Il possibile ritorno di Stephan El Shaarawy alla Roma è il tema di calciomercato che ci offre l’edizione della Gazzetta dello Sport in edicola oggi. Il Faraone si trasferì dalla Roma allo Shanghai Shenhua nella scorsa estate, convinto da un contratto davvero faraonico (il gioco di parole è inevitabile) che pose fine all’esperienza di El Shaarawy alla Roma, caratterizzata da 40 gol in 139 partite tra il gennaio 2016 e appunto l’estate 2019. Il legame tra l’ex rossonero e la città di Roma tuttavia è rimasto forte, così come la tentazione di tornare ad indossare la maglia della Roma per continuare a respirare l’aria del “calcio che conta”, Coronavirus permettendo: d’altronde El Shaarawy ha appena 27 anni e dunque è nel pieno della sua carriera, inoltre giocando nella Roma avrebbe senza dubbio più possibilità di farsi apprezzare dal c.t. Roberto Mancini in ottica Europeo, che è stato rinviato di un anno al 2021.



EL SHAARAWY TORNA ALLA ROMA? I CONTI DEL POSSIBILE AFFARE

Ecco dunque che la trattativa potrebbe andare in porto e dopo un solo anno di pausa potremmo rivedere Stephan El Shaarawy in maglia giallorossa. Bisogna però fare naturalmente i conti con le cifre dal punto di vista economico. Come abbiamo detto, lo stipendio che El Shaarawy percepisce in Cina è faraonico, perché si aggira attorno ai 14 milioni di euro netti a stagione, un ingaggio che evidentemente è completamente fuori dalle possibilità della Roma, ma che rischia di essere eccessiva anche per il nuovo corso del calcio in Cina, alle prese con il nuovo tetto salariale imposto dall’inizio di quest’anno. Ecco dunque che, con un taglio in vista in ogni caso, El Shaarawy potrebbe essere disposto a fare un sacrificio più consistente dal punto di vista economico, a patto naturalmente di tornare ad indossare la maglia giallorossa nella nostra Serie A e nelle Coppe europee.



Si parla di 2,5 milioni di euro all’anno per almeno tre stagioni, cifra comunque più che rispettabile e che risulterebbe sostenibile anche per le casse societarie della Roma. Quanto allo Shanghai Shenhua, la società cinese risparmierebbe su uno stipendio che pure in Cina è diventato un problema e che limiterebbe le possibilità di azione su altri nomi, dunque non dovrebbe tirare troppo sul prezzo da chiedere alla Roma per il cartellino di El Shaarawy: sarà questa la formula vincente?

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