L’attentato alle Piramidi non è “casuale” ma rientra nella lunga strategia del terrorismo che dall’Isis in poi ha visto nell’Egitto uno dei luoghi fondamentali dove l’Islam deve «tornare puro» e dove poter attaccare i tanti turisti “crociati” giunti da ogni parte del mondo. L’ordigno piazzato vicino al bus turistico di Giza per fortuna non ha generato vittime ma i 17 feriti sono dati alcuni in serie condizioni: come spiegano fonti delle sicurezza egiziana, riportate dall’Ansa, la bomba è stata piazzata nei pressi di piazza Elremaya che dista «poco più di un chilometro in linea d’aria dalla piramide di Cheope (situata a sud) e una distanza analoga dal Grande museo egizio (a nord-ovest) nel quartiere occidentale cairota di Haram». Il luogo dell’esplosione è quello del cantiere per il Grande Museo Egizio, pronto ad aprire i battenti nel 2020 dopo diversi ritardi e ostacoli anche proprio per minacce terroristiche giunte contro i lavori per l’apertura ad un rinnovato flusso di turisti esteri in Egitto. (agg. di Niccolò Magnani)



BOMBA A GIZA: IL VIDEO

Esplosione in Egitto vicino ad un bus di turisti: almeno 17 persone sono rimaste ferite. Fonti della polizia hanno precisato che ci sono anche stranieri: oltre a dieci egiziani, sarebbero feriti sette sudafricani. Ma ci sono altre informazioni attendibili in circolazione al Cairo secondo cui i turisti stranieri coinvolti sono sì sudafricani, ma si parla di 25 feriti. Stando ad una ricostruzione di Sky News Arab, la bomba era stata sistemata sul ciglio della strada ed è esplosa al passaggio del bus. L’esplosione è avvenuta nelle vicinanze del Museo Egizio in costruzione accanto alle piramidi di Giza. Proprio in quell’area lo scorso dicembre tre turisti vietnamiti e una guida locale rimasero uccisi dall’esplosione di una bomba che anche in quel caso era stata collocata a lato della strada. Le immagni del luogo dell’esplosione che stanno circolando sui social network mostrano il bus danneggiato e delle macerie sulla strada.



EGITTO, ESPLOSIONE VICINO BUS TURISTI

Il bilancio delle vittime dell’esplosione in Egitto è provvisorio, inoltre all’attacco non è ancora seguita una rivendicazione. Ma all’inizio di aprile in Egitto è tornato di nuovo l’incubo Isis nella penisola del Sinai. E infatti la mattina del 9 aprile nelle vicinanze del mercato nell’area di Sheikh Zuweid, nella provincia del Sinai del Nord, un uomo si fece saltare in area al passaggio di una pattuglia della polizia. In quell’occasione il bilancio riferito dal ministero dell’Interno egiziano è stato di cinque vittime: due agenti di polizia e tre civili. Secondo tre fonti dei servizi di sicurezza, citate da Reuters, nell’attentato sono morti un civile e quattro agenti di polizia. Tra essi ci sarebbero anche il capo della polizia investigativa della città e il suo aiutante.