Dopo le richieste di Gilda e Confintesa Lavoratori della conoscenza, arrivano altre richieste di rinvio della prova preselettiva del concorso per dirigenti scolastici. Nelle ultime ore ha preso posizione Snals. «Le difficoltà tecniche incontrate dall’amministrazione non possono essere scaricate sui docenti che hanno diritto a vedersi assicurata la possibilità di partecipare ad una prova importante per la loro carriera con la dovuta serenità». Il Comitato No Concorso DS luglio è andato oltre appellandosi al presidente della Repubblica. Hanno infatti inviato una lettera a Sergio Mattarella spiegando le ragioni della loro richiesta: «La tempistica sta mettendo in difficoltà tutti gli aspiranti presidi che fino al 18 luglio, almeno, sono impegnati negli esami di maturità, in attività di alternanza scuola lavoro e stage all’estero. Si tratta di una intera categoria di docenti, in alcuni casi vicepresidi, che attendono da anni questo concorso, la cui prima prova è stata spostata dal 29 maggio al 23 luglio per necessità del Ministero dell’Istruzione».



CONCORSO DIRIGENTI SCOLASTICI 2018: APPELLO A MATTARELLA

Gli insegnanti che in queste ore si sono rivolti al presidente della Repubblica Mattarella con la richiesta di rinvio della prova preselettiva del concorso per dirigenti scolastici chiedono di non essere penalizzati. «Secondo stime sindacali i docenti iscritti al concorso e coinvolti in attività istituzionali sarebbero 15mila; siamo servitori dello Stato orgogliosi della nostra professione, non ci siamo sottratti al nostro dovere e le chiediamo quindi di non essere penalizzati per questo». I tempi sono molto stretti, quindi è molto improbabile – secondo La Tecnica della Scuola – che arrivi qualche esito a breve. Secondo il bando, entro domani dovrebbero essere pubblicati sul sito del Ministero dell’Istruzione quattromila quesiti, da cui verranno estratti poi 100 da usare per la prova preselettiva del 23 luglio. Al momento attuale – ribadisce il portale che si occupa del settore scolastico – niente fa pensare che il ministro Marco Bussetti possa accogliere la richiesta di rinvio.

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