Cominciamo subito a fugare ogni dubbio: la terza prova è talmente imprevedibile e incontrollabile, che chiunque in questi giorni (a meno che non siano i vostri stessi professori) vi dirà “queste sono le materie della terza prova” dovrà essere bollato come il grande “propagatore di bufale”. Bene, premessa “digerita” si può cercare di trovare qualche piccolo indizio utile per capire cosa potreste trovarvi di fronte nell’ora x di lunedì 26 giugno. Con una commissione composta di 6 docenti (3 interni + 3 esterni) ad ognuno di loro possono essere legate più materie, ma una possibile modalità di “indagine” potete farla escludendo quelle materie che ci sono state in prima e seconda prova, saranno le prime ad essere escluse.



«Anche se la correzione della terza prova è collegiale, cioè fatta da tutta la commissione, spesso i prof cercando di dividersi il lavoro correggendo una materia a testa. Le materie dei docenti esterni che non sono presenti in seconda prova, quasi sicuramente si ritrovano tra le materie terza prova maturità 2017», spiega Skuola.net. (agg. di Niccolò Magnani)



Lunedì 26 giugno è la data prevista per lo svolgimento della terza prova dell’esame di stato 2017. Con una eccezione importante: slitta al 27 giugno nelle scuole che sono sede di seggio elettorale in caso di ballottaggio alle elezioni amministrative. Come, per fare solo un esempio, a Genova e La Spezia. In questo caso gli studenti avranno la possibilità di studiare un giorno in più. Ricordiamo che domenica 25 giugno 2017, dalle ore 7 alle 23, si svolgono i ballottaggi per l’elezione dei sindaci e il rinnovo dei consigli comunali nei comuni nei quali non è stata assegnata la vittoria al primo turno di domenica 7 giugno scorso. Dopodomani si vota dalle 7 alle 23 in 111 comuni delle regioni a statuto ordinario, del Friuli Venezia Giulia, della Sicilia e della Sardegna interessati al voto. L’elezione dei sindaci interessa complessivamente 4.304.739 cittadini italiani, a fronte di una popolazione residente nei comuni stessi di 5.147.415 (fonte: regioni.it). Per quanto riguarda l’esame di maturità, gli studenti hanno saputo la lieta notizia dello slittamento della terza prova mercoledì scorso, poco prima dell’inizio della prova scritta di italiano. Ora tocca ai “fortunati” mettere a punto un nuovo, ancor più efficace piano di studio, per approfittare dell’insperato vantaggio. (agg. di Federico Ferraù)



E’ già iniziato il conto alla rovescia in vista della terza prova scritta dell’esame di maturità, che si svolgerà in tutte le scuole italiane lunedì 26, non su una traccia unica per tutti fornita dal Miur ma su quesiti preparati dalle singole commissioni. La terza prova dell’esame di stato infatti è nata proprio così: per favorire quanto più è possibile l’incontro tra conoscenze, competenze e lavoro svolto dalla classe durante l’anno. Le domande, nel caso più frequente e consolidato che è quello dei quesiti a risposta singola (tipologia B), saranno puntuali, non dunque “Parla della seconda guerra mondiale”. Non sarebbero sufficienti 10 righe, ma nemmeno 20. A proposito: non c’è nessuna regola a riguardo delle 10 o 20 righe. La lunghezza deve favorire la sintesi ed è stabilita dalla commissione. La brevità dunque è fondamentale, come anche andare subito al punto, al nocciolo della questione. Questo potrebbe essere facilitato dal fatto che la domanda delimita l’argomento sul quale deve impegnarsi lo studente. Attenzione dunque a come è formulato l’enunciato. Per rispondere bene, il maturando deve essere pertinente, non divagare, rispondere il prima possibile a ciò che chiede esattamente la domanda, riservando il resto dello spazio disponibile alle precisazioni. Infine un nota bene di strategia: mai lasciare un quesito in bianco, perché lo spazio bianco coincide con il massimo della penalizzazione, scrivere una corbelleria che vale solo 6/15 è sempre meglio di 1/15. Il calcolo dello spazio? Si può ovviare facilmente prima scrivendo in brutta, e poi ricopiando. Ma in questo caso occorre organizzare bene il tempo, sottraendo quello necessario alla copiatura finale. Infine, attenzione agli errori di ortografia, che pesano. Va da sé che occorre una rilettura finale. (agg. di Federico Ferraù) Clicca qui per gli speciali Maturità con titoli, tracce svolte e soluzioni: Diretta live Seconda Prova – Versione latino– Matematica – Geometra & Ragioneria – Itis – Professionali – Linguistici

