Non si tratta di complottismo. La ‘rivelazione’ proviene da uno studio finanziato dalla FDA, l’agenzia regolatoria del governo americano, che ne ha guidato la progettazione, l’interpretazione dei risultati, e la stesura del testo, e in base al quale gli effetti avversi dei vaccini Covid, soprattutto Moderna e Pfizer, registrati sui bambini sarebbero molti di più rispetto a quelli emersi gli scorsi mesi. Alla lunga lista si aggiungono infatti anche le crisi epilettiche e le convulsioni come riporta il quotidiano La Verità.



Lo studio è stato condotto su oltre 4 milioni di soggetti, e gli effetti avversi sarebbero stati registrati soprattutto nella fascia d’età compresa tra i 2 e i 5 anni dopo le iniezioni dei vaccini Pfizer e Moderna. E questi si andrebbero ad aggiungere alle già note miocarditi e pericarditi negli adolescenti di età compresa tra i 12 e i 17 anni. Il nuovo preoccupante evento avverso in ogni caso “dovrebbe essere ulteriormente approfondito con un robusto studio epidemiologico” come hanno dichiarato gli autori del citato studio, sebbene finora tutto sembra proprio dare conferma di queste conseguenze.



SERVE APPROFONDIRE I DATI SUGLI EFFETTI AVVERSI DEI VACCINI ANTI COVID NEI BAMBINI

Abbiamo condotto controlli di qualità per escludere errori del database o cambiamenti nei modelli di codici diagnostici utilizzati per identificare gli eventi nel periodo di studio” spiegano gli autori, oltre ad aver “stimato il rischio relativo di esiti all’interno degli strati demografici per età e sesso“. Il segnale di miocardite/pericardite è “coerente con i rapporti di pubblicazioni sottoposte a revisione paritaria, che dimostrano un rischio elevato di questo esito in seguito ai vaccini a mRna tra i maschi più giovani di età compresa tra 12 e 29 anni“, si legge nel preprint. Al di sotto dei 12 anni, non sono stati riscontrati casi.



Crisi epilettiche e convulsioni nei bambini di età compresa tra 2-4/5 anni “non erano state riportate negli studi di sorveglianza attiva dei vaccini mRna anti Covid-19“, fanno notare gli autori. Ciò che però occorre sottolineare è che i dati emersi sono comunque preoccupanti sebbene necessitino di approfondimento, e non si può comunque continuare a dire, a priori, che i vaccini siano sicuri. Non sono mancati infatti studi precedenti che delineavano altri effetti avversi. Josef Finsterer del Centro di neurologia e neurofisiologia di Vienna, sulla rivista Clinical Psychopharmacology and Neuroscience già aveva avvertito che “gli effetti collaterali neurologici si sviluppano con qualsiasi tipo di vaccino Sars-CoV-2 e sono diversi, possono essere gravi e persino fatali e dovrebbero essere presi sul serio per avviare un trattamento precoce e migliorare i risultati ed evitare decessi“.