Il caso di Elena Bruselles e Luana Costantini, madre e figlia di 83 e 54 anni trovate morte in casa a Roma nei giorni scorsi, è un vero e proprio giallo in cui non mancano racconti da brividi. Come quelli di chi, secondo quanto riportato dal Gazzettino e da Repubblica, conosceva la più giovane delle vittime e avrebbe avuto contezza di un repentino cambiamento nella sua vita dopo l’incontro con l’ex compagno e convivente, il sedicente sciamano Paolo Rosafio alias Shekhinà Shekhinà. L’uomo sarebbe stato rintracciato in Puglia dagli inquirenti e sarebbe stato sentito nell’ambito dell’inchiesta per provare a fare chiarezza su quanto si è consumato nella casa delle due donne. Elena Bruselles, stando a quanto ricostruito finora, sarebbe morta almeno un mese prima del ritrovamento, la figlia Luana Costantini circa una settimana fa. Ammesso questo scenario, la 54enne avrebbe tenuto il cadavere dell’anziana madre in casa per settimane dopo il decesso, altro punto cruciale su cui interverranno le indagini.



Un’amica di Luana Costantini avrebbe ricalcato i contorni di una storia inquietante. Secondo la sua versione, riportata da Repubblica, la 54enne “non era più lei” e si sarebbe letteralmente trasformata, anche nell’aspetto, dopo aver incontrato lo “sciamano” con cui poi avrebbe avviato una convivenza. Ma non sarebbe tutto: “Da quando lo ha conosciuto – avrebbe aggiunto l’amica della 54enne –, parlava solo di cose strane, esoteriche“. Un resoconto che si sommerebbe al mosaico di elementi attualmente in mano a chi indaga: nell’abitazione delle due donne, infatti, sarebbe stato repertato materiale compatibile con riti esoterici. Tutto da valutare ed eventualmente da confermare, ma ci sarebbe anche un’altra testimonianza sulla pista dell’occultismo: un’altra testimone avrebbe riferito che, la notte di Halloween, nell’abitazione di Elena Bruselles e Luana Costantini si sarebbe consumata una seduta spiritica per “evocare i morti”. Un episodio che avrebbe segnato profondamente la più giovane delle vittime, finendo per cambiarne carattere e abitudini. Anche questo racconto, riportato da La vita in diretta, si muove nell’alveo delle ipotesi ma contribuisce ad allungare le ombre sul giallo. E gli interrogativi si moltplicano.



Le ombre sulla morte di Elena Bruselles e Luana Costantini a Roma

Luana Costantini aveva 54 anni ed è stata trovata senza vita giovedì scorso nell’appartamento di Monte Mario in cui viveva con l’anziana madre, Elena Bruselles, 83 anni. Nella stessa casa anche il cui corpo quasi mummificato di quest’ultima, deceduta, secondo i rilievi medico legali, almeno alcune settimane prima della figlia. Luana Costantini, seguendo questa ricostruzione, avrebbe tenuto il cadavere della mamma tra le mura domestiche e poi sarebbe morta lei stessa in circostanze ancora da chiarire. Si scava nella vita e nel passato delle vittime, ma un focus di particolare interesse riguarderebbe la storia della più giovane delle due. Secondo un’amica, Luana Costantini sarebbe cambiata radicalmente dopo l’incontro con l’ex compagno, il sedicente sciamano Paolo Rosafio.



Una “trasformazione” che l’avrebbe resa quasi irriconoscibile, per aspetto e comportamento, agli occhi di chi gravitava intorno alla sua esistenza da anni. Questo emergerebbe dal racconto dell’amica di vecchia data, riportato dal Messaggero, secondo cui “i riti dello sciamano” avrebbero “sconvolto” la 54enne al punto da segnarla profondamente spegnendone il sorriso. Al vaglio degli inquirenti non ci sono soltanto le parole di chi conosceva le vittime: a dare un contributo saranno anche le autopsie sui corpi di Elena Bruselles e Luana Costantini, i cui risultati potrebbero fornire risposte decisive in merito alle cause e all’epoca dei decessi. Sul tavolo degli investigatori resta anche da chiarire se nella tragedia di madre e figlia possano ravvisarsi indizi di un coinvolgimento di altre persone.