L’Istituto superiore di sanità (Iss) ha reso noto il consueto aggiornamento in merito all’efficacia dei vaccini contro il Covid-19 ed ecco apparire il cosiddetto effetto paradosso. I sieri, come si legge nel report, riducono drasticamente i rischi: al 78% per la diagnosi, al 94% per l’ospedalizzazione, al 96% per i ricoveri in terapia intensiva e al 97% per i decessi. I numeri, in alcuni casi, tuttavia, sono simili.
Negli ultimi giorni “il 25,9% delle diagnosi di SARS-COV-2, il 37,9% delle ospedalizzazioni, il 50,6% dei ricoveri in terapia intensiva e il 51,1% dei decessi negli over 80 sono avvenuti tra coloro che non hanno ricevuto alcuna dose di vaccino”. I dati in questione, almeno all’occhio dei meno esperti, potrebbero trarre in inganno, portando a pensare che l’effetto del Covid-19 su vaccinati e non vaccinati sia il medesimo. In realtà non è così. Si tratta semplicemente dell’effetto paradosso.
Efficacia vaccini, ecco effetto paradosso: cos’è
Il cosiddetto effetto paradosso si verifica nel momento in cui “il numero assoluto di infezioni, ospedalizzazioni e decessi può essere simile tra vaccinati e non vaccinati, per via della progressiva diminuzione nel numero di questi ultimi”. Le vaccinazioni nella popolazione, infatti, hanno ormai raggiunto alti livelli di copertura.
L’esempio emblematico riguarda la fascia di età degli over 80. Il tasso di immunizzazione, in tale categoria, è pari a circa il 90%. All’interno del report diffuso dall’Istituto superiore di sanità (Iss) si legge dunque che il numero di ospedalizzazioni tra coloro che hanno completato il ciclo di vaccinazione è pari a 875, mentre tra coloro che non sono vaccinati è più basso, ovvero a 565. In realtà, tuttavia, negli ultimi 30 giorni, il tasso di ospedalizzazione tra i non vaccinati o i vaccinati con una sola dose è di circa nove volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo (187,8 vs 21,1 ricoveri per ogni 100.000 abitanti). I ricoveri in terapia intensiva e i decessi rispettano tale andamento, ma la differenza è ancora più notevole. Il tasso di mortalità è di 15 volte superiore nei non vaccinati, così come per il ricovero in terapia intensiva.