Emozione visibile e palpabile quella con cui si è aperta la puntata di oggi di Estate in Diretta, a causa del dolore per l’omicidio di Elena Del Pozzo. Roberta Capua, infatti, ha subito spiegato: «Apriamo questa puntata senza musica, senza sorrisi, perché dobbiamo darvi gli ultimi aggiornamenti su una notizia sconvolgente». Gianluca Semprini ha aggiunto: «Non abbiamo nessuna voglia di sorridere…». Poi ha dato la linea a Giuseppe Di Tommaso, in collegamento da Mascalucia. Ma si è rivelato un collegamento difficoltoso a causa dell’emozione dell’inviato, affranto per quanto accaduto, nel raccontare i dettagli dell’omicidio e nel mostrare la buca dove la madre aveva nascosto la bambina.
«Un coltello da cucina avrebbe usato Martina Patti, la mamma della piccola Elena. Qui questa mattina erano passate da poco le 10:30 quando gli inquirenti hanno trovato il cornicino della bambina senza vita», ha cominciato nel suo racconto che si è fatto complicato a causa appunto dell’emozione. La voce rotta, il respiro faticoso di Giuseppe Di Tommaso hanno trasmesso in maniera eloquente la sua difficoltà.
ROBERTA CAPUA ALL’INVIATO “RIPRENDI FIATO GIUSEPPE…”
«Avrebbe ucciso la piccola con un coltello da cucina, questo sta emergendo. Poi con dei sacchi neri…», ha raccontato Giuseppe Di Tommaso a Estate in Diretta in lacrime. Poi si è giustificato: «È davvero emozionante raccontare una cosa del genere…». Quindi, ha ripreso il racconto dalla provincia di Catania: «L’ha posta in questa buca che avrebbe scavato e poi coperto. C’erano delle tracce di sangue attorno a questa buca, quella di Elena». Di nuovo una pausa sofferta. «Poi la disperazione della famiglia paterna arrivata sul posto. Ha cercato in tutti i modi di avvicinarsi». Vedendolo in seria difficoltà, i conduttori di Estate in Diretta lo hanno fermato. Infatti, Roberta Capua ha ripreso la linea e dichiarato: «Giuseppe è visibilmente emozionato, quindi riprendi un attimo fiato». Del resto, la vicenda di Elena Del Pozzo lascia tutti sgomenti, anche chi come Giuseppe Di Tommaso per lavoro è tenuto a ricostruire i fatti.