Accusato di lesioni gravissime, Stephan El Shaarawy è stato interrogato in Procura. Come vi abbiamo raccontato, Josè Carlos Aliaga Sagardia ha puntato il dito contro l’attaccante della Roma, reo di averlo picchiato mentre tentava di rubargli la Lamborghini. Come spiegato dal Corriere della Sera, oggi l’ex Milan ha ripercorso quanto accaduto lo scorso 12 febbraio con il pubblico ministero Carlo Villani.



Stephan El Shaarawy ha smentito la versione del ladro, sottolineando di non aver in alcun modo alzato le mani nei suoi confronti: «L’ho fatto cadere, ma poi non l’ho più toccato». Ricordiamo che Jose Carlos Aliaga Sagardia è stato condannato a un anno e sei mesi di reclusione per il tentato furto del bolide.

Stephan El Shaarawy interrogato in Procura

Il malvivente ha raccontato agli inquirenti di essere stato riempito di pugni da El Shaarawy, tanto da denunciarlo. Ora il Faraone è finito sotto inchiesta, ma è pronto a difendersi con le unghie e con i denti. E può contare su un fattore fondamentale: due persone infatti hanno assistito all’episodio e hanno confermato la sua versione. Ma non solo. I testimoni oculari hanno reso noto di aver visto il ladro compiere atti di autolesionismo, con ferite al volto e sulle gambe. Dubbi anche sulle certificazioni mediche del ladro. Il 12 febbraio i medici del Sant’Eugenio hanno diagnosticato a Sagarde un politrauma contusivo ed escoriativo, oltre a qualche abrasione. Il ladro rifiutò esami radiologici. Ma due giorni più tardi, precisamente il 14 e il 15 febbraio, le certificazioni mediche hanno documentato prima 30 e poi 60 giorni di prognosi con lesioni estese sul corpo.



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