Martina Scavelli, arbitro di pallavolo, ha deciso di dimettersi dalla Federvolley a soli 35 anni per avere subìto discriminazioni legate al suo corpo. In particolare, dal campionato di Serie B a fine stagione sarebbe stata “retrocessa al campionato regionale per avere superato i parametri fisici richiesti per la sua categoria. La giovane di Catanzaro ha scritto su Facebook: “Egonu, tu sei nera, IO SONO GRASSA! Stamattina ho comunicato le dimissioni dal ruolo di arbitro di serie B alla FIPAV (Federazione Italiana Pallavolo). Non sopporto più di essere misurata e pesata come si fa con le vacche! Lo sport dovrebbe unire, anziché emarginare. E io non voglio più essere messa all’angolo per qualche centimetro o qualche chilo in più!”.
Lo sfogo di Martina Scavelli è poi proseguito così: “Ho superato i valori previsti di BMI e circonferenza addominale (nulla di eccessivo). Ho ricevuto una penalizzazione di 3 punti nell’ambito del punteggio Dirigenti di Settore e l’esonero dall’impiego fino al raggiungimento dei valori previsti. La penalizzazione mi porterà, a fine stagione, a passare dalla serie B al campionato regionale, facendo un enorme passo indietro”.
MARTINA SCAVELLI, ARBITRO DI PALLAVOLO: “TRE DITA IN PIÙ SUL MO GIROVITA NON INFICIANO IL MIO OPERATO”
Martina Scavelli tiene a sottolineare che, anche se i suoi parametri sono di poco fuori norma, essi non scalfiscono la qualità del suo operato: “Come se tre dita in più sul mio girovita potessero mettere a rischio una partita di pallavolo che, tra l’altro, non prevede che l’arbitro corra per il campo come succede nel calcio. Le regole sono regole, io le ho accettate e le rispetto, ma non vuol dire che siano sacre e immutabili. Ho operato al servizio della Federazione dal 2007, con grande senso di responsabilità, devozione e disciplina. Sono sempre stata consapevole dei regolamenti legati all’attività di arbitro e ho mantenuto un comportamento scrupolosamente osservante delle regole, anche in merito ai parametri antropometrici”.
Non solo: Martina Scavelli ha ricordato di essersi sempre autodenunciata nel momento in cui ha realizzato di superare i parametri imposti, di essersi sempre autosospesa. A oggi, però, non è più disposta ad accettare “che una carriera fondata sui sacrifici e sul massimo rispetto possa essere ‘calpestata’ da imposizioni del genere, che non prevedono soglie di tolleranza”.
MARTINA SCAVELLI, ARBITRO DI PALLAVOLO: “DA OGGI INIZIA LA MIA BATTAGLIA CONTRO LA DISCRIMINAZIONE”
Insomma, come scrive lei stessa nel suo post su Facebook, Martina Scavelli ha deciso di dire “basta”, “per me e per tutti i GRASSI. BASTA a delle regole che non sempre vengono fatte valere erga omnes. BASTA alle vedute ristrette. BASTA a un sistema che non si interroga se qui chili in più nascano da problemi di salute o periodi particolari della propria vita. BASTA a chi si basa sui numeri e sotterra le emozioni. La salute mentale, l’integrità di un individuo, la passione e il sacrificio di un essere umano valgono molto di più di qualche centimetro di troppo!”.
Da oggi (martedì 14 febbraio 2023, data di pubblicazione del post, ndr), Martina Scavelli ha dato il via alla sua battaglia per superare la discriminazione imposta da certe norme: “Aiutatemi a fare la sentire la mia voce, perché non è solo la mia voce. SONO GRASSA, SÌ! Ma anche di contenuti, voglia di lottare e speranza. Buona festa degli innamorati. Io oggi ho scelto di amarmi un po’ di più! Martina”.