Ehud Barak, Premier di Israele dal 1999 al 2001 e Ministro della Difesa dal 2007 al 2013, in una intervista a Quarta Repubblica, ha svelato alcuni retroscena sull’ascesa di Hamas: “Schiacciare prima l’organizzazione terroristica sarebbe stato più semplice. Già quindici anni fa, però, c’era un’interrogativo. A chi consegnare la Striscia di Gaza dopo avere distrutto questa infrastruttura e annientato le sue capacità. Noi non intendevamo restare lì per i successivi dieci o venti anni”.
È proprio nel 2008 che l’allora Ministro cercò una soluzione. “Mi avvicinai a Hosni Mubarak (allora presidente dell’Egitto, ndr) e gli chiesi che cosa sarebbe successo se avessimo ripulito la zona e fossimo stati pronti ad andarcene. Dissi che lo avremmo fatto a patto che fossero loro a prendersela, in modo da evitare che Hamas potesse riprendere immediatamente a operare. Gli chiesi di preparare qualche forza araba multinazionale con Marocco e Giordania, avrebbero dovuto prendere da noi la Striscia per un periodo limitato di tre o sei mesi, anche con il sostegno della risoluzione dell’ONU, e poi riportare lì i palestinesi e l’autorità palestinese, che è l’unica entità riconosciuta a livello internazionale. Mi rispose di no. Disse che Gaza era nostra, che non ci avrebbe mai messo le mani”.
Ehud Barak: “Chiesi a Mubarak e Abu Mazen di prendersi striscia di Gaza nel 2008”. Il racconto
Hosni Mubarak non sarebbe stato però l’unico a rifiutare la richiesta di occuparsi della Striscia di Gaza avanzata da Ehud Barak. “Andai a parlare anche con Abu Mazen (allora neo presidente della Palestina, subentrato da poco a Yasser Arafat). Mi rispose che non poteva permettersi di ritornare al potere nella Striscia di Gaza, perché significava mettersi seduto sotto le baionette israeliane. Non mi è piaciuta la risposta, ma la capii”, ha ricordato l’allora Ministro della Difesa di Israele. È così che, secondo lui, Hamas ha avuto ampio spazio per espandere il proprio predominio.
“Da allora sono passati quindici anni e ci sono stati molti sviluppi. Egitto e Giordania hanno cooperato contro il terrorismo, c’è stato l’accordo di Abramo. Israele era pronto a considerare la normalizzazione dei rapporti. Anche il Qatar voleva sostenere questa ipotesi”, ha sottolineato. È per questo motivo che l’esperto non esclude un futuro più sereno. “Io penso che se ci sarà una forza multinazionale araba sostenuta dal Consiglio di sicurezza dell’ONU, ci sarà anche una possibilità che questa possa prendersi la Striscia di Gaza da noi una volta che avremo distrutto la capacità militare di Hamas, in modo da cercare di riportare l’autorità palestinese sostenuta dal mondo arabo in un’altra direzione”.