Aver dedicato l’ultimo Doodle alla figura di Elena Lucrezia Cornaro Piscopia è stato sicuramente un omaggio da parte di Google alle donne e un invito a rincorrere i propri sogni in maniera determinata. In un momento storico in cui la figura femminile è spesso messa in discussione ed è oggetto di violenza e denigrazione, l’aver ricordato una donna capace di laurearsi e di puntare sulla cultura e sull’erudizione come forma di riscatto è senza ombra di dubbio un segnale forte. Ed anche se le fu concesso di laurearsi in filosofia e non in teologia come avrebbe desiderato, il suo esempio ha aperto la strada al mondo accademico e della cultura anche a figure femminili importantissimi. Per questo oggi è costantemente ricordata, anche da un riconoscimento popolare ormai per eccellenza del mondo di web come il Doodle. (agg. di Fabio Belli)



UN ESEMPIO PER I GIOVANI

La giornata di oggi è stata dedicata interamente ad una ricorrenza importante non solo per le donne veneziane ma per le pari opportunità in generale. Ricorre oggi, infatti, il 373esimo compleanno di Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, considerata la prima donna laureata della storia. Aveva 32 anni quando conseguì la laurea in filosofia all’Università di Padova, nonostante poi in seguito le furono proibiti l’accesso alla facoltà di Teologia e la carriera di insegnante. Ma la sua fama, come rammenta Metropolitano.it, si estese ben oltre la Serenissima al punto da frequentare diverse accademie negli stati italiani dell’epoca. Erano in tanti, anche all’estero, a provare ammirazione per lei al punto che molti suoi colleghi intrapresero lunghi viaggi pur di potersi confrontare. Anche per questo viene oggi considerata l’antesignana dell’Erasmus oltre che uno dei più grandi esempi e modelli di ispirazione per molti giovani ma soprattutto per le giovani donne. Proprio da lei, sotto certi aspetti, ha preso il via la rivoluzione che ha permesso di aprire la strada alla cultura e alle università anche per loro. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



LA NASA LE DEDICA UN CRATERE SU VENERE

La prima donna ad aver ottenuto un dottorato nella storia, Elena Cornaro Piscopia è stata al centro di numerosi dibattiti tra storici. Non è chiaro infatti se è la veneziana ad avere il prestigioso primato, con Il Post che segnala i casi di Bitisia Gozzadini (laurea in diritto canonico a Bologna nel 1236) e Isabella Losa (dottorato in teologia a Cordova nel XVI secolo). Tralasciando le dispute tra accademici, segnaliamo che la veneta è stata omaggiata da Google ma non solo: Piscopia è infatti anche il nome di un cratere che si trova sulla superficie di Venere. Un grande traguardo che anche la Nasa ha voluto riconoscere, che si aggiunge ai già numerosi presenti in Italia e nel resto del mondo: basti pensare che le è intitolata la biblioteca comunale di Episkopi (vicino Limassol) a Cipro. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



ELENA CORNARO PISCOPIA, L’OMAGGIO DI LUCA ZAIA

Il 5 giugno 1646 nasceva a Venezia Elena Cornaro Piscopia, la prima donna ad aver ottenuto un dottorato al mondo: la studiosa nata in una famiglia nobile è stata omaggiata con il Doodle di Google. Anche il presidente di Regione Veneto Luca Zaia ha voluto dedicarle un pensiero: «Nasceva oggi a Venezia, nel 1646, Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, la prima donna a ottenere un dottorato al mondo. La ricorda una statua donata nel 1773 all’Ateneo padovano da Caterina Dolfin, ora posta ai piedi dello scalone Cornaro nel cortile antico di Palazzo del Bo come omaggio alla prima donna laureata al mondo e simbolo di emancipazione femminile». Queste, invece, le parole su Twitter di Elisa Pantaleo: «Google celebra con un doodle la storia di Elena Cornaro Piscopia, prima donna laureata al mondo. E’ bello scoprire come si possono cambiare le cose con la determinazione. Altro che “sproposito dottorar una donna“!». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

