La politica espansionistica russa in Ucraina sta determinando cambiamenti profondi anche nel contesto dei paesi del Nord e la volontà da parte di Svezia e Finlandia di aderire alla Nato non può che determinare dei profondi cambiamenti anche all’interno dell’intelligence dei rispettivi Paesi. Non è un caso che l’Istituto finlandese per gli affari internazionali abbia promosso a Helsinki un incontro dal titolo “Cambiamenti e sfide nel clima di sicurezza nordico”, organizzata da uno dei più importanti istituti di riflessione atlantica e cioè dall’Atlantic Council.
Lo scopo di questa conferenza sarà naturalmente anche quello di confrontarsi sulle modalità strategiche da attuare per contrastare gli obiettivi russi. Si renderà quindi necessaria una maggiore collaborazione tra servizi di sicurezza della Finlandia, Svezia e Norvegia. Questo Forum non deve essere sottovalutato, come dimostra non solo la presenza dei principali responsabili dei servizi di sicurezza ma anche del presidente del parlamento finlandese e cioè Matti Vanhanen.
Parallelamente si svolgerà sempre organizzato dallo stesso istituto finlandese una conferenza dal titolo “Prospettive geopolitiche sull’evoluzione della situazione della sicurezza in Finlandia” alla quale parteciperanno specialisti di Intelligence open source, specialisti di deterrenza nucleare che hanno collaborato con la Rand corporation e con il Carnegie Endowment for International Peace. Infine non dobbiamo dimenticare che il ruolo del Consiglio Atlantico è di grande rilevanza: infatti il suo direttore Ana Wieslander è segretario generale del think tank Swedish Defence Association e collabora con il ministero della Difesa svedese oltre che con l’industria militare Saab.
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