La giornata di oggi e soprattutto quello di domani sono cruciali per capire se vi potrà essere un maxi concorso per i precari del mondo scuola con le cifre indicate dai sindacati in circa 55mila docenti da stabilizzare da ormai 3 annualità. Entro domani infatti la Camera di Consiglio emetterà una decisione in merito ai concorsi straordinari già avviati dalla riforma “Buona Scuola” dei Governi Renzi e Gentiloni: come annota Orizzonte Scuola, «Ciò che viene messo in discussione è l’esclusività del concorso che viola il concetto di pubblico concorso. Ad essere, al momento presumibilmente, violati sarebbero gli articoli 3, 51 e 97, ultimo comma della Costituzione». Se la Consulta però dovesse bocciare i concorsi, allora il Miur sarebbe costretto a bandire un nuovo concorso consentendo l’accesso anche a dottori di ricerca o anche non abilitati. In merito agli insegnanti in ruolo grazie alla assunzione post-concorso straordinario, nessun problema sottolinea il Ministero: «Non dovrebbero esserci ripercussioni per questa categoria di docenti. Se saranno accolti i ricorsi che chiedono la cancellazione della norma che preclude l’accesso al concorso ai non abilitati, non dovrebbero essere effetti sulle immissioni in ruolo già disposte».
PRECARI SCUOLA, IL TAVOLO MIUR-SINDACATI
Da ieri è intanto cominciato a Roma il tavolo tecnico tra Miur e Sindacati in merito al tema annoso di precariato e reclutamento: oltre a stabilire il numero di docenti precari rimasto da stabilizzare – 55.604 – il Governo ha ribadito il proprio impegno nel prevedere «percorsi abilitanti e selettivi riservati al personale docente che abbia maturato una pregressa esperienza di servizio pari ad almeno 36 mesi finalizzati all’immissione in ruolo». Emergono invece nuove agevolazioni tutelate dal Ministero per tutti quei docenti precari che hanno maturato già 36 mesi di servizio supplenza e per i quali saranno garantite delle quote di riserva al prossimo concorso per la scuola secondaria (Medie e Superiori). Secondo quanto riportato da La Tecnica della Scuola, «l’esatta percentuale ancora non è data saperla, ma nei giorni scorsi avevamo riferito di un’ipotesi del 35%, anche se non è escluso che tale quota possa arrivare al 50%, proprio in seguito all’accordo fra organizzazioni sindacali e Ministro».