Elena De Curtis, nipote dell’immenso Totò, è stata in collegamento con il programma di Rai Uno, Oggi è un altro giorno, per raccontare del suo progetto realizzato con l’attore napoletano Enzo Decaro. I due hanno messo assieme tutta una serie di scritti ma anche di registrazione e poesie, realizzati dal grande Totò. “Sono nata in Sud Africa nel 1969 – ha esordito Elena De Curtis in apertura di intervista – due anni dopo la morte di nonno, col nonno mi lega una relazione di grande rispetto, è un uomo che suscita una grande umanità verso le persone, non è solo le risate che continua a regalare ogni giorno, quando le persone parlano di nonno sono rilassate, c’è anche una gran bella energia che scorre”.
Serena Bortone chiede quindi ad Elena De Curtis se nonno le abbia trasmesso la sua serenità e lei replica: “Diciamo che me l’ha consegnata mamma, ho raccolto questo testimonial di mia mamma di tutto il lavoro che ha fatto da quando è morto Totò, che non è solo il mondo di Totò ma soprattutto di Antonio De Curtis”. E ancora: “Lasciare che questa cosa si perdesse non mi andava, devo dire che Enzo Decaro mi ha dato uno scossone per prendere in mano questa situazione, non è facile, io sono una persona timida, mi sentivo un peso, non è facile parlare di Totò, De Curtis, di quello che è stata la sua vita e quello che rappresenta per l’Italia e all’estero”.
ELENA DE CURTIS: “HO TROVATO QUESTI SCRITTI E…”
Elena De Curtis aggiunge: “Ho trovato tutti questi scritti, queste veline finissime, una parte sono scritte a penna stilografica, poi è passato a battere a macchina, e poi ci sono alcune registrazioni quando lui perse la vista nel 57. Enzo ha messo insieme le poesie e le canzoni di nonno percorrendo un po’ un discorso biografico io ho messo insieme tutte le canzoni e le poesie di nonno, anche quelle meno conosciute, sono emersi cinque inediti e ho cercato di fare una nuova raccolta, divisi per capitoli, c’è un supporto audio perchè ci sono poesie scritte con la sua voce, perchè aveva una voce particolare”. Così commenta Enzo Decaro: “Elena sta facendo un po’ da mamma alla sua mamma, e andando a cercare e mettendo in ordine l’archivio di casa, continuavano a trovarsi scritti, indizi e veniva fuori che dietro il gigante Toto c’era un uomo di pensiero, un poeta, un musicista. E’ venuta fuori questa idea delle lettere di Antonio Curtis a Totò, lui scrive al suo personaggio e viene fuori un’immagine chiarissima di un uomo di un genio enorme, di profonda umanità, che utilizzava il suo personaggio per dire quello che pensava”.