-Archiviate la prima e la seconda prova scritta dell’esame di stato 2017, gli occhi sono puntati sulla terza prova, volgarmente detta “quizzone”. In realtà, non è affatto detto che si tratti di un quiz a crocette: la possibilità di strutturare la terza prova in questo modo c’è, ma non viene quasi mai praticata, con il risultato che in grande maggioranza la terza prova, negli anni, ha visto prevalere e consolidarsi la cosiddetta tipologia B: alcune domande su varie discipline (non oggetto delle prime due prove scritte) a risposta sintetica e aperta. Normalmente si crede che a decidere come sarà la terza prova sia la commissione d’esame: anche in questo caso, le cose stanno un po’ diversamente. La commissione infatti nello stabilire la tipologia di terza prova deve attenersi ai modelli di terza prova adottati durante le simulazioni fatte durante l’anno e ben specificate nel documento di classe del 15 maggio. Conclusione: tramite i loro insegnanti, gli studenti “sanno” già quale sarà la tipologia di terza prova di fronte alla quale si troveranno lunedì, giorno dell’appuntamento con l’ultima prova scritta prima dell’orale. La terza prova non va presa sottogamba: àncora di salvezza per alcuni studenti, quelli che sanno di non essere andati bene nella prima e nella seconda prova, si presta facilmente ad essere sottovalutata da altri studenti, quelli più bravi, che ritengono di essersi lasciati alle spalle la parte più difficile dell’esame. Anch’essi farebbero bene a non sottovalutare la terza prova scritta, perché questa mette in palio 15 punti, al pari delle prime due (per un totale di 45 punti assegnati). Attenzione dunque: occorre rimanere concentrati sulle domande, facendo bene attenzione a ciò che viene chiesto, e formulando le risposte senza divagare, con la massima precisione possibile. (agg. di Federico Ferraù)

La seconda prova sta finendo ormai per quasi tutti i maturandi che dall’ultimo squillo di campanella per le prove specifiche di indirizzo ora hanno in testa solo due problemi: la terza prova di lunedì prossimo e l’ultimazione delle tesine da presentare all’orale, specie se la propria lettera è stata estratta tra i primi a dover sostenere gli esami orali. Una delle attenzioni più importanti da porre nella conclusione e “formalizzazione” dell’elaborato scritto sono le fonti: una volta infatti scritto il tema principale e sviscerato sotto più punti, il lavoro fatto sulle fonti diventa importante anche perché può arricchire e non poco la vostra tesina, oltre che a creare collegamenti multisciplinari che potrebbero rivelarsi molto utile nel vostro orale. Libri, appunti, film, romanzi, citazioni, ogni possibile fonte, se ben curata e preparata con dovizia di particolare, potrà essere utile e decisiva nello sviluppo (e ormai conclusione) del lavoro d’esame. (agg. di Niccolò Magnani)

La mappa concettuale è lo strumento più utilizzato dai maturandi in quanto consente di schematizzare i concetti, semplificando e velocizzando lo studio, per il ripasso generale e soprattutto per per preparare la tesina. Ecco qualche idea su come prepararla. Innanzitutto per non appesantire lo studio è meglio concentrarsi su di essa in fasi diverse ed evitare di arrivare all’orale confusi. Ovviamente la mappa concettuale si presenta al posto della classica tesina. Prima cosa scegliere l’argomento, quindi è utile chiedere consiglio ai propri insegnanti. Come secondo passaggio è necessario sviluppare i collegamenti pertinenti. Ed ecco la realizzazione della mappa vera e propria: si tratta di comporre un diagramma con frecce ed icone per collegare tutti gli argomenti, il tutto in modo ordinato e senza cancellature per far buona impressione davanti alla commissione.

