Piccolo importante passo in avanti in Egitto in favore dei diritti delle donne: nella nota nazione africana sono state inasprite le pene nei confronti di chi commette dei crimini sessuali. Come riferisce il sito dell’agenzia Agi, attraverso un emendamento approvato dal Parlamento, gli abusi sessuali sono diventati dei reati penali passibili di una pena detentiva che andrà da un minimo di 5 anni. Un passo in avanti significativo, come scritto in apertura, in quanto fino ad oggi questi tipi di reati era punibili con un carcere fino ad un massimo di 18 mesi, un solo misero anno e mezzo.



Il testo della nuova legge è stato varato dalla Camera dei rappresentanti, e viene inoltre specificato che nel caso di aggravanti, come ad esempio il porto d’armi o gli abusi collettivi, il minimo della pena passa dai 5 ai sette anni di carcere. Una legge senza dubbio più equa rispetto a quella di prima, anche se appare solamente un primo passo verso una giustizia vera in favore delle donne, ma comunque una modifica significativa e apprezzata dal mondo occidentale.



IN EGITTO, PENE PIU’ ASPRE PER I REATI SESSUALI: L’ANNO SCORSO 400 STUPRI NELLE CITTA’

Gli esponenti della politica e della società civile hanno accolto il nuovo emendamento sottoscritto dal parlamento come un “un passo avanti” a tutela dell’incolumità e dei diritti delle donne e ragazze egiziane, un nuovo step dopo che già l’anno scorso il governo egiziano aveva incoraggiato le donne a denunciare violenze e abusi sessuali, introducendo il diritto automatico all’anonimato.

Purtroppo nel 2020 le violenze di genere sono fortemente aumentate in Egitto (ma così come in altre parti del mondo, Italia compresa), con ben 400 stupri nelle città, con l’aggiunta di altri episodi di aggressioni domestiche denunciati dalle Ong. Come riferisce l’Agi, stando ad uno studio dell’Onu di qualche anno fa, quasi la totalità delle donne intervistate, precisamente il 99.3%, ha dichiarato di essere stata vittima di una forma di abuso almeno una volta nella sua vita.