Il personale scolastico nelle scuole della Lombardia è ancora carente. Lo fa sapere la Flc-Cgil regionale alla vigilia dell’inizio del nuovo anno scolastico, scattando così una fotografia sulla situazione all’interno degli istituti di istruzione lombardi. Il sindacato ha fatto sapere che su 1.142 istituti scolastici ben 329 scuole sono ancora senza dirigente scolastico, mentre in 485 manca la figura del direttore dei servizi amministrativi. La situazione non migliora se ci si sposta sul personale docente. Si registrano carenze anche in questo ambito: Flc-Cgil spiega che sono 15mila i posti vacanti, senza docenti titolari. Le stabilizzazioni autorizzate erano 14.900 ma ne sono state effettuate circa 7mila, cioè meno della metà. Il sindacato punta il dito anche contro il concorso 2018 per docenti, che è ancora in corso per molte discipline, tra graduatorie non pubblicate, a causa delle dimissioni delle Commissioni, assenza di commissari e mancanza di titolari delle discipline. Posti stabili vacanti di sostegno e personale Ata: nel primo caso su un fabbisogno di 5mila cattedre sono stati nominati in ruolo solo 142 docenti; nel secondo caso, su 3mila posti vacanti (ne saranno stabilizzati solo 1.595, cioè circa la metà.
FLC-CGIL: “POLITICA DEGLI ANNUNCI È INSOPPORTABILE”
Quello delle cattedre vacanti destinate alle supplenze è un tema che ha affrontato nelle scorse settimane anche il ministro dell’Istruzione Bussetti, secondo cui il problema dei supplenti non è solo della Lombardia ma dell’intera penisola. Circa 7mila su 57mila a livello nazionale i docenti assunti in Lombardia, come spiegato dal ministro ai microfoni del TgR, aggiungendo che il problema è all’attenzione del governo, il cui obiettivo è quello di dare stabilità a organici e scuole. «È un tema per noi importante e cercheremo, nella scuola che vogliamo avere dando organici stabili a tutte le scuole, di lavorare di conseguenza». Nelle ultime ore è arrivato però l’attacco di Flc-Cgil: «Il caos nelle operazioni di avvio anno scolastico fatte in tempi inadeguati e irrispettosi per tutti i soggetti interessati hanno comportato inevitabili errori e contenziosi. La politica degli annunci è insopportabile».