Edwige Fenech, dall’infanzia alle molestie subite

La nuova vita di Edwige Fenech è in Portogallo. Una scelta inaspettata quella dell’attrice, di cui parla a Verissimo. “Credo che avessi bisogno di prendermi una lunga vacanza. Questa vacanza poi si è allungata… Amo moltissimo il Portogallo, ma torno spesso in Italia e non escludo di tornarci”. Fa anche un passo indietro, fino all’infanzia ai tempi della guerra in Algeria: “È sempre molto difficile. Mi ricordo le spiagge dorate dell’Algeria, poi tutto è diventato tutto più complicato. La vita era diversa, anche se un bambino non lo capisce subito”. Con il trasferimento in Francia arriva per Edwige Fenech l’occasione per farsi notare. Nel corso della sua intervista, in cui ha parlato dei suoi amori e di quello infinito per il figlio Edwin, l’attrice affronta anche un capitolo delicato, quello delle molestie.



Edwige Fenech: “Fui aggredita da un uomo a 20-21 anni…”

Edwige Fenech, infatti, non ha conosciuto solo uomini eleganti. “Succedeva, prima gli uomini erano ancora più maschilisti di oggi”, spiega a Verissimo. “Ho avuto problemi che ho superato molto bene, io sono una guerriera”. L’attrice precisa che un caso era da denuncia: “Avevo 20-21 anni e non ero nessuno, mentre quella persona era molto importante. Chi avrebbe creduto ad una giovane straniera che avrebbe denunciato a quella persona? Nessuno. Uscì da quel palazzo, dove mi ero recata per un provino, con i vestiti strappati”.



Chi l’ha aggredita approfittò di un momento di pausa. “All’epoca non c’erano telefonini, quindi chiesi ad una persona di chiamarmi un taxi mentre mi tenevo la camicia. Lui mi chiese se dovesse chiamare la polizia, ma gli risposi di chiamarmi un taxi. Alla fine, me la sono cavata con una ginocchiata, se fatta bene può essere efficace”. Edwige Fenech neppure col senno di poi direbbe che denuncerebbe: “Non lo so, oggi è più facile essere credute, anche se c’è ancora molto da fare, allora no, mi avrebbero preso per una mitomane”, conclude a Verissimo.

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