Oggi per gli islamici di tutto il mondo è la Festa di Eid al-Fitr, ovvero la Festa della Rottura dal digiuno previsto dal Ramadan (partito il 5 maggio scorso, si tratta del mese sacro per commemorare la prima rivelazione del Corano a Maometto): la purificazione fisica e mentale con annesse preghiere in particolari momenti del giorno hanno accompagnato come sempre i fedeli musulmani all’offerta del Ramadan che si conclude, storicamente, con una grande festa di ringraziamento e “rottura” di quel digiuno durato un mese. È un segno di felicità per la fine del lungo periodo di sacrificio e in ogni parte del mondo, Italia compresa – con Milano e Torino che vedono in queste ore piazze gremite di musulmani intenti ai festeggiamenti – i fedeli islamici celebrano rivolti al cielo i ringraziamenti per la fine del lungo sacrificio. Parco Dora a Torino e Centro Sportivo Sant’Ambrogio a Milano sono i luoghi di maggiore concentrazione di fedeli in queste ore di Eid al-Fitr, con in particolare quest’anno diversi messaggi giunti dai “fratelli” cristiani che hanno tentato di mandare un messaggio di pace dopo le tante e troppe persecuzioni cui si assiste in molte parti del mondo.



EID AL-FITR, OGGI FINISCE IL RAMADAN ISLAMICO: L’ABBRACCIO DELLA CHIESA

«In vista della festa di Eid Al-Fitr, invito i fratelli islamici lavorare insieme nel costruire queste relazioni pacifiche e fraterne, dando in questo modo testimonianza al Creatore Onnipotente al quale rendiamo culto, ottenendo come frutto l’armonia anche qui nella Milano sempre più società plurale»: così aveva parlato ieri l’Arcivescovo di Milano Mons. Mario Delpini, aggiungendo nel messaggio «Dobbiamo lavorare per irrobustire quelle attitudini di incontro e di dialogo, di ascolto reciproco e di rispetto, di collaborazione nel rispondere ai bisogni e nel cercare la pace, che già sono presenti ma rischiano di essere logorate dal clima di tensione e di non rispetto che la comunicazione, anche politica, in queste settimane ha seminato a piene mani». Particolarmente significativo il messaggio lanciato dal Patriarca caldeo Louis Raphael Sako per celebrare la festa islamica che segna la fine del Ramadan: «Una festa è significativa e gioiosa – scrive il cardinale su Vatican News – quando ci rinnoviamo, dimentichiamo le nostre differenze, ci perdoniamo a vicenda con coraggio e raggiungiamo la riconciliazione. In questo modo, saremo in grado di rimuovere le barriere che ci separano per rafforzare le relazioni, vivere in armonia e riempire di amore e di gioia l’ambiente che ci circonda». Invito di pace particolare all’Iraq di cui Sako è Cardinale e profondo conoscitore: «la nazione irachena è il nostro patrimonio comune, come musulmani, cristiani, sabato-mandaeani, yazidi e altri. È quindi responsabilità di tutti che questi valori siano interpretati e tradotti, oggi più che mai, in una realtà politica, costituzionale, giuridica e sociale».

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