In tanti si sono iscritti al concorso per dirigenti scolastici, ma solo un candidato su quattro ha superato la prima prova. Al momento si tratta di indiscrezioni, emerse con un sondaggio ufficioso di cui ha parlato l’Ansa (e svolto su un campione di alcune centinaia di persone), ma pare che potrebbero andare avanti nelle preselezioni solo 8.500 persone. La prima giornata di test affrontata da quasi 35mila candidati ha dunque sfoltito, e di non poco, il gruppo di aspiranti presidi. In ballo ci sono 2.400 posti da preside che non sono stati ancora assegnati nelle scuole di tutta Italia. Il sondaggio in questione, seppur approssimativo, indica il 25% come percentuale di superamento degli 80 punti ai test, cioè il punteggio che dovrebbe consentire l’accesso alle prossime prove scritte. Si tratta di dati da prendere con le dovute cautele, nei prossimi giorni il Ministero comunicherà qualche dato meno “ufficioso”. «Nei prossimi giorni il MIUR fornirà un quadro completo di dati. L’elenco degli ammessi sarà pubblicato in settimana», ha scritto il ministero dell’Istruzione sui social. Con un’età media di 49 anni, i candidati del concorso per dirigenti scolastici hanno tenuto la prova in 1.984 aule, con 100 minuti a disposizione per rispondere a 100 domande a risposta multipla.
CONCORSO PRESIDI: SOLO 1 SU 4 SUPERA TEST?
Il concorso per dirigenti scolastici ha fatto discutere per l’approccio nozionistico dei test della prova preselettiva, che avrebbero un valore troppo mnemonico. «C’erano alcune domande troppo generiche e fuori contesto, come quelle sul bilancio dello Stato e il conto integrato, l’usucapione e l’assicurazione», hanno spiegato alcuni candidati all’uscita dai test, come riportato da Tgcom24. «Se avessimo dovuto preparare noi le domande lo avremmo fatto in maniera un po’ diversa con quesiti più legati al mondo della scuola», ha ammesso il presidente dell’Associazione nazionale presidi Antonello Giannelli. Invece «sono prevalse nozioni teoriche che non hanno molto a che fare con la realtà», ha aggiunto il rappresentante dei presidi, il quale ha confermato che «sono stati posti quesiti a livello culturale, poi chi ne sa di più memorizza meglio». Il concorso proseguirà con una prova scritta, caratterizzata da cinque domande a risposta aperta, e due domande a risposta chiusa in lingua straniera (livello B2) e una prova orale. I candidati che supereranno le prove scritte e quella orale saranno ammessi, in base ad una graduatoria che terrà conto anche dei titoli, al corso di formazione dirigenziale e di tirocinio selettivo per l’arricchimento delle competenze professionali delle candidate e dei candidati.