-Mettetevi per un attimo nei panni dei 61 studenti che con la scuola credevano di aver davvero chiuso, poi una telefonata: l’esame di maturità da rifare. La convinzione che si tratti di uno scherzo, il tempo di capire che così non è, e poi dritti alla spiegazione: al professore hanno rubato la borsa con i compiti di matematica, bisogna rifare la prova. Un vero e proprio incubo, a meno di non essere stati certi di aver sbagliato completamente il test ed essere stati baciati dalla fortuna. Questo è ciò che è avvenuto in Francia, dove adesso gli inquirenti stanno cercare di chiarire le circostanze dello scippo, che ha comunque lasciato illeso. Perché il primo pensiero è che a sottrargli la borsa, ammettetelo, sia stato proprio uno di quei 61 studenti che dovranno (ri)sostenere l’esame. Non è la prima volta che capita. Fonti del Ministero dell’Istruzione transalpino hanno dichiarato a Le Parisien che già in passato “ci sono stati casi simili di furto durante il Baccalauréat (l’esame di maturità transalpino) ma è da considerarsi un evento davvero molto raro”.



E adesso? Ora gli studenti hanno due chance: o tornare tra i banchi subito, domani, così da registrarne l’esito entro il 30 giugno, oppure trascinare l’incombenza a dopo l’estate, sostenendo l’esame al ritorno dalle vacanze, per la precisione il 12 settembre. La convinzione è che la maggioranza sceglierà la prima data disponibile, forte anche dell’assicurazione del Ministero dell’Istruzione di Parigi, che ha fatto sapere che “la correzione terrà conto della situazione” e in alcun caso influirà sull’esito della maturità. Chiunque abbia rubato quei compiti ha ottenuto il suo scopo.  

Leggi anche

UNIVERSITÀ/ Cercare “un sussurro in un mondo che grida”: in una tragedia, il seme di una rinascitaSCUOLA/ Se i prof devono difendere il fortino (e gli studenti) dal “nemico” esterno