La seconda prova della Maturità 2017 prevista per gli iscritti del Liceo Scientifico ha fatto sorridere diversi alunni. La fantomatica bicicletta dalle ruote quadrate ha gettato allo stesso tempo nel panico diversi maturandi, che hanno sottolineato come fosse il quesito più difficile fra quelli proposti. Per svolgere il problema, gli alunni hanno dovuto in effetti andare a recuperare un intero programma scolastico di matematica, ma molti si sono detti comunque soddisfatti nel non aver dovuto affrontare una prova di Fisica. La traccia proposta dal Miur prevedeva funzioni con punti di non derivabilità, che racchiudono allo stesso tempo gli integrali, la geometria analitica nello spazio, il calcolo delle probabilità e nello specifico la probabilità di un dato truccato. La bicicletta dalle ruote quadrate, nel frattempo diventata un vero e proprio tormentone estivo, richiedeva infatti di verificare quali potevano essere le condizioni necessarie perché il mezzo potesse procedere in modo agevole. (agg. di Morgan K. Barraco)



Si è fatta dell’ironia sia sui social che nella vita reale, eppure i maturandi iscritti ai licei scientifici italiani, difficilmente riusciranno a dimenticare nel corso della loro vita il quesito della seconda prova sulla bicicletta con le ruote quadrate. Vero e proprio tormentone di questa Maturità 2017, la stranezza del quesito ha letteralmente conquistato il mondo dei social, come evidenzia il portale Studenti.it. Su Twitter in modo particolare non sono mancate le battute sarcastiche sulla scelta del Miur. “Il problema sulla bicicletta con le ruote quadrate nell’anno del 100esimo giro d’Italia…”, ironizza un ragazzo. “Bicicletta con ruote quadrate is for boy, serbatoio per il gasolio da riscaldamento is for men”, commenta un altro utente. “Matematica: in quali situazioni sia possibile pedalare con una bicicletta a ruote quadrate. Sulle strade di Roma”, ironizza (amaramente) un ulteriore utente. Eppure, tra i tanti battutisti c’è anche chi ha preso seriamente il quesito della seconda prova di Matematica, tanto da definirlo “sfizioso”, indipendentemente dall’elevato livello di difficoltà intravisto dagli esperti, tra cui proprio Roberto Natalini, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr): “Un problema difficile anche per chi deve fare l’esame di Analisi 2 all’Università”, lo ha definito, intervistato dall’agenzia di stampa Ansa. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



Quello della bici con le ruote quadrate rappresenta sicuramente un problema stimolante, affascinante e originale, ma parecchi studenti impegnati nella seconda prova scritta della maturità 2017 hanno preferito saltarlo a pié pari a causa dell’elevata complessità. Dal Cnr si alza una voce di biasimo, quella del matematico Roberto Natalini, che ha giudicato troppo difficile il compito somministrato agli studenti dei licei scientifici, sottolineando come il quesito ispirato allo stand che si può visitare nel Mo-Math Museum di New York non rientri nei programmi ministeriali affrontati nelle scuole. Per Natalini, infatti, la risoluzione dell’enigma richiedeva conoscenze che è difficile acquisire negli anni delle superiori a cui si arriva dopo lunghi e approfonditi studi, con il rischio concreto di acquisire i concetti in maniera superficiale ed errata a causa del poco tempo a disposizioni. A detta del ricercatore sarebbe stato focalizzare la questione su concetti più basilari ma che poi ricorrono spesso anche all’università. (agg. di Stefano Belli)



Oggi tutta la scena se l’è presa la bici quadrata del Mo-Math Museum di New York, protagonista assoluta della seconda prova scritta della maturità 2017 nei licei scientifici: chi pensava che la matematica fosse una disciplina banale e noiosa si è dovuto ricredere, anche se gli studenti avrebbero preferito affrontare un problema più semplice e meno “stravagante”. La bici con le ruote quadrate si trova in uno dei padiglioni del museo sito nella Grande Mela, e non è la prima volta che viene effettuato un esperimento simile: in passato sono stati infatti montati degli pneumatici quadrati addirittura su un camion, nel 2012 durante il programma televisivo “Mythbusters” un autoarticolato riuscì a circolare sulla sede stradale mantenendo una velocità costante e senza scendere al di sotto di essa. Tornando ancora più indietro nella storia illustri matematici si lanciarono in questi esperimenti, su tutti Galileo che precedette di qualche deceenio Leibniz e Bernoulli. (agg. di Stefano Belli)

La bicicletta a ruote quadrate è la protagonista assoluta di questa giornata dedicata alla seconda prova della maturità 2017. Se ieri era stato il Galagone, citato nei “Versicoli quasi ecologici” di Giorgio Caproni a destare curiosità, non c’è dubbio che oggi sia “l’attrazione” del MoMath (Museum of Mathematics) a far parlare di sé. Tra l’altro la bicicletta in questione capeggia sul sito del museo di New York e nell’homepage c’è anche una foto che ritrae l’attore Jeremy Irons intento a farsi un giro sul particolare veicolo a pedali insieme al suo cane Smudge. C’è da dire che più che una bicicletta, l’oggetto in questione è un triciclo, in quanto dotato di tre ruote quadrate, una anteriore e due posteriori. Quest’ultime sono tra l’altro di grandezza diversa. La ragione di ciò va ricercata nel fatto che il mezzo si muove all’interno di una pista circolare e la ruota più piccola è quella che sta più vicina al entro del cerchio. La bicicletta con le ruote quadrate (square-wheeld trike in lingua originale) non è ovviamente l’unico strumento con cui gli ideatori del MoMath cercano di rendere i numeri e la matematica più apprezzabile dai ragazzi, mostrando loro applicazioni pratiche di quel che imparano a scuola. Nel video qui sotto potete comunque vedere in azione ben due tricicli a ruote quadrate

Di certo il problema numero 1 della seconda prova della maturità 2017 per il liceo scientifico non è di immediata soluzione e il fatto che ci sia di mezzo una bicicletta ha scatenato un po’ di ironia sul web. C’è infatti chi ha associato l’immagine degli studenti alle prese con questo problema con quella del mitico Ugo Fantozzi costretto a diventare un provetto ciclista e a cominciare le sue pedalate saltando in sella alla sua bicicletta (“alla bersagliera”), che però nel frattempo ha perso il sellino. Non quindi una bella esperienza, come quella forse a cui diversi studenti si sono trovati di fronte. Fortunatamente, nel caso il problema numero 1 fosse complicato, i maturandi hanno anche la possibilità di scegliere il numero 2, sperando che sia più semplice. Nel video qui sotto la famosa scena del film “Fantozzi contro tutti”.

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