È stata l’ultima volta dello scritto più temuto e… copiato! La terza prova della Maturità è stata “consultata” con gli altri compagni di classe per ben 1 maturando su 3: questo l’esito del sondaggio lampo lanciato da Skuola.net in queste prime ore post chiusura degli scritti. A vari “copioni” si sono aggiunti anche una buona fetta, l’8%, che ha “osservato” i classici bigliettini infilati in ogni possibile anfratto di vestiti e astucci portati in classe. Il 4%, temerari, è riuscito a consultare internet dallo smartphone anche se pratica assolutamente vietata e controllatissima (forse non tantissimo a questo punto) dalla commissione esaminatrice. Pratica invece molto più “permessa” è quella dei professori interni che lanciano qualche “aiutino” innocente nel passare tra i banchi dei propri maturandi: «praticamente la metà dei maturandi ha completato il compito solo grazie all’aiutino esterno», conferma Skuola.net. che cita anche i dati nel dettaglio. Il 36% dei professori lo avrebbe fatto col contagocce, il 15% con maggiore generosità mentre solamente il 49% dei commissari si sarebbe mostrato “incorruttibile”. (agg. di Niccolò Magnani)



LE PRIME IMPRESSIONI: “È ANDATA BENE..”

L’ultimo anno in cui la Terza Prova della Maturità si è svolta mediante quel “quizzone” che dal 2019 andrà definitivamente in archivio lascia una discreta impressione negli studenti italiani, stando almeno alle prime impressioni a caldo rilasciate dai maturandi dopo aver completato la prova che li condurrà verso gli orari: raccogliendo alcune interviste di centinaia di maturandi all’uscita dagli istituti, l’impressione generale è che la Terza Prova sia andata molto meglio di quanto ci aspettasse e comunque gli esiti sono stati ben diversi dalla tanto temuta Seconda Prova che ha portato a lamentarsi gli studenti liceali come pure quelli degli istituti tecnici. Insomma, soddisfazione diffusa anche legata a un fattore psicologico, ovvero il fatto che gli scritti sono finiti e con solo gli orali che separano i maturandi dal completamento dell’Esame di Stato 2018, e secondo i risultati di una piccola indagine condotta da Skuola.net emerge come il 90% di loro ha parlato di un esame che è andato sostanzialmente bene, laddove solo il 10% ammette che la Terza Prova è andata male se non addirittura “malissimo”. (agg. di R. G. Flore)



AL LICEO ARTISTICO LO SCRITTO CON UN GIORNO DI RITARDO

La Terza Prova è finita per tutti. Anzi no, quasi. Non solo gli studenti degli istituti superiori delle città impegnate con i ballottaggi delle Comunali, ma anche un’altra categoria particolare dovrà penare ancora qualche ora prima di potersi concentrare unicamente agli orali, ultima vera prova della Maturità 2018. I ragazzi del Liceo Artistico, in tutta Italia, partono con un giorno di ritardo: il motivo è semplice, stanno ancora finendo la seconda prova! Per questo particolare indirizzo infatti il secondo “scritto” degli Esami di Stato durano tre giorni visto che si tratta di una creazione di un progetto artistico ad ampio raggio. 18 ore complessive per poterlo fare il che impediva oggi di poter cominciare la Terza Prova e Quizzone, l’ultimo della storia Miur: da domani, al massimo da mercoledì, i maturandi dell’Artistico staccheranno la spina della Seconda per attaccare subito quella della Terza, in un vero tour de force che nessuno dei colleghi maturandi invidierà. «Io faccio l’artistico, terza prova mercoledi e gli orali iniziano il 30» racconta  su Facebook Tiziana, suscitando lo stupore degli altri maturandi “sentiti” da Studenti.it. (agg. di Niccolò Magnani)



COME SARÀ STABILITO IL VOTO?

Da oltre tre ore ha preso il via il famigerato Quizzone, la terza prova della Maturità 2018 che va a chiudere la triade degli scritti in attesa dell’ultima prova orale. Si tratta della prova relativa alle materie scelte dalla commissione, massimo cinque, differenti rispetto a quelle che hanno caratterizzato le prime due prove scritte. Quella di oggi, dunque, sarà anche la giornata idonea per mettere alla prova la temuta commissione d’esame, formata da tre commissari esterni e tre interni oltre al Presidente. La durata della prova sarà minore delle precedenti e avrà un massimo di tre ore, ciò significa che c’è già chi ha terminato il Quizzone e sta pensando al prossimo step: come sarà stabilito il voto? In fase di valutazione, come spiega Skuola.net, i commissari correggono le risposte basandosi su una griglia di valutazione ben precisa. Ad ogni quesito viene attribuito un punteggio per un massimo di 15 punti complessivi per l’intera prova e tenendo conto di quanto la risposta sia stata trattata parzialmente, in maniera esauriente, errata o se invece non è stata per niente data. Quindi verranno considerati altri elementi come la completezza e pertinenza dei contenuti, la capacità di elaborazione e sintesi, la coerenza argomentativa e la coerenza formale e uso del linguaggio. Ed in caso di prova brillante, i commissari possono applicare da 1 a 3 punti più. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

