Il ministro per le pari opportunità e le famiglie, Elena Bonetti, è stata intervistata stamane dal programma di Canale 5, Morning News. Le prime parole sono per l’assegno unico universale, un grande successo: “Abbiamo finalmente rimesso al centro le famiglie delle nostre politiche, dando una risposta, anticipando anche un momento di crisi, Oggi 6 milioni di famiglie ricevono l’assegno e di questi 4 milioni hanno un vantaggio netto annuale di circa 1.500/2000 euro rispetto alla situazione precedente e questo significa che anche in questi momenti drammatici di fatica trovano nell’assegno unico un aiuto e un sostegno economico”.
Quindi la ministra Bonetti ha proseguito: “La differenza rispetto alle altre misure emergenziali è che l’assegno unico è qualcosa di definitivo. Sono 20 miliardi di euro annui, il doppio del reddito di cittadinanza. Noi abbiamo voluto con forza dare risposte concrete alle famiglie, io sono mamma e so cosa significa avere paure e incertezze per il futuro dei figli, e ho detto che andava data una risposta a questa famiglia. Credo rappresenti una rivoluzione, l’ha detto anche Draghi, è la prima volta in cui si decide di dare una risposta concreta ai problemi delle famiglie. Si tratta di soldi che fanno la differenza”.
ELENA BONETTI SULL’OCCUPAZIONE FEMMINILE E IL FAMILY ACT
Sull’occupazione femminile e il lavoro ‘rosa’, la ministra Bonetti ha aggiunto: “Se noi arrivassimo al livello di occupazione europea femminile è stato dimostrato che il nostro Pil potrebbe aumentare di 10 punti percentuali, quindi un investimento di convenienza per il sistema produttivo. Noi abbiamo studentesse brillanti ma quando escono dalle scuole non hanno le stesse condizioni lavorative degli uomini”.
“Abbiamo lavorato – ha proseguito la ministra Bonetti – su questo aspetto, introducendo vantaggi economici per le imprese che assumono le donne. Uno dei punti chiave di questa certificazione è la parità salariale e la promozione di carriera. Abbiamo investito in alcune misure specifiche come gli asili nido, ma anche i centri estivi, le attività durante le estati per i figli che non devono essere solo a carico delle famiglie”. Chiusura sul family act, ora a rischio dopo al crisi di governo: “I decreti attuativi del family act sono a rischio per questa legislativa, erano pronti e messi sul tavolo e sono ovviamente l’impegno per la prossima legislatura. La legge rimane, ma questa crisi incomprensibile penalizzerà donne, famiglie e imprese”.