20 miliardi per la famiglia e per l’assegno unico, è soddisfatta Elena Bonetti. La ministra per le pari opportunità e la famiglia oggi è stata ospite di Studio 24 ed ha presentato la misura appena approvata dal governo: «20 miliardi all’anno, stabili e strutturali, è un finanziamento inedito nella politica del nostro Paese. E’ un sostegno per tutti, anche per quelle famiglie che non avevano ricevuto questo sostegno come i lavoratori autonomi, le p. Iva e i liberi professionisti. E’ una misura che semplifica, le famiglie vedranno aumentare le loro entrate finanziarie».



Elena Bonetti ha poi commentato le preoccupazioni, soprattutto della classe media, per minori introiti: «Non è così, abbiamo delle stime che dicono che per 5 milioni di nuclei ci sarà un vantaggio mensile medio di 100 euro». Poi una battuta sugli obiettivi di Iv per la manovra: «Puntiamo su giovani e donne, sono le energie che oggi dobbiamo mettere in campo e che sono state più discriminate dalla pandemia. Io ho proposto un pacchetto per l’empowerment femminile».



ELENA BONETTI: “NO ALLEANZA CON M5S”

La corsa al Quirinale sta per entrare nel vivo, Elena Bonetti si è soffermata così sull’ipotesi Draghi-Colle: «Io penso che sia importante che il Paese prosegue con grande convinzione nell’attuazione di un metodo nuovo che Draghi ha portato nelle istituzioni, la capacità di sintesi e di riportare all’unità forza con pragmatismo. L’obiettivo prioritario è dare risposte concrete ai cittadini. Questo metodo deve proseguire. Se presidenza della Repubblica o presidenza del Consiglio, starà al Parlamento valutarlo: Draghi è uomo delle istituzioni ed è bene rimanga a guida delle istituzioni, qualunque sia la scelta del Parlamento». «Iv è centrale, si colloca in una posizione centrale nel senso di orientamento anche delle politiche per il Paese. Non siamo polarizzati nei populismi di destra o di sinistra. Anche sul tema del Quirinale, vanno costruiti percorsi di unità e Iv lo farà», ha proseguito Elena Bonetti, sottolineando che un’alleanza con il Movimento 5 Stelle di Conte non è all’ordine del giorno: «Io con il M5s al tavolo del governo dialogo, come dialogavo prima. Un progetto di unità politica con il M5s è però incompatibile, perché è incompatibile qualsiasi progetto di unità politica con forze che non sono chiaramente riformiste e riformatrici».

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