I DOODLE DI GOOGLE DEDICATI ALLE DONNE

Google ha dedicato il Doodle di oggi a Elena Cornaro Piscopia, italiana nata a Venezia nel 1646, considerata da molti la prima donna laureata al mondo. Quello di oggi è solo l’ultimo dei Doodle che il gigante di Mountain View ha dedicato al mondo femminile, e basta andare indietro nel tempo per scoprirlo. Lo scorso 10 maggio, meno di un mese fa, la prima pagina del motore di ricerca venne ad esempio utilizzata per omaggiare Lucy Wills, una dottoressa ematologa considerata una luminare nel suo campo, visto che grazie a lei venne scoperto l’acido folico, usato dalle donne in tutto il mondo durante la gravidanza. Ovviamente non poteva mancare il Doodle per la festa della donna, durante la quale Google si è soffermata soprattutto su due figure femminili come l’ex di John Lennon, Yoko Ono, e la nota pittrice e attivista politica Frida Khalo. Per chiudere con i doodle rosa, ricordiamo Grazia Deledda, vincitrice del premio Nobel per la letteratura, a cui Google aveva dedicato una sua speciale prima pagina il 10 dicembre di due anni fa, come anniversario per il riconoscimento alla scrittrice sarda, uno dei primi esempi di “self made woman”, donna che si fece da sola. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

ELENA CORNARO PISCOPIA, CHI È?

Oggi viene celebrata da Google, attraverso un suo speciale Doodle, Elena Cornaro Piscopia. Nata a Venezia il 5 giugno del 1646, è considerata secondo molti studiosi e storici come la prima donna ad aver ottenuto un dottorato nella storia. Una tesi che però è in contrapposizione con altri studi, secondo cui vi sarebbero state delle laureate ben prima della Piscopia. Si fa il nome ad esempio di Bitisia Gozzadini, laureatasi in diritto canonico a Bologna nel 1236, nonchè di Isabella Losa, che invece ottenne nel 16esimo secolo un dottorato in teologia a Cordova, in Spagna. Fatto sta che Google ha dedicato quest’oggi il suo specialissimo Doodle a Piscopia: ma come è nata l’idea della modifica della home page del noto motore di ricerca? Era il 1998 quando Larry e Sergey, i fondatori di Big G, decisero di modificare leggermente il famoso logo con le sei lettere, in occasione del Burning Man Festival di quell’anno, un omino stilizzato dietro la seconda “o”. Da quel giorno quella novità divenne una consuetudine, con il logo che venne modificato di volta in volta a seconda di eventi culturali, feste e quant’altro, fino a creare un vero e proprio team dedito esclusivamente alla creazione dei tanto amati Doodle. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

ELENA CORNARO PISCOPIA, CHI È?

Il doodle di Google di oggi è dedicato ad Elena Cornaro Piscopia. Sconosciuta ai più si tratta di un personaggio meraviglioso che ha vissuto nella seconda metà del 1600, e che rappresenta una delle donne più all’avanguardia, intelligenti, acculturate e combattive della storia. Nata a Venezia il 5 giugno di 373 anni fa (era il 1646), all’età di 6 anni aveva già un’intelligenza ben sopra la media. Nel 1665 l’ingresso fra le oblate benedettine che gli permise di imparare con docenti di altissimo livello materie come il greco, il francese, l’inglese, il latino, la matematica, lo spagnolo l’astronomia e la filosofia… e stiamo parlando di quasi 400 anni fa. In breve tempo la sua fama si diffuse in tutta Italia e il padre chiese all’università di Padova di assegnare alla figlia la laurea in teologia, a cui però si oppose il vescovo di Padova, Gregorio Barbarigo, cancelliere dello stesso ateneo. «Uno sproposito dottorar una donna – sosteneva all’epoca – come renderci ridicoli a tutto il mondo». Nel 1678, a 32 anni, Elena si laureò in filosofia, ma non le venne mai data la possibilità di esercitare l’insegnamento, una sorta di compromesso. Il giorno della sua laurea, vista la fama, si radunò un folto gruppo di studenti, letterati e professori provenienti da tutta Italia, e la sua tesi venne discussa non nell’università, ma nella cattedrale. Dopo aver discusso la tesi, i prof non si riunirono nemmeno in privato, ma decisero di approvarla a voce. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

ELENA CORNARO PISCOPIA, CHI È?

