Il caso Elena Del Pozzo è tornato a tenere banco davanti alle telecamere di “Chi l’ha Visto”, trasmissione di Rai Tre condotta da Federica Sciarelli e andata in onda nella serata di mercoledì 22 giugno 2022. In particolare, è stato proposto ai telespettatori il racconto da parte della madre, Martina Patti, del rapimento della figlia, in realtà mai avvenuto: “Elena era nel sedile posteriore, lato destro. Durante il tragitto per andare a casa di mia madre, ho preso una stradina che noi usiamo normalmente come scorciatoia. Imboccando la traversa c’è una piccola curva dove bisogna rallentare, perché è a doppio senso. Mentre rallentavo sono spuntate delle persone, non ricordo quante erano, sicuramente più di tre”.



Questi uomini “erano a piedi, due dal lato passeggero e una dal mio lato. Anzi, forse anche più di una dal mio lato. Io ho cercato di prendere il cellulare dalla borsa. A questo punto, uno di loro mi ha puntato la pistola, mentre dall’altro lato ho sentito un botto sulla macchina. La persona dal mio lato mi parlava sottovoce, in un dialetto che non mi sembrava neanche catanese. In particolare, ha detto: ‘Questo è per tuo marito’ e ha pronunciato la parola ‘lettera’”.



ELENA DEL POZZO, LA MADRE DI MARTINA PATTI: “NON HO PIÙ VISTO MIA FIGLIA”

Sempre a “Chi l’ha Visto”, hanno riecheggiato le parole della madre di Elena Del Pozzo: “Intanto, le persone che erano dall’altro lato hanno preso la bambina e le hanno messo qualcosa sulla faccia, mi sembra una sciarpa nera. Il mio finestrino era tutto abbassato, mentre quello di mia figlia era chiuso per metà. Non riesco a essere più dettagliata, perché è successo tutto in pochi minuti e io ero stordita. Elena non ha pianto, non so perché le abbiano fasciato la bocca. Queste persone non mi hanno detto niente sulla bambina, anzi, ora ricordo che la persona che mi ha puntato la pistola mi ha detto: ‘Non la rivedrai più'”.



Poi “si sono allontanati a piedi e, siccome erano di spalle, non ho più visto Elena. Ho provato a inseguire quelle persone facendo inversione di marcia, ma erano già scappate tutte. Un paio in direzione nord, altre in direzione sud. Non sapevo che fare, ho chiamato diverse volte il padre della bambina. Quando finalmente ci sono riuscita, ero talmente agitata che non riuscivo nemmeno a spiegare cosa era successo”.