A detta degli studenti, previsioni nefaste confermate e solita traccia ostica per la seconda prova della Maturità 2018 al Liceo Scientifico: come peraltro accaduto negli ultimi anni, per loro l’Esame di Stato ha portato in dote un compito di matematica che, stando alle interviste rilasciate e ai commenti social apparsi in rete nelle ultime ore, ben pochi hanno completato tanto che molti si lamentano del fatto che raggiungere il fatidico punteggio di 15/15 sarà davvero un’impresa. La “querelle” di quest’anno tuttavia ha riguardato il problema pratico, al di là dei dieci quesiti e dello studio di funzione che molti temevano alla vigilia: infatti, la traccia di matematica proponeva anche la programmazione di una macchina per mattonelle, delineandone la funzione, le eventuali varianti nella produzione e persino alcuni errori di funzionamento. Ad ogni modo, dalle reazioni pare che nemmeno lo studio di una… piastrella abbia sorpreso più di tanto gli studenti, spiazzati ma nulla più tanto che qualcuno ha spiegato di aver affrontato serenamente la prova dato che “peggio della simulazione d’esame non può essere andata…” (agg. di R. G. Flore)



Qui tutte le soluzioni di Problemi e Quesiti: di Valeria Ambrosino, Carla D’Emilia, Paola Marcati (ITIS Mattei di San Donato Milanese) – Qui lo Speciale live Seconda Prova Maturità 2018

“DIFFICILE ANCHE PER GLI UNIVERSITARI”

Quello che emerge dopo la grande e lunga giornata di Seconda Prova Maturità, per quanto riguarda ovviamente il Liceo Scientifico e il doppio problema con 10 quesiti per i maturandi, è una sorta di “scambio” di difficoltà rispetto a quanto di norma ci si attende dalla Prova di Matematica (qui il link del Miur). Di solito infatti la traccia del problema “teorico” è quella che serve ai meno ingegnosi e brillanti nella materia per poter svolgere in maniera ragionata e “tranquilla” seguendo tutti i passaggi dello studio di funzione senza doversi preoccupare della “traduzione” nella realtà fattuale di un problema applicato, quello sì invece sempre abbastanza complicato per i maturandi. Invece in questi Esami di Stato 2018, il problema più “semplice” – secondo gli esperi matematici – era proprio il primo, quello “pratico” legato al funzionamento di una macchina per la produzione industriale di mattonelle per pavimenti: mentre quello “teorico”, apparentemente più semplificato aveva numerosi passaggi delicati nei calcoli e nello svolgimento. «Per i miei studenti universitari del primo anno sarebbe stata difficile, non ho dubbi. E parliamo di ragazzi che hanno scelto di studiare matematica all’università o comunque un settore scientifico come biologia o chimica. Non era assolutamente facile», ha spiegato al Messaggero il matematico Graziano Crasta.



LE REAZIONI SUI QUESITI

Se da un lato i due problemi non hanno suscitato grandi “sconvolgimenti” nei maturandi – almeno a quanto sembra dai commenti e rumors dalle aule – è sui quesiti che si concentra come spesso accade la maggior parte delle perplessità. Essendo quelle 10 domande in grado di conferire punti preziosi nel voto finale della Seconda Prova, spesso si cerca di racimolare il più possibile in quei quesiti per poi concentrarsi sul problema scelto – di norma quello “teorico”, quello “pratico” lasciato i più ingegnosi – ed eventualmente permettersi qualche errore in più data la difficoltà del testo. Ma nei quesiti quest’anno alcune difficoltà i maturandi Scientifico potrebbero incontrarle: «la #secondaprova di #matematica è veramente difficile! Anche se hai preso 10 tutto l’anno quando arrivi lì ti sembra di non aver mai visto in vita tua una funzione una derivata un integrale, niente» scrive una utente sui social dopo aver visionato la prova. Un altro le fa eco, forse una neomaturato di recente: «Mi chiedo ancora come facciano quelli dello scientifico a prendere un voto superiore ad 8/15 sinceramente».