Un progetto destinato a far discutere e dividere l’opinione pubblica ma, soprattutto, gli esperti e i guru dell’alimentazione che da sempre invitano i genitori a far seguire ai propri figli una sana dieta mediterranea. A lanciare la bomba è la città di Torino che accoglierà il ritorno dei vacanzieri e, soprattutto, delle famiglie, con un annuncio sconvolgente che farà felici alcuni genitori e renderà scontenti altri. Le scuole torinesi avranno un menù vegano a partire da settembre. Una volta al mese, i 25mila bambini delle scuole elementari di Torino potranno gustare un menù vegano, interamente privo di proteine animali tra penne al pomodoro, ananas riso, piselli, lenticchie in umido, insalata di carote e mix di frutta. Sono questi alcuni degli alimenti che entreranno nel menù scolastico delle scuole.



DAL VEGANO AL REGIONALE, LA RIVOLUZIONE NELLE MENSE SCOLASTICHE

LE PAROLE DI FEDERICA PATTI

Ad annunciare la rivoluzione è stata Federica Patti, assessore ai Servizi educativi, che ha spiegato: “Ci sarà un giorno in cui tutto il pasto sarà senza proteine animali [..] Ma per i primi piatti i bambini continueranno ad avere l’opzione parmigiano”. I nuovi modelli alimentari sono stati pensati per offrire ai bambini un’offertà più ampia e fare felici quelle famiglie in cui il vegano è già un’abitudine. Ma se l’introduzione del vegano fa discutere, l’introduzione dei menù regionali no. Linguine al pesto, pasta all’amatriciana, polenta con salsiccia saranno alcuni dei piatti che le scuole elementari serviranno. 

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