ELENA CAPRIOTTI, PERSONAGGIO DELLA FICTION DI RITA LEVI-MONTALCINI

Elena Capriotti di Rita Levi-Montalcini è esistita? Questa sera, in occasione della riproposizione dell’omonima fiction dedicata alla scienziata e senatrice a vita insignita del Premio Nobel per la Medicina, si riaccendono i riflettori sul curioso caso della violinista 12enne che appare nel film, diretto da Alberto Negrin e che vede Elena Sofia Ricci nei panni della protagonista. Questo passaggio narrativo aveva infatti molto appassionato il pubblico sin dalla prima messa in onda di questa produzione del 2020 tanto che qualcuno si era posto il dubbio su chi fosse realmente il personaggio interpretato sul set dalla giovane Elisa Carletti e come mai non si trovasse traccia della sua vicenda nella pur sterminata biografia umana e professionale di Rita Levi-Montalcini. La risposta al quesito è molto semplice, ma prima facciamo un salto indietro.



Per rispondere alla domanda se Elena Capriotti di Rita Levi-Montalcini è esistita ed, eventualmente, se si riferisca a qualche personaggio reale che aveva toccato tangenzialmente la vita di Rita Levi-Montalcini dobbiamo ripercorrere brevemente la trama della fiction diretta da Negrin: la vicenda sul piccolo schermo prende le mosse dal 1986, anno della consegna del Premio Nobel alla scienziata torinese per via dei suoi studi sul fattore di accrescimento nervoso. Il prestigioso riconoscimento non sembra tuttavia soddisfare la diretta interessata che cerca una applicazione clinica alla sua scoperta e, tornata in Italia, nella sua Torino assiste all’esibizione della giovane violinista Elena Capriotti che sviene dopo aver suonato per via di un offuscamento alla vista. Nella fiction si scopre che la 12enne è affetta da una grave patologia corneale che rischia di condurla alla cecità e a dire addio alla musica.



LA VIOLINISTA ELENA CAPRIOTTI E’ ESISTITA? FIGURA IMMAGINARIA USATA PER…

Come si intuisce, Elena Capriotti di Rita Levi-Montalcini è esistita solamente nella realtà finzionale del film interpretato da Elena Sofia Ricci: l’episodio serve all’alter ego dell’attrice in televisione per ripercorrere la sua carriera, gli studi, la persecuzione nazi-fascista e poi la svolta col Premio Nobel e anche la spiegazione della decisione di rinunciare a fare il medico dopo la laurea, per via del dolore di quei pazienti che non riusciva a guarire. Tuttavia il caso dell’attrice interpretata da Elisa Carletti cambierà le sue prospettive, nonostante lo scetticismo sulle possibilità di curarla: l’aggravarsi della malattia di Elena Capriotti e delle conseguenze ancora più gravi della sola cecità portano la scienziata a ‘tornare sul campo’ assieme ai più giovani colleghi e ricordando gli insegnamenti del suo professore, Giuseppe Levi.



Dunque, anche se Elena Capriotti di Rita Levi-Montalcini è esistita solamente nella sceneggiatura della fiction Rai, la sua vicenda è importante dato che racconta una fase molto importante della scienziata torinese e anche del suo approccio allo studio e l’empatia che ha sempre avuto per le altre persone. Nel film, grazie alla preparazione e alla somministrazione di un collirio, la neurologa e i suoi colleghi riescono ad evitare in extremis ad Elena Capriotti l’intervento che la priverebbe pure dei bulbi oculari grazie anche all’espediente della ‘cura compassionevole’: la 12enne potrà così tornare a suonare l’amato violino e in una delle ultime scene c’è proprio la Montalcini ad assistere a un’audizione del giovane talento. L’escamotage è utile a tenere lo spettatore incollato fino all’ultimo alla fiction e a raccontare in maniera laterale aspetti della personalità della scienziata meno noti, portando plasticamente in scena alcuni i dilemmi morali e intimi che la Montalcini ebbe sicuramente, combattuta tra paura di sbagliare e volontà di mettersi sempre in gioco e di andare oltre e investendo emozionalmente sempre tutta se stessa.