MATERIE E DOMANDE, LE PRIME INDISCREZIONI

La paura per la terza prova della Maturità 2018 serpeggia sui social, ma c’è già qualcuno che l’ha svolta ed è uscito dalla classe. Infatti sta comunicando sul gruppo Facebook Maturità 2018 le domande che ha trovato nell’ultimo scritto. Ricordiamo a tal proposito che la terza prova è diversa per ogni scuola e viene elaborata internamente da ciascuna commissione. Ecco allora alcune domande che sono comparse questa mattina: dal Futurismo per Storia, alla marcia su Roma e guerra parallela. Ci sono state domande di Economia aziendale, su business plan, configurazione di costo, bilancio, principio di bilancio e plusvalenza. E ci sono state anche domande di diritto tra entrata in vigore della Costituzione, Cnel, potere della magistratura e presidente della Repubblica. Non hanno cominciato tutti alle 8 però: c’è chi ad esempio farà la prova nel pomeriggio, quindi sta usando queste ore per un ultimo ripasso… (agg. di Silvana Palazzo)

PROF “SPIONI” E LE SOFFIATE SULLE MATERIE

Secondo un sondaggio condotto da Skuola.net, nella Terza Prova di Maturità in corso in questi minuti i professori che non hanno dato qualche indicazioni ai propri maturandi prima dell’ultimo scritto sono stati davvero pochissimi. Quasi 3 docenti interni su 5 hanno svelato alcune se non tutte le materie oggetto di Terza Prova: alcuni di loro hanno addirittura ottenuto una “anteprima” sul contenuto delle domande. Insomma, una “soffiata” generale che come ogni anno si conferma in Maturità e che però dal prossimo non potrà più accadere per le ben note modifiche sostanziali agli Esami di Stato voluti dalla riforma Buona Scuola. Se non sono materie conosciute e “soffiate”, comunque i maturandi si sono organizzati al meglio per avere tutti “gli aiuti” possibili: Solo il 30% degli intervistati, infatti, ha definito i professori particolarmente scrupolosi nei controlli, mentre 1 su 10 sa già che avrà praticamente via libera per poter copiare, ops, volevamo dire per “prendere spunto”. Sempre secondo lo stesso sondaggio di Maturità, al 60% degli studenti basterà fare un po’ di attenzione visto che “i commissari tendono a distrarsi”. Detto questo, si sono anche preparati nell’evenienza di un controllo più rigido della commissione: «quasi 6 su 10 hanno studiato per la maggior parte del tempo tra la seconda e la terza prova». (agg. di Niccolò Magnani)

L’UNICA MATERIA SICURA

Non ci sono materie “prevedibili” nella Terza Prova: non è ministeriale, viene stabilita da ogni singola Commissione d’esame e – se non vi sono soffiate dei professori interni – ogni studente maturando si ritroverà di fronte in questo momento un Quizzone con nessuna possibilità di “prevedere” le materie. Tutte, tranne una che però resta quasi sicura per tutti i testi d’esame: la normativa Miur sulla Terza Prova – che sappiamo rimane in sella per l’ultima volta questa mattina, dall’anno prossimo cambia tutto – prevede che vi siano “importanti informazioni circa la presenza obbligatoria della lingua straniera”. Insomma, dal decreto ministeriale si osserva l’invito (obbligo) di dare spazio all’accertamento della conoscenza della lingua straniera (inglese nella maggiorparte delle occasioni) secondo quanto studiato nel piano d’esame dell’ultimo anno. Come riporta Studenti.it, la verifica della lingua deve essere effettuata con due modalità-domande: «breve esposizione in lingua straniera di uno degli argomenti o di uno dei quesiti proposti dalla commissione nell’ambito della trattazione sintetica», e in secondo luogo, «breve risposta in lingua straniera a uno o più quesiti posti dalla commissione». (agg. di Niccolò Magnani)

