Apprendere inglese e spagnolo giocando. Studiare la caduta dell’Impero Romano con gli occhi di un investigatore. Imparare la funzione del nome leggendo le fiabe o lo Hobbit. Coltivare la cura del parlar bene attraverso i dialoghi del Libro IX dell’Iliade. Scoprire la bellezza della descrizione nei racconti d’avventura. E poi cubi, sassi, cucchiai… Sono tanti i modi con cui la ragione può farsi scuola. E, non a caso, “Quando la ragione si fa scuola” è il motto degli Open day delle scuole della Fondazione Grossman.
Domani, sabato 17 novembre, trecento studenti della scuola secondaria di primo grado della Fondazione Grossman saranno impegnati a esporre, in tredici mostre, i frutti dei lavori compiuti in classe in questi primi mesi di scuola.
Tutte le discipline sono implicate: dalle lingue straniere, attraverso la proposta di giochi sull’apprendimento del lessico, della stesura di un fumetto o dello sguardo sull’attualità, alla storia, con l’intento di approfondirne il metodo; dalla narrativa, con particolare attenzione alla descrizione nel racconto d’avventura, all’epica, facendo emergere in passi scelti e recitati la strategia della persuasione; dalla grammatica, con lo scopo di illustrare la funzione del nome, alle discipline scientifiche, per mostrare il livello intuitivo e conoscitivo del percorso matematico e l’efficacia di un approccio laboratoriale allo studio delle scienze della terra.
Anche l’uscita didattica viene presentata per documentare come, attraverso l’esperienza diretta con la realtà, possa emergere un percorso di conoscenza, mentre i due laboratori di arte e tecnologia ospitano alcuni studenti al lavoro, rispettivamente, nel copiare opere di maestri di pittura (copiare era il banco di prova attraverso cui i giovani artisti imparavano il mestiere: “rubare”, per Picasso, significa appropriarsi di uno sguardo che non è il tuo) e nel realizzare da piccoli oggetti con la tecnica dell’incastro a modellini di architettura moderna e contemporanea.
Per esemplificare l’attenzione al metodo che l’insegnamento ordinario delle discipline offre agli studenti in classe, in un incessante dialogo interdisciplinare, l’Open Day espone una mostra dal titolo Tu sei quell’uomo! Davide di Betlemme, che coinvolge in un lavoro corale le discipline di italiano, religione, arte e inglese. Il percorso illustra l’approccio al testo sperimentato in classe, allo scopo di evidenziare le più significative categorie bibliche presenti nella vicenda di Davide e i tratti distintivi della sua ricca umanità, anche attraverso l’interpretazione offerta dal cinema o da artisti prestigiosi.
(Paola Brizzi Trabucco e Benedetta Ziglioli)
Scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado della Fondazione Grossman propongono il loro Open day domani, sabato 17 novembre. Qui tutte le informazioni utili