A Storie Italiane si torna a parlare del caso di Elena Ceste. Il marito Michele Buoniconti, attualmente nel carcere di Aghero dove sta scontando una condanna per omicidio di 30 anni, ha chiesto che il processo venga revisionato, assumendo un pool di esperti. Una notizia che ovviamente ha provocato non poche polemiche: “Non c’è alcuna prova che Elena sia stata assassinata – le parole di un investigatore riportate dal programma di Rai Uno, Storie Italiane – noi abbiamo una tesi diversa”. Andrea Biavardi ha commentato: “Quella sulla Ceste è una delle indagini meglio condotte degli ultimi anni, ditemi allora chi è il colpevole. L’investigatore deve occuparsi di trovare nuove prove, questi sono commenti all’andamento giudiziario”.
ELENA CESTE, MICHELE BUONICONTI CHIEDE REVISIONE: BAGARRE IN STUDIO A STORIE ITALIANE
Una consulente della difesa, Valli, sempre ospite al programma Rai, ha aggiunto: “A breve verranno analizzati nuovi reperti. Non c’è causa di morte, non si può stabilire di cosa sia morta, una persona è stata condannata per esclusione. Non c’è una prova”. La criminologa Bruzzone, presente negli studi Rai, replica: “Non è assolutamente così, c’è stata un’indagine non c’è alcuna possibilità che vi sia una revisione. E’ stato condannato dopo tre gradi di giudizio, tutti concordi”. La Valli ha ripreso la parola: “C’è stato un accanimento mediatico nei confronti di Michele Buoniconti. Non si è parlato dei messaggi che la signora Ceste inviava agli amanti, che sono agli atti”. Meluzzi replica: “Ma le sembra normale che Buoniconti abbia parlato di suicidio? Una donna con sette gradi sotto zero trovata nuda in un canale? Ma questa è la prova delle prove”. In studio si parla anche della recente lettera scritta dalla figlia delle Ceste, Elisa, di 19 anni, che ha voluto ringraziare i nonni che l’hanno cresciuta: “Siamo cresciuti grazie ai nostri super nonni che continuano a prendersi cura di me dedicandoci amore profondo e tenendo unita la nostra famiglia. Sono loro gli artefici di questo miracolo di unità”.