Elena Cornaro Piscopia è un nome che ai più non dirà nulla. E questo è a suo modo emblematico, perchè Elena Cornaro Piscopia è una antesignana di una normalità che non dovrebbe effettivamente fare notizia, ma come tutti coloro che – primi nella storia – riescono a conseguire un traguardo, sono destinati a rimanere come “impigliati”, nei libri di storia al di là, spesso, delle loro intenzioni. Così è stato sicuramente per Elena Cornaro Piscopia, prima donna ad essersi guadagnata un dottorato all’università. Certo, è difficile anche ai giorni nostri, e questo indipendentemente dal sesso, ma se portiamo lancette e calendario indietro di 341 anni capiamo che l’evento era più che straordinario. Era unico. E talmente unico che fu “inutile”, almeno per tutti coloro che vogliano la storia unicamente figlia un unico gesto rivoluzionario, e non di un maturare di una coscienza sociale figlia di milioni di piccoli gesti di rivoluzione personale e quotidiana. Inutile, perchè il dottorato di laurea di Elena Cornaro Piscopia non aprì la pista ad altre donne dato che Laura Bassi, la seconda donna al mondo a conseguire il dottorato nel paese che è stato la culla della civiltà occidentale fin dai tempi dell’antica Roma (ciò la nostra povera Italia) arrivò solo 54 anni dopo. Ancora una generazione intera, perchè la storia non era pronta e non lo sarebbe stata ancora per molti e molti anni. Era pronta invece Elena Cornaro Piscopia. E lo era anche il padre, che difese l’amore per sua madre dalle convenzioni del tempo costruendo una famiglia laddove era impossibile.

Elena Cornaro Piscopia, una storia di amore e dedizione

Credo che la radice della storia di Elena Cornaro Piscopia, infatti, sia la radice di una storia di amore che parte dal padre Giovan Battista Cornaro per la madre Zanetta Boni. Il perchè è presto detto. Il padre, appartenente a una delle più importanti famiglie del patriziato veneziano, ebbe con Zanetta, donna di umilissime origini, una lunga relazione, durante la quale nacquero tutti i loro figli che furono sempre legittimati alla nascita, ma la coppia si sposò soltanto nel 1654. Sia il padre che la madre mostrarono una non comune libertà nei confronti delle convenzioni. Zanetta Boni venne riconosciuta pubblicamente e dal marito come uxor optima, intelligente, fiera e capace di educare figlie virtuose e stimate. Che furono pari ai maschi per virtù, ma anche per possibilità. La famiglia di Elena Cornaro Piscopia sfidò tutte le convenzioni con umiltà e determinazione, e questa buona educazione di Elena si concretizzò negli studi, ove appunto ottenne il dottorato in Filosofia (e solo per l’opposizione feroce del vescovo di Padova, cardinale Gregorio Barbarigo, che non volle la ottenesse in teologia. Con umiltà, Elena Cornaro Pisicopia accettò – evidentemente non era il titolo che ricercava, ma il sapere, se considerate che si studiò a livello universitario filosofia, teologia, greco, latino, ebraico e spagnolo. Ma il suo fu un sapere anche pratico, dato che divenne prima dei 30 anni una oblata benedettina (laica aderente alla regola di San Benedetto, permettendoci una veloce semplificazione) e quindi coniugò umiltà, preghiera e lavoro. Rinunciando anche a un convenientissimo matrimonio con un principe tedesco. Ecco perchè oggi Google celebra – formalmente – la prima donna che abbia mai conseguito un dottorato di ricerca, ma, forse inconsapevolmente, permette di scoprire una famiglia di persone oneste che si amavano e senza voler nulla dimostrare, nè entrare in alcun Guinness, semplicemente godere della pienezza che la vita offre. Anche a voi che leggete queste poche righe. Questa è, in fondo, una storia d’amore.