Edy Ongaro, miliziano italiano, è stato ucciso nel Donbass, dove si trovava per combattere al fianco delle forze separatiste. In questi minuti sono state raccolte le impressioni dei suoi parenti e dei suoi amici, a cominciare da quelle di suo zio, Rino Ongaro, il quale ha parlato sulle colonne del quotidiano “La Repubblica”, asserendo che “quando vai in quei posti, sai che è pericoloso, che c’è un rischio alto. Veniva spesso a casa mia a pranzo, mi faceva compagnia”.



Prova rabbia, lo zio di Edy Ongaro, mentre i suoi amici non perdono occasione per sottolineare la sua bontà d’animo. Tra questi, vi è Pippo Bocalon, tra i tifosi della curva sud del VeneziaMestre: “Ho conosciuto Edy con il nome di Buitre nel 2000, quando si presentò ai Rude Fans del VeneziaMestre. Veniva già allo stadio. Era una persona con un cuore grandissimo e la scelta di partire lo dimostra. All’epoca non aveva un lavoro, ma prima era in fabbrica. Abbiamo fatto tantissime iniziative con lui e tante trasferte. Gli piaceva divertirsi e far divertire e non ci si annoiava mai in sua compagnia”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



Edy Ongaro, miliziano morto in Donbass: colpito da una bomba a mano

Nella guerra in Ucraina ha perso la vita un miliziano italiano di 46 anni, Edy Ongaro. L’uomo era un combattente con le forze separatiste del Donbass. Il miliziano è rimasto ucciso nel corso di una battaglia il 30 marzo, nel villaggio di Adveedka, a nord di Donetsk. A colpirlo in maniera fatale, una bomba a mano. La notizia è stata data con un post dal Collettivo Stella Rossa Nordest la sera del 31 marzo ed è stata confermata all’Ansa da Massimo Pin, amico di Ongaro. L’uomo è infatti in contatto con il collettivo antifascista.



Il Collettivo Stella Rossa – Nordest ha annunciato la scomparsa di Edy con un post su Facebook: “Si trovava in trincea con altri soldati quando è caduta una bomba a mano lanciata dal nemico. Edy si è gettato sull’ordigno facendo una barriera con il suo corpo. Si è immolato eroicamente per salvare la vita ai suoi compagni”. Dunque, quella del miliziano italiano, è una morte da eroe: grazie al suo coraggio ha infatti permesso ai suoi compagni di rimanere in vita, perdendo però la sua.

Chi è Edy Ongaro, miliziano morto in Donbass?

Ma chi è Edy Ongaro, l’uomo che si è unito alle forze separatiste del Donbass per combattere al fianco dei filo-russi? Il miliziano era originario di Portogruaro, a Venezia. Dal 2015 si trovava nel Donbass, dove combatteva con le forze separatiste filo-russe. La morte dell’italiano, scrive ancora il Collettivo Stella Rossa – Nordest su Facebook, “serva a rompere il castello di bugie di questa guerra, ma soprattutto a rilanciare la lotta antifascista e internazionalista. Il sacrificio di Edy mostri la forza del proletariato che saprà portare al trionfo del comunismo”.

Edy “era un compagno puro e coraggioso ma fragile ed in Italia aveva commesso degli errori. In Donbass ha trovato il suo riscatto, dedicando tutta la sua vita alla difesa dei deboli e alla lotta contro gli oppressori. Ha servito per anni nelle fila di diversi corpi delle milizie popolari del Donbass fino alla fine dei suoi giorni. Ti salutiamo Compagno Partigiano con il motto che ti era tanto caro: ‘Morte al fascismo, libertà al Popolò”. Così si conclude il post dei miliziani separatisti.