Dai nuovi dati del monitoraggio Iss arrivano ulteriori conferme sull’efficacia dei vaccini anti Covid. La doppia dose, infatti, scongiura il rischio di morte nel 97,16% dei casi. Con l’aggiornamento di quest’ultimo mese (qui il precedente) si evince che le percentuali restano alte, anche per chi ha ricevuto una sola dose di vaccino, anche se in questo caso l’efficacia contro la morte è dell’83,95%. Per quanto riguarda, invece, la protezione dal ricovero in terapia intensiva, è del 97,04% per chi ha completato il ciclo vaccinale, del 90,78% per chi ha ricevuto una sola dose. Passiamo alle ospedalizzazioni: in questo caso è del 94,92% per gli immunizzati, si scende all’84,23% per chi ha ricevuto una seconda dose. La protezione dall’infezione, quindi dal contagio, è alta per chi completa il ciclo: è, infatti, dell’82,54%.



Invece scende al 65,14% per chi ha ricevuto una sola dose, a conferma dell’importanza di completare il ciclo vaccinale per evitare anche di contagiarsi. Differenze significative emergono, però, se si prendono in considerazione alcune fasce d’età. La protezione dal contagio cala fino al 69,63% per chi si è sottoposto alla vaccinazione completa se ha dai 12 ai 39 anni.



EFFICACIA VACCINI E CASI PER STATO VACCINALE

Per quanto riguarda, invece, casi diagnosticati, ricoveri e morti negli ultimi 30 giorni per stato vaccinale e classe d’età, si possono trarre altre importanti informazioni sull’efficacia dei vaccini. Ad esempio, i soli 4 morti tra 12 e 39 anni dal 25 giugno al 25 luglio sono tutti non vaccinati. Per quanto riguarda la fascia 40-59 ci sono stati 28 morti non vaccinati, 5 vaccinati con ciclo incompleto e 2 immunizzati. Per la fascia 60-79 invece ben 80 morti non vaccinati, solo 9 e 6 rispettivamente per vaccinati con ciclo incompleto e immunizzati. Invece, tra gli over 80 sono 65 i deceduti non vaccinati, 40 quelli vaccinati con due dosi, 5 vaccinati con ciclo incompleto. Un altro dato che avvalora la tesi di chi sostiene la vaccinazione tra i giovani emerge dai ricoveri in terapia intensiva: nella fascia 12-39 ce ne sono stati 49 non vaccinati, 2 con ciclo incompleto, nessuno immunizzato. Sostanziale la differenza anche per la fascia 40-59 anni: 121 ricoveri in terapia intensiva di non vaccinati. Si sale a 140 per la fascia 60-79, invece solo 8 e 11 per vaccinati con ciclo incompleto per la fascia 40-59 e 60-79. Invece sono rispettivamente 7 e 36 per gli immunizzati. Per gli over 80: 24 ricoveri in rianimazione di non vaccinati, 18 immunizzati e 1 con ciclo incompleto.



Differenze sostanziali emergono anche sulle ospedalizzazioni, se consideriamo che dei ricoverati in aree mediche Covid, 89,2% della fascia 12-39 era non vaccinato. Percentuale simile per la fascia 40-59: 85,5% non vaccinato. Si scende al 64,1% per la fascia 60-79 e 40,4% per over 80%. Per quanto riguarda, infine, le diagnosi, non mancano gli spunti. Solo l’8,1% dei vaccinati tra 12 e 39 anni si è contagiato. Il 24,7% per 40-59 anni. Più equilibrate le percentuali per 60-79, visto che il 43,9% dei casi diagnosticati sono vaccinati, si sale al 70,2% per la fascia over 80.