Mattino5 torna a trattare il caso della povera Elena Del Pozzo, la bimba uccisa dalla madre, Martina Patti, in provincia di Catania. Ieri i funerali presso la Cattedrale di Catania, una Chiesa gremita di gente, così come il sagrato, dove sono partiti applausi per la piccola, ma anche dei cori nei confronti della madre, “Assassina”. Ieri l’arcivescovo che ha celebrato il funerale ha comunque chiesto di non lapidare Martina Patti: “Come giudici siamo pronti a lapidare sempre e qualcuno che ha sbagliato, altro è condannare. Ferire un bimbo è la cosa più terribile che possa accadere ad una mamma, papà e adulto. E’ come se Elena dicesse, attraverso me, tenete fuori i bambini dai vostri conflitti”.



Intanto l’inviata di Mattino5, Flaminia Belfiore, ha raccontato una novità circa la strategia difensiva del legale di Martina Patti in merito alla perizia psichiatrica: “Ho sentito l’avvocato, Gabriele Celesti, che assiste Martina Patti, non ha ancora chiesto la perizia psichiatrica, sta valutando insieme ad uno psichiatra le condizioni, si riserva di farlo ma non è detto che si vada verso la perizia psichiatrica”.



ELENA DEL POZZO, I FUNERALI: “TANTA COMMOZIONE E TANTA RABBIA”

“Ieri tanta commozione ma anche tanta rabbia – ha proseguito in merito ai funerali di Elena Del Pozzo – diverse centinaia in presenza ma anche diversi migliaia i contatti sui canali social. La diocesi ha offerto di non far entrare le telecamere offrendo le immagini su Youtube”.

“Insulti e ingiurie fuori dalla chiesa; addirittura si è sparsa la voce che Martina Patti fosse presente e non era assolutamente possibile in quanto è detenuta, isolamento e guardata a vista. Alcune persone si sarebbero scagliate contro un’auto dove vi erano i genitori di Martina Patti, i nonni materni. Comunque la maggior parte delle persone si è comportata in maniera rispettosa, stringendosi attorno ai famigliari. Il papà Alessandro non era presente ma ha assistito la funerale da un balcone lì vicino assieme alle persone care”. In studio a Mattino5 vi era la criminologa Anna Vagli, che in merito alla strategia difensiva sottolinea come potrebbe essere una ‘tattica mediatica’: “Richiedere in questo momento una perizia psichiatrica potrebbe ritorcersi contro la strategia difensiva”.