El Chapo condannato all’ergastolo: questa la sentenza del giudice federale a New York, fine pena mai per Joaquin Guzman Loera. Il re del narcotraffico è stato riconosciuto colpevole lo scorso febbraio di dieci capi di imputazione. Giunge così al termine il lungo processo iniziato con il suo arresto in Messico risalente al 2016 e con la successiva estradizione negli Stati Uniti del 19 gennaio 2017. «Mi è stato negato un giusto processo», la dichiarazione del boss messicano prima della sentenza, sottolineando le condizioni carcerarie legate all’isolamento parlando di «torture psicologiche, emotive e mentali per 24 ore al giorno». Come riporta Reuters, il 62enne ha poi affermato che il suo caso è stato macchiato dai pregiudizi della giuria che lo ha condannato all’ergastolo cinque mesi fa, chiedendo un nuovo processo.
EL CHAPO JOAQUIN GUZMAN CONDANNATO ALL’ERGASTOLO
El Chapo, soprannominato anche El Rapido, è considerato il signore della droga per eccellenza: a capo del Cartello di Sinaloa, Guzman è stato inserito da Forbes nella lista degli uomini più ricchi al mondo. 41esimo nella speciale classifica, il 62enne avrebbe un patrimonio di circa 14 miliardi di dollari. Omicidi, corruzioni politiche, pistole contornate da diamanti, fughe clandestine dalle prigioni attraverso tunnel sotterranei: El Chapo è stato descritto come uno dei criminali più pericolosi di sempre e le testimonianze di ex sodali e vittime hanno confermato tutto ciò che si diceva sul suo conto. Ha fatto particolarmente scalpore la rivelazione di Alex Cifuentes: El Chapo gli avrebbe ordinato a più riprese di versare droga nelle bevande delle ragazze per poterle violentare in un secondo momento in uno dei suoi numerosi nascondigli. Si chiude oggi una vicenda giudiziaria delicata e assai dibattuta, basti pensare che gli Usa negli scorsi mesi hanno chiesto la restituzione di 12,6 miliardi, proventi delle sue attività di narcotraffico negli States.