Il Consiglio dei Ministri ha approvato l’autorizzazione ad assumere docenti, personale educativo e dirigenti scolastici per i posti realmente vacanti nell’anno scolastico 2018/19. I numeri resi noti dal comunicato stampa del Cdm sono di 57.322 unità di personale docente, di cui 43.980 docenti su posto comune e 13.342 docenti su posto di sostegno; 46 unità di personale educativo; 212 dirigenti scolastici; 9.838 unità di personale Ata. Per il reclutamenti dei nuovi dirigenti scolastici era partito le scorse settimane, con la prova selettiva, anche il concorso da 2.452 posti bandito lo scorso novembre. Insieme ad essa è stata accolta la richiesta di assunzione dei 212 provenienti dalle graduatorie degli anni scorsi. Il nuovo provvedimento del Cdm è arrivato dopo la firma del decreto del Ministro Marco Bussetti avvenuta lo scorso 17 luglio. L’obiettivo di aumentare le assunzioni rispetto a quelle effettuate lo scorso anno sembra essere raggiunto.
LE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO BUSSETTI
Su proposta del Ministro per la Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno e del Ministro dell’Economia Giovanni Tria e secondo quanto illustrato dal ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, è stata approvata l’autorizzazione ad assumere a tempo indeterminato, sui posti effettivamente vacanti e disponibili, per l’anno scolastico 2018/2019 più di 57.000 insegnanti. Intervistato da QN, il Ministro Bussetti ha espresso la propria soddisfazione per il risultato raggiunto: “Sono più di quelle dell’anno scorso. E i sindacati lo sanno. Siamo partiti dalla copertura del turn over e cercheremo poi di coprire quanti più posti vacanti possibili”. Per quanto riguarda invece le richieste di trasferimento, che al momento possono essere effettuate già un anno dopo il concorso, si pensa di vincolare la permanenza del docente nell’istituto nel quale è stato assunto. Spiega infatti il Ministro titolare del Miur: “L’obiettivo è bandire concorsi solo dove ci sono posti liberi per le assunzioni, vincolando poi, per un periodo, la permanenza di chi viene assunto”.