In un recente colloquio con il Secolo XIX il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti ha svelato i primi “risultati” delle simulazione della Maturità 2019 conclusesi lo scorso 2 aprile dopo due cicli di preparazioni generali della Prima e Seconda Prova: il titolare del Miur ha spiegato che dopo le ultime simulazioni, molti studenti gli hanno scritto rincuorati per la non eccessiva difficoltà rispetto a quanto ci si poteva attendere dalle previsioni del nuovo Esame di Stato (abolizione terza prova, seconda prova “mista” e quiz orale con le “buste”). «Ai ragazzi non verrà chiesto niente che non abbiano studiato; i consigli di classe nell’ambito del documento del 15 maggio che raccoglie quanto svolto, evidenzieranno e descriveranno le attività portate avanti su cittadinanza attiva ed educazione alla legalità»; in merito allo specifico dei “risultati”, il Ministro Bussetti ha spiegato al Secolo XIX come le stesse simulazioni della Maturità «sono state scelte per dimostrare ai maturandi che le prove sono alla loro portata e per aiutarli a prepararsi».



RISULTATI E ANTICIPAZIONI SULLA MATURITÀ 2019

Per il Ministro leghista non era mai stato fatto prima una simulazione ufficiale del genere di quelle preparate in vista dell’esordio il prossimo 19 giugno: «la riforma dell’Esame di Stato non è stata concepita da questo Governo ma abbiamo apportato correttivi e molti studenti mi hanno scritto rincuorati dopo le prove», ha confermato Marco Bussetti nel dialogo col quotidiano genovese. Tra le anticipazioni emerse invece in questi ultimi giorni, importantissime quelle lanciate sempre dal Ministro Miur in una videoforum a Repubblica Tv dove, tra gli altri temi, ha dato un’importante annuncio: la seconda prova al Classico vedrà la traduzione dal latino mentre l’analisi sarà di un testo greco (ma già tradotto). Quanto alle critiche sulla prova orale ricevute dopo la disposizione sulle buste-quiz, Bussetti conclude «Non saranno domande chiuse pensate per mettere in difficoltà il candidato, ma spunti di discussione che garantiranno equità e trasparenza per tutti».

Leggi anche

SCUOLA/ Stefano, Sara e il test di infermieristica: la realtà non è un sognoSCUOLA/ "Chi sono io per i miei prof?", così lo Stato tradisce la domanda di Gabriele