COS’È L’ELECTION PASS E PERCHÈ SE NE PARLA

Un “Election Pass” e il doppio “Election Day” potrebbero risolvere il problema dell’astensionismo: è questa l’idea lanciata dal Ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà nel presentare il Libro Bianco “per la partecipazione dei cittadini, come ridurre l’astensionismo e agevolare il voto”.



Dopo tre mesi di lavoro, la commissione voluta dal Governo e presieduta da Franco Bassini, ha licenziato questo “Libro Bianco” al cui interno tra le varie proposte si scorge questa sorta di “green pass” per il voto che andrebbe a sostituire la tessera elettorale cartacea. «È questione di legittimità democratica», spiega il Ministro in quota M5s elencando i vari problemi legati all’astensionismo, al di là della forte disaffezione alla politica (che resta la vera prima causa reale, ndr). La proposta più “incisiva” resta comunque quella dell’Election Pass: partendo proprio dall’esperienza del green pass – che dovrebbe andare in soffitta dal prossimo 1 maggio 2022 – si pensa alla digitalizzazione della tessera e delle liste elettorali per ridurre alcune problematiche di tipo logistico.



IL NUOVO “GREEN PASS” AL POSTO DELLA TESSERA ELETTORALE

L’Election Pass sarebbe un certificato elettorale digitale che andrebbe a sostituire le vecchie tessere elettorali: potrà essere scaricato sul proprio smartphone o stampato e sarà verificato in tempo reale al seggio attraverso una apposita app.

In questo modo, spiega la commissione nel “Libro Bianco”, «i cittadini non dovranno più preoccuparsi dello smarrimento della loro tessera elettorale, né di rinnovarla una volta esaurita». Con l’Election Pass, inoltre, si potrebbe dar vita più facilmente alle nuove modalità di espressione del voto alle Elezioni come già in parte sperimentato durante gli ultimi due anni di pandemia: voto anticipato presidiato presso strutture autorizzate, ma anche voto presso un altro seggio nel giorno delle elezioni (che rimanga però all’interno della stessa circoscrizione/collegio). Come già avviene negli Stati Uniti in alcune aree, l’elettore con l’Election Pass potrebbe esercitare il proprio diritto di voto in maniera anticipata qualora fosse in difficoltà nei giorni predefiniti delle Elezioni. Ciò avverrebbe in qualsiasi parte d’Italia, presso apposite cabine elettorali collocate presso gli uffici postali oppure altri uffici pubblici come gli uffici comunali o circoscrizionali. Tramite l’app di verifica dell’Election Day, il funzionario incaricato potrà accertare il diritto dell’elettore al voto e identificare il seggio elettorale di residenza dell’interessato. Spiega D’Incà: «Le moderne democrazie sono in difficoltà sempre crescente a causa del calo della partecipazione al voto. E’ un sintomo di una malattia, della non partecipazione alla vita pubblica del nostro paese. Questa malattia porta a un costante e continuo degrado della democrazia». Un’altra proposta partorita dalla commissione – tutto ancora deve essere valuto con attenzione prima di iniziare eventuali fasi sperimentali già dalle prossime Elezioni Amministrative nel giugno 2022 – sarebbe quella di creare stabilmente due appuntamenti elettorali all’anno, predeterminati, uno in primavera e uno in autunno; una sorta di “doppio” Election Day permanente.