potenze mondiali dopo essere uscita dal secondo conflitto mondiale con le ossa rotte e senza una guida politica. Grazie ai fondi del piano Marshall e alla voglia di riscatto dei nostri nonni, il Belpaese si è rialzato con un tasso di crescita esponenziale, diventando tra i Paesi promotori di quella che sarebbe poi diventata l’odierna Unione Europea. Negli ultimi anni l’Italia ha attraverso una grave crisi economica dalla quale sta provando a fatica ad uscire, sono lontani i tempi in cui lo Stivale era considerato una terra di opportunità. I maturandi dovranno anche valutare se a distanza di 60 anni una ricetta simile possa essere ancora valida e sufficiente o se serviranno altre dinamiche per risollevare il Paese. (agg. di Stefano Belli)

Molto spesso la tipologia C della prima prova della maturità (il tema storico) è venuta in soccorso di molti studenti che avevano difficoltà nell’analisi del testo. Ovvio, però, che occorre conoscere la storia, soprattutto del Novecento, che negli ultimi anni è stata un po’ il bacino a cui attingere per le tracce. Ma il più delle volte la traccia proposta ha comunque un collegamento con l’attualità o comunque cerca di andare a pescare argomenti di cui si è sentito parlare, di modo che non ci si trovi di fronte a una sorta di “prova scritta di storia”, che non è l’obiettivo di questa prima prova della maturità 2017.

Proprio partendo da questa considerazione si può dire che i rumors e le indiscrezioni per la traccia di quest’anno vanno a pescare negli anniversari, anche perché così è andata due volte negli ultimi anni. C’è chi ipotizza che possa capitare una traccia relativa a John Fitzgerald Kennedy, visto che siamo nel centenario dalla sua nascita e dopo le elezioni di novembre si parla non poco degli Stati Uniti di Donald Trump. Un altro possibile tema da affrontare potrebbe essere quello dell’Unione europea, visto che 60 anni fa sono stati siglati i Trattati di Roma e vi sono non poche incognite sul futuro dell’Ue dopo la Brexit. Un fatto invece più legato alla storia del nostro Paese riguarda la strage di Capaci avvenuta 25 anni fa: si è parlato molto negli ultimi mesi di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e non è quindi da escludere che anche agli studenti possa essere chiesto di dire la loro.

Come si diceva poco fa, negli ultimi anni le tracce relative al tema storico sono state legate a degli anniversari. Nel 2014, per esempio, era stato chiesto un raffronto tra l’Europa del 1914 e quella del 2014, soprattutto sotto il profilo delle forme istituzionali degli Stati principali, dei rapporti tra cittadini e istituzioni e tra gli Stati stessi. Non bisogna dimenticare che allora ci fu lo scoppio della Prima guerra mondiale. Nel 2015 il testamento spirituale di Dardano Fenulli veniva proposto come spunto per parlare della Resistenza, proprio quando si celebravano i 60 anni dalla fine della Seconda guerra mondiale. L’anno scorso, invece, i 70 anni del referendum istituzionale divenne occasione per parlare del voto delle donne e della loro partecipazione alla vita politica del Paese.

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