Il tema di carattere storico presentato ai maturandi per questo Esame di Stato 2018 sembra essere piaciuto e non poco a chi lo scorso anno dovette sostenere la Maturità: piace il tema trattato, piacciono i protagonisti e soprattutto vengono “azzeccate” le previsioni della vigilia che vedevano nello statista Dc ucciso 40 anni fa uno dei “papabili” per le tracce della Prima Prova. Ecco i testi utilizzati dal Miur e pubblicati sul portale ufficiale: il primo è tratto dal “Discorso alla Conferenza per la sicurezza e la cooperazione in Europa”, tenuto a Helsinki il 30 luglio 1975. Qui Aldo Moro scrisse parlando a cuore aperto a tutta l’Europa: «Ci unisce, malgrado tutto, la nostra storia. Ci unisce un intento di pace al riparo di ogni minaccia alla sicurezza. Ci unisce il bisogno ed il desiderio di cooperazione. La consapevolezza di queste ragioni di unità ha aperto la via alla distensione. Ma l’Italia ha sempre avuto la convinzione che occorre dare allo svolgimento, graduale e non sempre piano, della distensione, un contenuto nuovo e più sostanzioso, al di là delle pur necessarie intese tra governi, vale a dire, l’esaltazione degli ideali di libertà e di giustizia, una sempre più efficace tutela dei diritti umani, un arricchimento dei popoli in forza di una migliore conoscenza reciproca, di più liberi contatti, di una sempre più vasta circolazione delle idee e delle informazioni». Il secondo testo usato è un commento del professor Canavero dove De Gasperi viene visto come precursore dell’Unione Europa in grado di capire prima degli altri il tempo da perseguire: «Seguendo i suggerimenti di Spinelli, nel giugno del 1952 propose di affidare all’Assemblea della CECA il computo di cominciare a predisporre il progetto di costituzione federale europea». (agg. di Niccolò Magnani)
Qui lo Speciale live Maturità 2018: titoli e tracce svolte di tutte le tipologie – Riflessione su De Gasperi e Aldo Moro
DALLA COOPERAZIONE ALL’EUROPA UNITA
Emergono alcuni dettagli a riguardo della Tipologia C con la conferma dei rumors delle prime ore: sono stati infatti dati agli studenti maturandi due testi tratti da un discorso di Alcide De Gasperi alla Conferenza di Pace a Parigi nel 1946 e un brano di un libro di Aldo Moro alla Costituente della Democrazia Cristiana. In entrambi i personaggi storici viene evidenziata la particolare predisposizione alla cooperazione internazionale tra vinti e vincitori, tra forze più grandi, superpotenze e stati più deboli, il tutto per una pace duratura e stabile non solo in Europa ma anche nel resto del mondo. Secondo quanto riportano gli esperti di Skuola.net, la scelta degli autori per il tema storico è stata fatta sia per rispettare il 40ennale del rapimento e morte dello statista Dc e sia per rimarcare la necessità continua di una cooperazione mondiale che metterebbe fine ai troppi focolai ancora aperti in ogni parte del globo. «Italiano, democratico antifascista e rappresentante della nuova Repubblica appena nata dalle macerie della guerra», così si presentava De Gasperi, primo capo di governo dell’Italia repubblicana. La sua importante dichiarazione apriva l’intervento alla Conferenza di Pace, un momento decisivo per la nascita di un’Europa unita «che fa della cooperazione tra vincitori e vinti la sua pietra miliare. La stessa esigenza è ancora viva a distanza di trent’anni negli intenti di Aldo Moro, rappresentante, alla Costituente, della Democrazia Cristiana di cui è uno dei fondatori», spiegano da Skuola.net. Un’Europa che oggi fatica a vedersi così unità e che necessiterebbe di quello spirito di pace e cooperazione che Moro e De Gasperi non risparmiarono nel corso della loro vita politica. (agg. di Niccolò Magnani)
MORO E DE GASPERI: LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Il tema storico di quest’anno in Maturità prende un argomento alquanto interessante e dalle potenziali enormi possibilità di svilupparne i contenuti: “La cooperazione Internazionale: da Alcide De Gasperi ad Aldo Moro”. Il titolo delle tracce appena uscito dai primi rumors ufficiali (confermati anche dall’Ansa) prevede dunque una riflessione di carattere storico-politico per analizzare la dimensione internazionale nell’immediato dopo guerra in Italia, con l’annessione alla Nato e le prime elezioni che di fatto sanciscono la scelta degli italiani tra l’influenza Usa e quella sovietica. Non solo, è poi richiesto di andare fino agli Anni Settanta con Aldo Moro riflettendo sull’evoluzione della Cooperazione internazionale davanti alle crisi mondiali che mettevano a rischio la pace faticosamente conquistata nel 1945 verso la costituzione dell’Europa. Per sapere info, fonti utilizzate e testi messi a disposizione degli studenti sarà necessario attendere ancora qualche ora per capire bene quale sia la reale richiesta del Tema Storico (Tipologia C) e di conseguenza come utilizzare due mostri sacri della politica italiana all’interno del propria trattazione. (agg. di Niccolò Magnani)
