Edward Diener, psicologo sociale soprannominato “Dr. Happiness” per la sua ricerca pionieristica su ciò che definisce la felicità, è morto lo scorso 27 aprile nella sua casa di Salt Lake City, all’età di soli 74 anni, per via di un cancro alla vescica, come rivelato da suo figlio, Robert Biswas-Diener. La notizia della sua scomparsa non aveva avuto una grande eco mediatica e ora se ne sta parlando grazie al lavoro dei colleghi del “New York Times”, che hanno portato alla luce la notizia della dipartita di colui che definiva la felicità “una specie di frivolezza”, sottolineando però che si deve puntare alla “felicità sostenibile”, ovvero a “ciò che si ottiene dalla famiglia, dal lavoro, dal significato e dallo scopo, dall’avere obiettivi e valori. Il benessere è molto, molto più che divertirsi”.



In circa 400 articoli scritti da solo o a quattro mani, il dottor Diener è divenuto senz’ombra di dubbio il principale ricercatore nella scienza della misurazione della felicità, scoprendo che il denaro conduce alla felicità fino a una certa soglia di reddito, che la genetica gioca un ruolo nella soddisfazione della propria vita, che avere relazioni sociali forti e intime è fondamentale per la felicità e che le norme culturali influenzano ciò che la gente crede sia la felicità.



EDWARD DIENER È MORTO: SUO PADRE LO VOLEVA IMPEGNATO NELL’AGRICOLTURA

Il professor Edward Diener, ricorda il “New York Times”, era un uomo estremamente felice. Era noto per ospitare feste che includevano attività psico-ludiche. Alcuni esempi? Intagliare carne di maiale in varie forme e camminare sul vetro. Nato il 25 luglio 1946 a Glendale, in California da un padre agricoltore e da una madre casalinga, il giovane Ed era un giovane curioso e avventuroso, tanto che una volta ha lanciato un sasso contro uno sciame di api per vedere come si sarebbero comportati gli insetti. Inoltre, da adolescente, scalò il Golden Gate Bridge e fece esperimenti con la polvere da sparo, la benzina e il fuoco.



Suo padre voleva che Edward lo emulasse nel settore agricolo, ma studiare agricoltura al Fresno State College lo annoiava e, quindi, si interessò alla psicologia, con grande e noto successo, divenendo anche professore universitario. Il dottor Diener si vide assegnare il premio dell’American Psychological Association per i “distinguibili contributi scientifici” nel 2012. Oltre a suo figlio, l’uomo lascia sua moglie, Carol (Merk) Diener, le loro figlie, Marissa Diener, Mary Beth Diener McGavran, Kia Solorzano e Susan Watson e dodici nipoti.