L’Egitto ha respinto la proposta israelo-americana di evacuare i residenti di Gaza nel suo territorio. Come affermato dal governo de Il Cairo, quando i civili lasceranno Gaza, saranno soggetti a pulizia etnica, che porterà a una seconda Nakba che garantirebbe che nessun palestinese ritorni mai indietro. Il Paese vorrebbe invece che i suoi convogli umanitari vengano permessi e che il suo personale medico possa entrare nella Striscia, spiega Arab Intelligence. Chiede inoltre che venga dichiarata una tregua per consentire all’ospedale da campo egiziano di Rafah di accogliere i casi più gravi e che almeno centinaia di tonnellate di aiuti possano entrare a Gaza.
Nella Striscia la situazione “è devastante”. Cibo e acqua finiranno “molto presto”. A lanciare l’allarme è stato il Pam, il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite. Le forniture essenziali si stanno esaurendo dopo che Israele ha imposto un blocco totale sul territorio. La situazione è “devastante” secondo il direttore del WFP per la Palestina, Samer Abdeljaber, come dichiarato in un’intervista rilanciata dal Guardian. “Stiamo assistendo alla carenza di carburante, acqua e elettricità. Stiamo vedendo i nostri rifugi sovraffollati. Non abbiamo capacità” ha spiegato ancora.
Gaza, cibo e acqua stanno per finire
La situazione a Gaza è sempre più preoccupante. II panifici sono a corto di energia e e molti negozi e mercati non funzionano, ha spiegato il direttore del WFP per la Palestina, Samer Abdeljaber. “Ciò che è veramente allarmante è la mancanza di acqua dolce, che influirà su molti problemi come la qualità del cibo e l’accesso all’acqua pulita per le persone nei rifugi e fuori dai rifugi” ha aggiunto ancora. Sono al momento 1.417 morti per i raid israeliani sulla Striscia di Gaza tra cui anche 447 bambini e 248 donne, come fatto sapere dal ministero delle Sanità palestinese.
L’esercito israeliano ha bombardato da sabato l’enclave palestinese di Gaza con 6 mila bombe, per un totale di 4 mila tonnellate di esplosivo. A riportarlo è lo stesso esercito con un comunicato: “Circa 6.000 bombe sono state sganciate sulla Striscia di Gaza, per un peso totale di 4.000 tonnellate di esplosivo” dall’inizio della risposta israeliana dopo l’attacco di sabato lanciato da Hamas.