ALLE 8 L’ULTIMO SCRITTO

Oggi si chiude un’epoca per gli studenti delle scuole superiori: si svolge per l’ultimo anno la terza prova, il cosiddetto Quizzone. La Maturità, nella modalità introdotta dalla riforma Berlinguer, cambia. Tra poco i maturandi del 2018 affronteranno il terzo e ultimo scritto, formato da temibili quesiti, anche se in tanti potrebbero aver ricevuto un “aiutino” dai commissari per prepararsi. Lo rivela un sondaggio di Skuola.net, secondo cui quasi 3 maturandi su 5 – su 1500 interpellati – hanno ricevuto in barba al divieto informazioni dai professori sulle materie oggetto della prova. Alcuni di loro hanno anche avuto una “anteprima” sul contenuto delle domande. Il fatto che la terza prova della Maturità sia multidisciplinare e nozionistica, ha spinto gli studenti a cercare stratagemmi per evitare sorprese e cercare di “azzeccare” più risposte possibile. Nel 2017 è stata la prova più copiata, secondo le rilevazioni di Skuola.net. Precisiamo comunque che la terza prova è in programma mercoledì nelle scuole sede di seggio, in caso di ballottaggi. Si parte dunque in generale oggi alle 8, poi sarà la prova orale l’ultimo scoglio per gli studenti. (agg. di Silvana Palazzo)

MATURITÀ, AL VIA OGGI LA TERZA PROVA

La terza prova della Maturità è per gli studenti quella più complessa, perché richiede preparazione su diverse materie e quindi il ripasso di tutti i programmi. Per gli studenti impegnati nell’Esame di Stato 2018 è in programma oggi, lunedì 25 giugno, ma molte scuole potrebbero doverla affrontare con qualche giorno di “ritardo” a causa del ballottaggio delle Elezioni Comunali 2018. Questa prova ha durata e svolgimento diverse per ogni scuola, stabilite dai commissari di esame. Questo è l’ultimo scritto prima di passare alla fase orale della Maturità. La prova nella maggior parte dei casi si presenta sotto forma di test – su 4 o 5 materie – a risposta aperta, multipla o nella forma mista. Deve essere “tarata” sulle competenze specifiche della classe che la dovrà affrontare, quindi in base a ciò sono state decise nelle varie scuole la tipologia della prova, i tempi di svolgimento, le discipline interessate e i criteri di correzione e valutazione. Il voto della terza prova, come quello delle altre tre prove, è espresso in quindicesimi. Il massimo è 15 punti, mentre la sufficienza si ottiene con un minimo di 10.

TERZA PROVA, COME SI SVOLGE: REBUS MATERIE E TIPOLOGIE

La terza prova della Maturità è lo scritto non ministeriale: le domande vengono stabilite infatti dai docenti della commissione d’esame. Gli studenti non dovrebbero conoscere né le materie né le domande, ma in realtà capita spesso ai professori di anticipare le materie. La commissione decide anche la struttura dello scritto, visto che ci sono diverse tipologie. Quella A prevede trattazione sintentica con 5 domande e risposte da 10-20 righe circa, B quesiti a risposta singola con 10-15 domande, C quesiti a risposta multipla, D problemi a soluzione rapida, E analisi di casi pratici e professionali, F sviluppo di un progetto, ma possono esserci dei casi in cui i commissari decidono di combinare le tipologie B e C. La struttura della terza prova 2018 è stata stabilita entro il 22 giugno. Una cosa è certa riguardo le materie inserite nella terza prova dell’Esame di Stato. Se il professore di una determinata disciplina non è in commissione e nessun altro membro della commissione è abilitato all’insegnamento di questa materia, allora non ci sarà alcuna domanda concernente quella materia.

TERZA PROVA, DALL’ANNO PROSSIMO CAMBIA TUTTO

Ultimo anno per la terza prova della Maturità nella versione tradizionale che conosciamo e a cui siamo abituati. Dall’anno prossimo si cambia: sarà addio al Quizzone. Dall’anno prossimo, in base alle novità introdotte nel 2017 dalla Buona scuola bis del governo Renzi, la terza prova scritta verrà sostituita da un test Invalsi per saggiare le competenze dei maturandi in Italiano, Matematica e Inglese che si svolgerà al computer un paio di mesi prima degli esami. Questa prova costituirà requisito necessario per l’accesso alla Maturità, insieme alla sufficienza in tutte le discipline (condotta compresa) e all’aver svolto le 200-400 ore di Alternanza scuola-lavoro previste dalla legge 107. Con la diminuzione delle prove scritte si intende dare ai maturandi la possibilità di prepararsi al meglio per i colloqui orali e gli eventuali test di ammissione all’università. Cambieranno comunque anche il numero dei crediti formativi necessari per essere ammessi all’esame di Maturità, che da 25 diventano 40, e concorreranno al voto finale.