La ministra per le pari opportunità e della famiglia, Elena Bonetti è stata ospite stamane presso gli studi di Uno Mattina Estate, in diretta su Rai Uno. Le prime parole sono per i centri estivi, e per i fondi stanziati dal governo a favore della loro creazione e diffusione: “E’ partito tutto con un sostegno straordinario, era l’estate del 2020, le scuole erano state chiuse, non è stato semplice aprire, abbiamo stanziato risorse straordinarie poi ripetute nel 2021 e nel 2022, anno in cui siamo tornati ad una vita normale. Abbiamo voluto confermare i 58 milioni per finanziare queste attività anche per abbassare i costi per le famiglie”.
“Noi abbiamo bisogno – ha continuato – di integrare la scuola con queste attività, e questo pezzo è centrale come azione del Family Act. Quest’anno abbiamo destinato questi fondi anche ad attività nei campus estivi che favoriscano l’apprendimento di materie scientifiche. Noi sappiamo che purtroppo nel nostro Paese le bimbe non sono attratte da queste materie e questo crea un divario, è un problema grave anche perchè la scienza e la tecnologia hanno bisogno della sensibilità femminile”. Poi la ministra Bonetti ha aggiunto: “Vogliamo stabilizzare un sostegno a famiglie e servizi territoriali affinchè questi progetti siano organizzati in maniera strutturale non solo di anno e anno, è fondamentale per questi bambini, tre mesi senza attività educative sono troppi. Rimettiamo al centro le nuove generazioni nelle scelte di politiche pubbliche, un cambio di passo”.
MINISTRA BONETTI: “ATTIVITA’ ESTIVE ANCHE A CONTRASTO DEI GIOVANI”
E ancora: “Queste sono anche attività per contrastare forme di violenza e rabbia dei giovani, ci sono esperienze bellissime anche in contesti disagiati che danno opportunità ai nostri bambini e per questo vanno sostenuti. Abbiamo riscoperto il valore delle attività negli oratori che davamo un po’ scontati”.
La ministra Elena Bonetti ha parlato anche dell’assegno unico universale, entrato quest’anno in vigore per la prima volta: “Abbiamo i primi dati, le famiglie che hanno ricevuto l’assegno sono 6 milioni, è una rivoluzione nel nostro Paese, per la prima volta lo Stato riconosce che le famiglie devono essere supportate, tutti i genitori senza alcuna distinzione, perchè i bambini sono un valore per la nostra società, ed è anche un passaggio, non l’unico, di contrasto alla denatalità. Di questi sei milioni quasi la metà riceve la cifra massima mentre il 60 per cento riceve fra i 150 e i 175 come importo base”.