Clamoroso in Festa del Perdono, annullati tutti i test d’ingresso alle Facoltà Umanistiche! No, non è uno scherzo, ma è la decisione arriva per effetto della clamorosa sentenza del Tar del Lazio arrivata quest’oggi. L’associazione studentesca Udu aveva chiesto il parere del Tribunale amministrativo dopo l’altrettanto decisione clamorosa dl Senato Accademico di UniMi di introdurre il numero chiuso alle iscrizioni anche per le Facoltà Umanistiche, che fino al 2016 invece erano ad accesso libero: oggi la sentenza parla chiaro, seppur si dovrà attendere la comunicazione delle motivazioni per capirne di più. «Ritenuto (…) che il ricorso evidenzi sufficienti profili di fondatezza – si legge nel documento del tribunale – il Tar (…) sospende l’efficacia dei provvedimenti impugnati», si legge nel pronunciamento riportato da Repubblica Milano. Dunque nessun tetto agli studenti per poter entrare nelle facoltà umanistiche dell’Università pubblica di Milano, centro nevralgico dell’attività culturale e accademica statale. «Avevamo denunciato sin da subito come la delibera adottata dagli organi accademici contenesse vizi formali e sostanziali, mancando di fatto sia una maggioranza vera che il rispetto della normativa nazionale», spiega in una nota l’avvocato dei ricorrenti Michele Bonetti. «Siamo estremamente soddisfatti per una vittoria storica che ha riflessi nell’immediato sul futuro di tutti coloro che avrebbero dovuto sostenere il test nei prossimi giorni e sulle decisioni presenti e future prese da quegli atenei che hanno introdotto programmazioni dell’accesso illecite», conclude l’avvocato dopo la decisione del Tar del Lazio.



ANNULATI I TEST

Con questo autentico “terremoto” il rettore Gianluca Vago vede perdere la sua personale battaglia ottenuta con il voto del Senato Accademico la scorsa primavera (ecco qui tutte le tappe) che aveva portato gli studenti e alcuni professori a contestare duramente il numero chiuso anche nelle Facoltà di Lettere, Filosofia, Storia, Beni Culturali e Lingue, Non solo, con questa decisione si annullano di fatto tutti i test già avvenuti che avevano selezionato e già scremato le varie aspiranti matricole per l’anno accademico ormai alle porte. A questo punto, ha confermato la stessa Università degli Studi di Milano con una nota, è garantita a tutti (con riserva) l’iscrizione al corso di laurea scelto, a prescindere dai tetti raggiunti e fissati nei mesi scorsi dall’ateneo. In particolare, riporta il Corriere Milano, il corso con i maggiori “esclusi” risultava fino ad oggi Lingue, con 1066 iscritti per soli 650 posti, ma altri esuberi erano presenti a Lettere (887 partecipanti ai test per 545 posti) e Scienze dei Beni Culturali, con 860 aspiranti per 500 posti.

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