Edwin Straver è morto, seconda vittima della Dakar 2020. Il pilota di moto olandese era rimasto gravemente ferito nel corso dell’undicesima tappa e dopo alcuni giorni di coma purtroppo è morto. Edwin Straver dunque si aggiunge al portoghese Paulo Goncalves, altro motociclista che era invece deceduto a causa di una caduta nella settima tappa. Gli organizzatori della corsa hanno dato oggi la notizia della morte anche di Straver, che porta dunque il conto delle persone decedute nel corso della storia del Rally Dakar a 75: 31 piloti in gara di cui ben 22 motociclisti, si arriva a 75 considerando anche pubblico, meccanici, giornalisti e organizzatori. Straver aveva riportato gravi lesioni in un incidente nella frazione da Shubaytah ad Haradh dello scorso 16 gennaio. Soccorso sul tracciato, il pilota olandese aveva riportato la frattura di una vertebra cervicale ed era andato in arresto cardiaco. Portato all’ospedale di Riyadh, Straver è rimasto ricoverato in rianimazione fino a mercoledì scorso, quando era stato trasportato in Olanda dove però è deceduto.
EDWIN STRAVER È MORTO: CHI ERA IL MOTOCICLISTA OLANDESE
Edwin Straver, quarantottenne pilota olandese dilettante, era alla sua terza partecipazione alla Dakar e lo scorso anno era arrivato 30° nella classifica finale, vincendo la categoria Original by Motul alla quale era iscritto anche quest’anno. Nel 2018 era arrivato invece 49° alla sua prima partecipazione, dunque dal Sudamerica all’Arabia Saudita la sua presenza stava ormai diventando una costante. Starter aveva detto prima del via a questa edizione araba, affrontata con la sua Ktm 450: “Essere di nuovo alla Dakar è un modo per difendere il titolo (del 2019, ndR) ma non cambierò nulla”. Purtroppo stavolta l’epilogo è stato radicalmente diverso: “Tutta la carovana della Dakar presenta le sue più sentite e sincere condoglianze alla famiglia, agli amici e ai parenti di Edwin”, si legge nel comunicato ufficiale degli organizzatori della Dakar 2020, che ha dunque imposto ancora una volta un prezzo molto alto in vite umane.