Elena Cecchettin, intervistata da Chi l’ha visto, ha risposto a coloro che la accusano di strumentalizzare insieme al padre Gino il dolore per la morte della sorella Giulia: “Chi non ha passato un dramma del genere, non ha idea di quello che si vive. Lo puoi solo immaginare, ma quando lo vivi è un’altra cosa. Le persone che dicono come ci dobbiamo comportare non hanno cognizione di causa. Loro, magari, al nostro posto starebbero zitti. È legittimo, avrebbero tutto il diritto di farlo. Noi però non vogliamo”.



La famiglia della ventiduenne uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta in queste settimane ha mostrato grande dignità e compostezza di fronte alle telecamere. Anche in virtù di ciò è stata criticata. “Io piango, esprimo la mia tristezza, ma non devo renderne conto a loro. Lo faccio in luoghi che mi fanno sentire al sicuro. Per me è più importante che non ci siano altre Giulia, che nessuna sorella debba sentirsi come me. Io mi sentirò così ogni giorno della mia vita. Nessuno dovrebbe sentirsi dire come deve stare dopo la morte di una sorella”.



Elena Cecchettin: “Io satanista? Accusata perché donna, non importa cosa dico”. La replica

Elena Cecchettin è stata persino sul web additata come satanista in virtù di una foto pubblicata anni fa per Halloween. “Le accuse che mi sono state rivolte sono proprio ciò di cui io parlo quotidianamente da quando è morta mia sorella. Nel momento in cui una donna denuncia qualcosa, ci si attacca a qualsiasi cosa fuorché a quello che dice. È più importante il modo in cui mi vesto e mi trucco oppure il fatto che io non pianga di fronte alla telecamera, piuttosto che il contenuto del mio discorso. Il motivo è che sono una donna”, ha affermato.



E ha concluso: “Il male che sto provando io posso sopportarlo, mi starebbe bene anche il triplo a patto di potere riavere Giulia. Io non riesco a sopportare il male che ha subito lei, non mi dà pace”.