I POSSIBILI SCENARI
La tipologia C della prima prova di maturità, quella più comunemente definita tema storico, è solitamente una delle meno apprezzate dagli studenti. Questo perché per portare a compimento la traccia bisogna essere in possesso di competenze specifiche che consentano di realizzare un focus sull’argomento prescelto dal Miur. Ma bisogna fare qualche “distinzione”, perché c’è tema storico e tema storico. Ora ci spieghiamo: nel corso degli anni il Miur per gli Esami di Stato ha proposto 4 “schemi” di possibili tracce. La prima è quella incentrata sullo sviluppo di un particolare tema storico. Un po’ come accadde alla Maturità del 2012, quando la traccia recitava:”Il candidato, prendendo spunto dal testo di Hannah Arendt [allegato alla traccia, ndr], si soffermi sullo sterminio degli ebrei pianificato e realizzato dai nazisti durante la seconda guerra mondiale”. La seconda tipologia possibile è quella relativa al confronto tra due momenti storici: ad esempio nel 2014 si chiese di tracciare un parallelismo tra l’Europa del 1914 e quella del 2014. La terza richiede un focus su un particolare periodo storico ed è proprio quella che ha interessato la Maturità 2017, tutta incentrata sugli anni del boom economico in Italia, e la quarta verte interamente sul profilo o sul ruolo in un determinato periodo di un personaggio storico, tipologia questa sempre più rara. (agg. di Dario D’Angelo)
GLI ULTMI RUMORS
Tra le opzioni per la prima prova della Maturità 2018 c’è la tipologia C, la traccia del tema storico. Non è la preferita dagli studenti, ma quelli che sono preparati possono sceglierla per impressionare la commissione esaminatrice. Non bisogna però essere ferrati solo in storia, ma dimostrare di riuscire a creare delle connessioni tra gli argomenti passati e presenti, analizzando i fatti e ragionando su eventi o personaggi storici proposti dal Miur nella traccia. La traccia potrebbe consistere nella presentazione di un personaggio storico, di una vicenda storica o addirittura di un’epoca con la propria interpretazione dei fatti. In alcuni casi lo studente può esprimere la sua tesi, cioè la propria opinione sull’argomento, ma a patto che faccia riferimento a elementi concreti e oggettivi. Nel regolamento sulla prima prova è specificato che questo tipo di traccia richiede lo sviluppo di «un argomento di carattere storico, coerente con i programmi svolti nell’ultimo anno di corso». Quindi il tema prescelto rientra nel programma di storia di quinta superiore.
LA POSSIBILE TRACCIA PER IL TEMA STORICO
Analizzando le varie prove degli anni passati, è emerso che il Miur solitamente assegna una delle seguenti tipologie di tema storico. Il tema sullo sviluppo di un fenomeno storico, sul confronto tra due momenti storici, su un particolare momento storico o su un personaggio storico. Abbiamo provato ad ipotizzare quali potrebbero essere le tracce per il tema storico della Maturità 2018, del resto il calendario offre spunti con alcuni anniversari importanti in ambito storico, che potrebbero aver ispirato il Miur anche per il saggio breve (o articolo di giornale) di ambito storico. Quest’anno ricorre l’anniversario della rivoluzione d’ottobre, avvenuta cento anni fa. Ma potrebbe essere scelta la Guerra dei Trent’anni, che compie invece 400 anni: è considerata una delle più lunghe e distruttive del Vecchio Continente. Tra le ipotesi una traccia sulle leggi razziali fasciste o sulla Costituzione della Repubblica Italiana. Sono passati 40 anni dal sequestro e omicidio di Aldo Moro, ricorre il 70esimo anniversario della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, il 100esimo dalla nascita di Nelson Mandela e il 50esimo dalla morte di Martin Luther King. Cento anni compie anche la disfatta di Caporetto.
L’ANNO SCORSO IL BOOM ECONOMICO IN ITALIA
L’anno scorso la prima prova, tipologia C, della Maturità riguardò il miracolo economico italiano, detto anche boom economico. Furono scelti dunque gli anni del Secondo Dopoguerra in cui l’Italia fece registrare una ripresa economica impressionate. È un periodo storico relativamente recente, anche se è poco approfondito nei programmi dell’ultimo anno. Sono i primi decenni della Prima Repubblica e della ricostruzione post Seconda guerra mondiale. Fino ad allora l’economia italiana era fortemente agricola. Il boom economico portò profondi cambiamenti nella società italiana e nei consumi. Questo tema si prestò ad analisi molto variegate. Fu un ventennio decisamente intenso per la storia italiana, non solo dal punto di vista economico e dello sviluppo industriale, ma anche per i fenomeni migratori e quindi per i cambiamenti del tessuto sociale italiano. Quella che era una società prettamente contadina venne proiettata nel futuro. Per quanto possano sembrarci anni lontani, lì ritroviamo gran parte delle radici della società attuale.