Il 21 giugno la maturità ha alzato il sipario: circa 450.000 studenti italiani impegnati per affrontare le prove dell’esame di Stato, con la terza prova scritta (si terrà lunedì 26 giugno) e la tesina che rappresentano come sempre un notevole spauracchio. Nel primo caso serve sicuramente una preparazione a tutto tondo, ma ci sono i modi per riuscire a ottenere il massimo da una serie di domande così variegate. Nel secondo invece il lavoro di preparazione è fondamentale per arrivare con le idee chiare al momento di esporre la propria tesina al colloquio orale. Ad ogni modo, non mancano le possibilità per riuscire anche a recuperare in extremis e allestire una tesina convincente anche in questi ultimi giorni di preparazione verso l’esame di maturità 2017. 

Per affrontare al meglio la terza prova scritta, con quesiti a risposta multipla, a risposta aperta sintetica, problemi scientifici e domande di lingue straniere, come detto è necessaria comunque una preparazione di fondo già buona: si tratta probabilmente della prova in cui è più difficile improvvisare, visto che si deve passare da una materia all’altra e la concentrazione non può riversarsi su un unico argomento. Può essere molto utile recuperare i programmi didattici di tutte le materie per quanto riguarda l’ultimo anno scolastico e dunque ripassare mentalmente quelli che sono stati i punti centrali della preparazione di tutto un anno. Molto spesso la terza prova scritta ripercorre passo passo quelli che sono i temi del programma dell’ultimo anno, e dunque si può avere a disposizione una sorta di “mappa” per riuscire a comprendere quelle che potrebbero essere le domande da affrontare nel test della terza prova scritta.

Per la tesina da presentare all’esame orale, le domande degli studenti sono decisamente più variegate. Si può dire che ci sono dei consigli da seguire che sono sempre importanti. Innanzitutto è fondamentale scegliere un titolo accattivante. Al di là dell’argomento scelto, un titolo efficace può riuscire a predisporre nel migliore dei modi la commissione d’esame. Dopodichè, anche sulla lunghezza ci sono diverse scuole di pensiero. Sicuramente è importante mantenere una lunghezza accettabile anche a seconda del numero di materie toccate dall’argomento della tesina, ma allo stesso modo bisogna valutare se si è portato del materiale integrativo, come delle slide o dei contributi audiovisivi, che possono rendere accettabile anche una tesina più corta. Anche preparare un’introduzione efficace è molto importante. Di base all’inizio del colloquio orale ogni studente ha 15 minuti di tempo per introdurre la propria tesina, ma il tempo può variare in maniera arbitraria a seconda della commissione. Iniziare in maniera convincente è sicuramente il miglior biglietto da visita possibile.

Molti dubbi degli studenti si concentrano anche sulla mappa concettuale, ovvero lo schema che deve riassumere i collegamenti tra le varie materie nella tesina, per dimostrare qual è il filo conduttore seguito. La realizzazione della mappa stessa a livello grafico può creare qualche difficoltà, ma non mancano i software che possono venire in aiuto agli studenti per ottenere un buon risultato senza essere esperti di grafica. Powerpoint e Photoshop sono come sempre i software più utilizzati, sicuramente chi frequenta un istituto artistico o tecnico può sbizzarrirsi in maniera più vistosa. Molti studenti si chiedono se basti consegnare alla commissione solo la mappa concettuale. Lo schema va sicuramente mostrato ed illustrato per essere utilizzato come guida durante l’esposizione nell’orale, ma è buona abitudine consegnare comunque una copia della tesina rilegata, poggiandola sulla cattedra prima di iniziare l’esame. Sarà premura dei componenti la commissione dargli un’occhiata o andare avanti seguendo semplicemente lo schema della mappa.

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